Antrace: a San Giovanni i postali assaggiano polvere bianca
Si moltiplicano in città i falsi casi antrace.
Ieri mattina tre telefonate da altrettanti uffici postali (Montorio,
Stazione e borgo Milano) segnalavano pacchi sospetti.
Nei primi due casi si temeva contaminazione da misteriosa polvere bianca,
rivelatasi poi innocua, nel terzo c'era da maneggiare un grosso pacco di
incerto contenuto.
Dentro c'era solo una vestaglia.
In città un giovane si è visto recapitare una busta con
la dicitura "polvere contaminata", mentre polizia, carabinieri e Ulss sono
continuamente raggiunti da richieste di intervento, compresa quella di
una signora che aveva notato sospetta polvere bianca sulle ciotole nei
pressi delle colonie feline.
Il caso più serio si è registrato all'ufficio postale
di San Giovanni Lupatoto, dove della polverina uscita da un pacco proveniente
dagli Stati Uniti è stata annusata e assaggiata da due dipendenti.
La bravata li ha costretti ad assumere per precauzione degli antibiotici,
mentre l'involucro è stato spedito al laboratorio dei NAS a Foggia
per analisi.
Casaleone: operaio rumeno muore cadendo dal tetto
Un operaio rumeno di 47 anni ha perso la vita ieri a Casaleone.
Basile Karaim è caduto da una scala a cinque metri di altezza.
L'uomo stava sostituendo dei vetri dal tetto di una serra.
Dipendente di una azienda toscana di Pescia, specializzata nella manutenzione
di impianti florovivaistici, il rumeno era in Italia dalla scorsa primavera.
Lo aveva invitato la figlia, appena sposatasi con un italiano.
L'operaio contava di raggranellare un po' di soldi per poi tornare
in patria.
Il corpo senza vita è stato scoperto alle 16 di ieri da un altro
operaio.
Nessuno si è accorto della disgrazia.
Un'altra sciagura mortale si è verificata a tra Marengo e Valeggio,
dove ha perso la vita una anziano mantovano, Enzo Vannini, 79enne di Roverbella.
Alle 17 di ieri Vannini avrebbe saltato uno stop schiantandosi in auto
contro un TIR.
Stadio: (quasi) permesso bere alla partita
I baristi dello stadio tirano un sospiro di sollievo.
Ieri sono stati ricevuti dal Questore che ha rivisto l'ordinanza di
divieto di somministrazione degli alcolici.
Già a partire da questa domenica il divieto sarà ridotto
a 2 ore prima della partita e a un'ora (non più due ore) dopo la
fine della gara.
Il divieto, inoltre, si limiterà alle sole partite a rischio.
I baristi nei giorni scorsi avevano dimostrato che l'ordinanza era
assurda e discriminatoria, visto che all'interno dello stadio si vende
e consuma alcool prima, durante e dopo la partita.
Il Questore ha spiegato di avere già sporto denuncia.
I baristi, tuttavia, non mollano e puntano adesso ad ottenere la riduzione
del divieto a solo 30 minuti prima e dopo la gara.
Caccia: i ritardi sono colpa della legge leghista sulla natalità
"Siamo tutti concordi nel dover fare presto perché rischiamo
di licenziare la Legge sulle cacce in deroga a stagione venatoria finita".
Lo affermano il gruppo regionale di Alleanza Nazionale in risposta
al capogruppo della Lega, il veronese Flavio Tosi che aveva imputato agli
alleati della maggioranza la responsabilità del ritardo con cui
si giunge al voto su questa legge.
"Va però detto anche – prosegue una nota di AN - che la legge
sulle deroghe venatorie ha una urgenza riconosciuta, mentre non vi sono
scadenze per quella sulla natalità che proprio la Lega ha preteso
di discutere prima di tutto"
"In Commissione agricoltura e caccia - si legge ancora - abbiamo lavorato
con solerzia e ragionevolezza, elaborando i diversi testi proposti per
giungere ad una sintesi che non fosse semplicemente un compromesso. Iter
veloce e senso di responsabilità, perché soprattutto quando
si è in maggioranza si devono dare risposte. Ci siamo bloccati in
aula a causa della discussione di una legge piuttosto dibattuta, voluta
fortemente dalla Lega, sulla quale, forse, sarebbe servito un ulteriore
lavoro di confronto in Commissione prima di giungere in aula".
Parcheggi: a rischio i giardini scaligeri
I giardini degli degli Scaligeri sono a rischio.
Come questi, anche altre zone della città.
Italia Nostra e Lega Ambiente lanciano l'allarme: i parcheggi pertinenziali,
ovvero riservati ai residenti, potrebbero cancellare per sempre i giardini
della prima Signoria d'Italia e che nel 1700 furono anche uno straordinario
orto botanico.
