I FATTI
LE NOTIZIE DI OGGI
Veron@ quotidiano - edizione del  19 ottobre 2001

 
Villafranca: non era antrace
Rischio antrace rientrato definitivamente a Villafranca veronese: gli esami tossicologici condotti dai laboratori di Foggia sulla sostanza trovata in un sacco della corrispondenza giunto all'ufficio postale del paese hanno rivelato che si trattava soltanto di zucchero. 
Un altro scherzo di cattivo gusto che in questi giorni di tensione ha fatto scattare inutilmente l'allarme.
Non sapremo mai, però, che cosa c'era nel sacco: le sostanze sono state così dettagliate e profonde che gli agenti chimici usati come reagente hanno completamente distrutto ogni milligrammo della polvere bianca trovata nel pacco consegnato all'ufficio smistamento di Villafranca.
Intanto, tra Villafranca e Poste Centrali, sono 168 i quintali di posta ancora inevasi nel timore di contagio.
Ci vorranno molti giorni perché rientrino i disagi.
  
Bioterrorismo: vademecum di autodifesa
Si chiama "Protocollo per il Controllo degli Episodi di Sospetta Contaminazione da Antrace": viene inviato in queste ore dalla Regione ai Prefetti, ai direttori dei Dipartimenti Prevenzione delle Asl, all'Arpav, all'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, ai Comandi provinciali dei Carabinieri, ai Comandi dei NAS, ai Comandi delle Polizie provinciali, e ai primari dei laboratori di microbiologia della Regione Veneto. 
Il protocollo si apre con una serie di indicazioni comportamentali ai cittadini su come trattare lettere o pacchi sospetti e come comportarsi in caso di fuoriuscita di polvere: non scuotere o vuotare il contenuto della busta; inserire il plico in una busta di plastica o contenitore chiuso; se nessun contenitore è disponibile, coprire comunque la busta sospetta con qualsiasi cosa (carta, cestino, vestiti); lasciare la stanza e chiuderla, avendo posto molta attenzione a serrare le finestre e disattivare gli impianti di condizionamento e riscaldamento, impedendo a chiunque di entrarvi sino all'arrivo dei soccorritori; lavarsi le mani con acqua e sapone evitando di usare disinfettanti; telefonare ad un Dipartimento di Prevenzione (i numeri sono riportati in calce) per il prelievo del plico e l'invio ai laboratori per gli accertamenti. Negli orari di chiusura dei Dipartimenti basterà contattare il 118. Se la polvere è fuoriuscita, non cercare di ripulire; ricoprire la sostanza con qualsiasi cosa a disposizione e abbandonare il luogo; togliersi tutti i vestiti e riporli in una borsa di plastica da lasciare nella stanza; lavarsi con acque e sapone e non con disinfettanti; chiamare il Dipartimento Prevenzione. Al ricevimento della segnalazione, il Dipartimento Prevenzione contattato fornirà via telefono le prime indicazioni comportamentali al cittadino, quindi provvederà ad attivare l'intervento per il prelievo del materiale, e la consegna ai laboratori preposti. Se il caso risultasse positivo scatterà la segnalazione immediata alla Direzione Regionale Prevenzione e all'Autorità Giudiziaria.
 
Caccia: la Lega spara sugli alleati
La "caccia in deroga" sbarca finalmente in Consiglio regionale.
Dopo che nei giorni scorsi la quarta Commissione aveva dato il via libera al provvedimento, il Gruppo consiliare della Lega Nord Liga Veneta ha chiesto e ottenuto dall'Ufficio di Presidenza di convocare, per la settimana prossima, due sedute consiliari (per le giornate di lunedì e martedì) proprio per varare questo Progetto di legge".
Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Carroccio Flavio Tosi il quale esprime, però, anche "un profondo rammarico" per i ritardi subiti da questo testo di legge. 
Le date -afferma Flavio Tosi - parlano chiaro: il Progetto della Lega Nord del 2 agosto, quello di AN (il 188, a firma Donazzan) del 27 settembre, quello di FI (il 189, di Fontana) del 28 settembre, quello dell'Ulivo (il 190, di Tiozzo) del 12 ottobre.
"Questo significa - riprende Flavio Tosi - che a causa di sciocchi personalismi, un provvedimento urgente stato tenuto fermo per far sì che altre forze politiche potessero provare a "scippare" la paternità dell'iniziativa alla Lega. Cosa, peraltro, che non affatto riuscita, visto che il provvedimento licenziato dalla Commissione porta il numero 173, cioè quello del Pdl della Lega Nord, dove i primi firmatari sono i rappresentanti del Carroccio. Ma è bene che i cacciatori sappiano a chi imputare la responsabilità di un simile ritardo. Che va assegnato tutto ai nostri alleati di maggioranza".
  
Aeroporti: vertice per la sicurezza
La sicurezza dei voli sul nord est è certa e garantita ma, nello stesso tempo, per continuare ad assicurarla è necessario ed urgente avere un maggior coordinamento tra le procedure di gestione del traffico aereo civile e quello militare operativo (molto presente in tutta l'area), una riclassificazione dello spazio aereo nelle aree terminali, l'aumento del personale attualmente (al di sotto del 30% rispetto a quanto prevede la pianta organica). Questo è, in estrema sintesi, quanto emerso dall'incontro che si è tenuto ieri tra l'Assessore regionale alla sicurezza Raffaele Zanon, il Direttore del Centro Raffaele L'Altrella e i rappresentanti sindacali dei controllori di volo. Il C.R.A.V. è il centro che controlla e regola tutto il traffico aereo del nord-est (Verona, Venezia, Trieste, Bologna) ed è interessato praticamente da sempre da una forte concentrazione di voli militari. 
"Proporrò alla Giunta veneta - ha affermato l'assessore - di aprire con il Governo un tavolo di confronto sul tema degli spazi aerei dove approfondire le questioni relative: alla riclassificazione delle aree terminali per la sicurezza dei voli civili, sulle rotte e spazi sicuri ad alta capacità ricettiva (visto anche l'aumento notevole del traffico aereo commerciale su Padova); alla necessità di individuare un maggior coordinamento tra traffico aereo civile e militare, con eventuale restrizione delle aree militari dedicate all'addestramento; alla carenza di personale, con il ripianamento degli organici."
  
Razzismo: Regione evoliana?
I consiglieri veneti di Alleanza Nazionale hanno presentato un progetto di legge che prevede la partecipazione della Regione alla Fondazione Istituto Studi Storici Europei (Isse), fondazione costituita nel luglio scorso da alcuni organismi culturali, tra cui la Fondazione Julius Evola. "Razzismo e disuguaglianza fanno parte dell'identità veneta? domandano polemicamente i consiglieri regionali dei gruppi Democratici di Sinistra, Insieme per il Veneto, Rifondazione Comunista, Socialisti Democratici, Verdi e Comunisti Italiani in un'interrogazione a risposta immediata rivolta alla Giunta.
"La Fondazione Julius Evola - ricordano i consiglieri - difende per Statuto i valori di una cultura conforme alla tradizione nel senso dato da Evola. Il pensiero evoliano stato definito "razzista", estraneo alla legge dell'uguaglianza e della carità, alle posizioni di fede e d'amore incarnate dalla Chiesa e in totale antitesi rispetto alla rivelazione cristiana".
I capigruppo dell'opposizione si rivolgono in proposito all'assessore alla cultura e all'identità veneta Ermanno Serrajotto, che ha presentato un progetto di riordino delle politiche culturali della Regione, osservando che "il progetto di legge di AN prevede che la Regione finanzi la Fondazione ISSE con un miliardo e 200 milioni nel prossimo biennio, mentre per l'intero 2001 la Regione ha destinato alle politiche culturali solo lo 0,085 per cento del proprio bilancio, meno di un decimo di quanto indicato dal Parlamento europeo come soglia minima di spesa. 
E aggiungono: "La partecipazione alla Fondazione ISSE forse un tributo che il gruppo consiliare di Alleanza Nazionale esige per non turbare gli equilibri della maggioranza di centrodestra. 
Seifert: ergastolo confermato per il boia nazista
E' stata confermata la condanna all'ergastolo dalla corte d'appello militare di Verona per Michael Seifert, il nazista che comandò il lager di Bolzano, riconosciuto colpevole di 11 omicidi. 
Seifert, che vive in Canada e che non si è presentato al processo, aveva fatto ricorso contro la condanna di primo grado, sostenendo che la corte militare non sarebbe stata competente a giudicarlo e chiedendo di essere nuovamente processato, questa volte davanti ad un tribunale ordinario. 
La corte, dopo un breve dibattimento, ha però respinto le tesi della difesa confermando la condanna di primo grado.
 