Le auto distrugge sotto piazza Indipendenza distruggerebbero gli alberi:
non è solo un problema di radici, ma anche di spazi in superficie.
I parking interrati si espandono, in realtà, anche in superficie:
per legge questi parcheggi devono avere degli sfiati grandi almeno quanto
il 25% della parte interrata.
Senza contare che i giardini sarebbero devastati anche dalle rampe
d'accesso e d'uscita.
A rischio, secondo gli ambientalisti, anche lungadige Capuleti, piazzetta
Bra Molinari e piazzetta Scala.
Apprendisti: formazione a distanza
La Regione finanzierà iniziative di formazione professionale
a distanza destinate a lavoratori assunti con contratto di apprendistato.
Lo prevede una direttiva, approvata dalla giunta regionale su proposta
dell'assessore Raffaele Grazia, che stanzia oltre 390 milioni per queste
attività corsuali per le quali è stato aperto uno specifico
bando con i termini per la presentazione dei progetti da parte di quegli
enti che siano in grado di garantire questa specifica tipologia di intervento
formativo. "La formazione a distanza, con l'utilizzo di metodologie didattiche
e tecnologie particolari – sottolinea Grazia – ha ormai assunto un ruolo
integrativo e complementare rispetto alla formazione tradizionale in aula,
perdendo progressivamente il carattere di sperimentalità". La direttiva
è stata sviluppata di concerto con le parti sociali e le amministrazioni
provinciali. I corsi messi a bando sono complessivamente 13: 3 corsi in
provincia di Verona per apprendisti del settore legno e mobile in legno
privi di titolo di studio idoneo. Per ogni corso è previsto un numero
massimo di venti allievi. |
Tomiolo: visita guidata... al programma elettorale
Prima la sorpresa di una candidatura apparentemente prematura.
Poi la novità di un "diario" on line della campagna elettorale.
Infine il terzo, ma non ultimo, elemento di innovazione politica: la
visita guidata per illustrare il programma elettorale.
Domenica 21 ottobre, alle ore 11.15, il candidato sindaco ambientalista
Alberto Tomiolo condurrà i cittadini in una passeggiata storico
artistica lungo corso Cavour, ovvero "la via dei Fori Imperiali", come
Tomiolo l'ha rinominata in uno dei punti più qualificanti del programma.
Anziché comizi e dibattiti, il candidato sindaco illustrerà
ai veronesi le proprie soluzioni urbanistiche spiegandole sul posto, con
visite ai siti monumentali, alle vie e alle piazze da recuperare.
Al termine dell'incontro, alle 12.15 circa, Tomiolo offrirà
agli intervenuti un aperitivo presso l'Arco dei Gavi.
L'appuntamento è alla colonna dell'agnello, angolo via Diaz.
Materne: il 7% è non statale
Il 70% dei bambini veneti dagli 0 ai 5 anni, vale a dire circa 84 mila
piccoli, frequenta le 1200 scuole materne non statali disseminate tra città,
paesi e paesini del territorio regionale. Si tratta di una importante,
e radicata, realtà educativa dell'infanzia, che la Regione Veneto
sostiene con 21 miliardi di finanziamenti l'anno, e che ieri è stata
illustrata nel corso di una tavola rotonda. E' stato illustrato il quadro
della realtà veneta nel settore è il seguente: sono 1752
le scuole materne statali e non statali; 547 sono statali; 1205 sono non
statali (in larga maggioranza parrocchiali, ma anche comunali e private);
la maggior parte delle scuole materne non statali si trovano a Padova (243
scuole), e poi a Treviso (238 scuole) e a Verona (233 scuole); 101 scuole
su 1205, peri all'8,4% hanno allargato il servizio anche alla prima infanzia,
aprendo un servizio innovativo; le scuole materne non statali si trovano
soprattutto nei centri abitati (nel 66,7%), nelle frazioni dei centri abitati
(10,6%), nelle periferie dei centri abitati (10,6%), nelle zone rurali
(0,9%).
Casa: Bozzolin contro l'Ater
"Sono veramente stupito dalle dichiarazioni, apparse sulla stampa,
del direttore dell'ATER di Verona che attribuisce alla legge regionale
la "colpa" di bloccare le assegnazioni degli alloggi".
Lo afferma - in una nota - il consigliere regionale del CCD Franco
Bozzolin, veronese, che della legge in questione, la n. 10 del 1996 fu
promotore.
"Mi auguro - prosegue Bozzolin - che tali dichiarazioni siano dovute
ad una non corretta interpretazione da parte della stampa, diversamente
mi chiedo come un direttore di una ATER possa fare dichiarazioni che non
solo politicamente non gli competono, ma che sono anche tecnicamente sbagliate.