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Ristorazione: i migliori maître in gara a Peschiera
Una madrina d'eccezione, Maria Teresa Ruta, per una manifestazione che ha ormai messo solide radici nel veronese: per la terza volta consecutiva il ristorante hotel "Al Fiore" di Peschiera ospiterà, mercoledì prossimo, la finale nazionale del concorso "Maître dell'anno" organizzato dall'Amira, Associazione maître italiani di ristoranti e alberghi cui fanno riferimento circa tremila soci della Penisola.
Sei maître, vincitori di selezioni che si sono svolte in tutta Italia e che hanno interessato complessivamente 180 professionisti del settore, si troveranno in riva al Garda per contendersi il trofeo realizzato dallo scultore Isaac Kahn che sarà consegnato al vincitore dalla Ruta, e che per il secondo anno è dedicato alla memoria di Maria Luisa Speri, moglie del titolare del ristorante "Al Fiore" Raffaello Speri, unica donna ammessa a far parte del prestigioso sodalizio dei "Grandi Maestri della ristorazione dell'Amira", nominati tra coloro che hanno un curriculum di grande prestigio e capacità.
Una manifestazione che si pone l'obiettivo di valorizzare la professionalità e l'importanza che il Maître ricopre per l'ospitalità turistica nazionale; i finalisti saranno chiamati a preparare alla lampada un piatto davanti ad una qualificata giuria che valuterà capacità di esecuzione, esposizione, ingredienti ed abbinamento cibo-vino. Protagoniste delle prove della finale 2001 in programma mercoledì a partire dalle ore 9.45, tre carni bianche: pollo, coniglio e tacchino.
 
CronacaFlash
* Martedì prossimo inizierà a Peschiera un primo corso per sommelier organizzato dalla delegazione provinciale dell'Ais; il programma prevede tredici lezioni della durata di tre ore ciascuna che approfondiranno ruolo e funzioni del sommelier, viticoltura, enologia, vinificazione, tecnica della degustazione, legislazione ed enografia nazionale, conoscenza di distillati e liquori e dell'enogastronomia.
Per informazioni sul corso, che si concluderà a fine gennaio dopo la visita ad una azienda vinicola, gli interessati possono contattare il delegato provinciale dell'associazione sommelier  Bruno Zilio (telefono 045-514168).
* Fabrizio Ferron e Massimo Oddo sono i giocatori dell'Hellas più votati nel concorso "Il Mastino del Bentegodi", promosso da Asco-Unione attraverso il mensile "Il Commercio Veronese", per la partita Verona-Bologna di domenica: i tifosi  hanno sinora attribuito 19 preferenze al portiere scaligero, quattro in più che a Oddo; a seguire Mutu (8 voti), Salvetti (7), Leonardo Colucci (3), Frick (2), Seric e Camoranesi (1).
Patrocinato dall'Hellas Verona il concorso, giunto alla terza edizione, a fine stagione vedrà la consegna del trofeo "Asco-Unione" al gialloblù più votato per le sue prestazioni nelle partite al Bentegodi e metterà in palio tre abbonamenti di tribuna superiore tra tutti coloro che parteciperanno telefonando alla redazione de "Il Commercio Veronese" (tel. 045/8060851) al mattino.
* Quali difficoltà incontreranno i meno giovani nell'utilizzo dell'Euro? Sapranno destreggiarsi con sufficiente disinvoltura tra le nuove banconote e monete?  Per preparare la popolazione anziana a questa epocale scadenza la "Fenacom 50 & più" scaligera, organismo aderente a Confcommercio, organizza per lunedì prossimo un convegno che si svolgerà a partire dalle ore 15 nella sede della Camera di Commercio. I relatori forniranno informazioni estremamente concrete agli intervenuti.
 
Lavoro: infortuni in calo
Calano nel Veneto gli infortuni sul lavoro, in controtendenza rispetto ai dati nazionali. Lo dice l'ultima rilevazione effettuata dall'assessorato alla sanità della Regione, i cui contenuti verranno presentati alla stampa oggi, 19 ottobre. Nell'occasione saranno anche presentate le numerose iniziative organizzate in tutto il Veneto per la Settimana Europea per la Sicurezza e la Tutela della Salute sul Lavoro, che si terrà dal 22 al 26 ottobre prossimi, e verrà fatto il punto sullo stato di attuazione e i risultati raggiunti con l'applicazione dello specifico Piano Triennale Regionale. Per un confronto sulla situazione e sulle prospettive future, saranno presenti anche i maggiori esponenti delle forze imprenditoriali e sindacali. Tra questi, il vicepresidente degli Industriali Stefano Catozzo; il presidente dell'ANCE Veneto Roberto Gardina, il presidente della Coldiretti Napoleone Sartori, il segretario regionale della CNA Alessandro Monini, Luciano Tieghi per la Confartigianato. Per parte sindacale interverranno il segretario regionale della CGIL Giuseppe Turudda, quello della CISL Giorgio Vezzi, il direttore regionale di ITALUIL Carmelo Leardini, Giacomo Nicolai del direttivo UIL Bancari, Zeno Giuliato, responsabile delle relazioni sindacali di CASA Veneto.
 
Sanità: "nessuna riunione per riorganizzare gli ospedali"
"La Giunta regionale, nella seduta di domani (oggi, 19 ottobre, NdR), NON si occuperà della riorganizzazione della rete ospedaliera nel Veneto. Il lavoro per definire la proposta della Giunta è tuttora in corso sulla base di bozze. Quando la nostra proposta sarà definita, e occorrerà ancora del tempo perché si tratta di fare le cose per bene e non al più presto, verrà presentata e soprattutto subito trasmessa al Consiglio regionale per tutte le valutazioni, approfondimenti e confronti del caso". Lo precisa l'assessore regionale alla sanità Fabio Gava in merito ad una notizia apparsa ieri su "L'Arena". 
"Ho pieno rispetto del lavoro degli organi d'informazione e delle fonti da cui attingono le notizie – aggiunge Gava – ma devo anche dire che tutta l'attività ‘d'intelligence' che si sta facendo attorno alla riorganizzazione sanitaria non contribuisce né all'appropriatezza del lavoro in corso, né giova agli interessi dei cittadini. E mi rivolgo soprattutto a quanti, perché protagonisti delle valutazioni in atto, posseggono le bozze di lavoro. Lo ripeto per l'ennesima volta, purtroppo inascoltato: la riorganizzazione non è finalizzata a semplici obbiettivi contabili, e si basa su una filosofia che non serve al risparmio, ma alla riqualificazione. In questo senso i concetti di taglio e scure sulla sanità sono fuorvianti e trasmettono alla gente allarmi del tutto ingiustificati".

 
 
 
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