Infatti chi riveste un incarico di questo tipo dovrebbe sapere che l'attuale
legge assegna la competenza esclusiva ai comuni che possono avvalersi di
convenzioni con l'ATER. Convenzioni che gli enti locali possono ovviamente
rivedere o organizzare diversamente qualora si registrino i ritardi che
il direttore lamenta".
"Quanto all'affermazione secondo la quale a Legnago nel prossimo futuro
si verificherà un esubero di alloggi rispetto alla domanda - afferma
ancora Bozzolin - personalmente non ci credo. Se così fosse, comunque,
vorrebbe dire che la programmazione provinciale dell'Ater scaligero non
ha tenuto conto delle emergenze abitative dei vari comuni. Voglio ricordare,
infine, che solo nel quinquennio 1995/2000, periodo nel quale ho ricoperto
l'incarico di assessore regionale all'edilizia residenziale pubblica, la
Giunta veneta ha erogato fondi per 120 miliardi che hanno consentito la
realizzazione di circa 2000 alloggi".
Teatro: 143 milioni per Verona
Nell'ambito degli interventi che la Regione promuove e favorisce per
lo sviluppo, la diffusione e la valorizzazione delle attività teatrali,
la giunta veneta ha provveduto a determinare la ripartizione dei contributi
(legge regionale n. 52/1984) che per l'anno in corso ammontano complessivamente
a 700 milioni. Il riparto diverrà operativo non appena acquisito
il parere delle competente commissione consiliare a cui è stato
trasmesso.
Le iniziative ammesse a contributo sono una novantina
Il riparto prevede l'assegnazione di 143 milioni in provincia di Verona
per 12 iniziative:
Ass.ne Culturale Teatro Origine - Santa Maria di Negrar - Attività
di produzione e organizzazione, circuitazione, laboratori 6.000.000
Ass.ne Culturale Alcione - Verona - rassegna "Shakespeare in teatro
e al cinema" 8.000.000
Circolo Culturale di Tombetta - Verona - Stagione di teatro amatoriale
6.000.000
Coop. del Teatro Scientifico Teatro Verona - Attività di produzione,
circuitazione e organizzazione, attività didattica 29.000.000
Fondazione A.I.D.A. Centro Teatro Ragazzi - Verona - Attività
di produzione, circuitazione e organizzazione, attività didattica
48.000.000
Comune di Bovolone - Rassegna teatrale, laboratori 3.000.000
Comune di Castel D'Azzano - Manifestazione "Estate al castello", stagione
teatrale 2.000.000
Comune di Legnago - Stagione teatrale 6.000.000
Comune di Nogara - Rassegne teatrali, laboratori per le scuole 8.000.000
Comune di San Martino Buon Albergo - Stagione teatrale, rassegna "Itinera
2001" 5.000.000
Comune di Torri del Benaco - Rassegna teatrale 2.000.000
Comune di Verona - Rassegna "Il grande teatro" 20.000.000
Bovolone: ciclo escursione nel parco del Menago
Domenica 21 ottobre ciclo escursione autunnale nella bassa.
Si va al Parco del Menago di Bovolone
Partenza alle ore 8,30 da piazza San Zeno, A Verona. Ritorno previsto
per le ore 18,00 circa.
Percorso (60 km di cui 5 di sterrato): Verona, Cadidavid, Mazzantica,
Villafontana, Bovolone e ritorno.
Pranzo in trattoria all'interno del Parco.
Da qualche anno gli abitanti di Bovolone hanno a disposizione uno spazio
aperto dove poter trascorrere il tempo libero immersi nel verde a due passi
da casa: il Parco della Valle del Menago, cui si accede solo a piedi o
in bici.
Il parco è frutto di un progetto di cambio d'uso dei campi vallivi
di proprietà del comune di Bovolone, attuato tramite il recupero
ambientale e storico del luogo. Comprende uno spazio verde di circa 25
campi veronesi all'interno del quale è stato sistemato un percorso
pedonale e ciclabile che si snoda lungo tutta la valle.
Per ricreare simbolicamente il paesaggio storico tipico della pianura
ormai scomparso, la valle è stata suddivisa in due sezioni nelle
quali sono stati piantati alberi a ricostruzione di due boschi. Un percorso
botanico è stato realizzato all'interno di essi per avvicinare i
cittadini, e in particolare i ragazzi, alla conoscenza degli alberi e degli
arbusti autoctoni tipici della Pianura Padana, ma ormai quasi introvabili.
All'interno del bosco trova spazio un laghetto in mezzo al quale è
stato ricavato un isolotto su cui sono stati liberati esemplari diversi
di fauna locale tra cui anatre, lepri, fagiani, oche e aironi. Una parte
del bosco è stata recintata e ospita un gruppo di daini. |