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LO STATO IMPONGA IL RISPETTO DELLA LEGGE. IL DIALOGO SI E’ DIMOSTRATO SOLO UN ASSURDO MEGAFONO PER FRANGE PIU’ ESTREMISTE DELLA PROTESTA ANTI-G8.
Il LIBERO SINDACATO POLIZIA (LI.SI.PO.) ritiene che la città
di Genova non debba conoscere le scene di violenza gratuita e di guerriglia
urbana già vissute da altre città europee in occasione di
altri summit G8. Il dialogo ad oltranza posto in essere da rappresentati
delle istituzioni, con esponenti di organizzazioni anti-G8 (ma chi li ha
eletti? Rappresentano veramente qualcosa e qualcuno?), è servito
solo a legittimare personaggi che non si sa cosa siano realmente in grado
di garantire, tant’è vero che mentre a Genova si "dialogava", gruppi
che fanno riferimento al cosiddetto "popolo di Seattle" si " allenavano"
con azioni simulate allo scontro con la Polizia, il tutto sotto i
riflettori della maggiori emittenti televisive del Paese.Mentre il Governo
stanzia a spron battuto, tre miliardi per accogliere i manifestanti anti-G8,
per i Poliziotti che saranno impiegati in servizio a Genova, sono previste
sistemazioni alloggiative approssimative ed inidonee, per tralasciare gli
altri aspetti organizzativi.Ci si preoccupa, insomma, a giudizio del LI.SI.PO.,
più dei dimostranti che dei Poliziotti. Perché poi sovvenzionare
e fornire agevolazioni a dei dimostranti?. Il diritto alla protesta è
costituzionalmente garantito? Perché per altre sigle e in tante
altre circostanze scattano rapidi, duri ed inesorabili divieti? In questi
casi esiste un’ altra Costituzione? Perché concedere agevolazioni
ed aiuti economici agli anti-G8 e non ai tifosi di calcio, ai fedeli in
pellegrinaggio ecc. ecc.? Sono cittadini diversi dal "popolo di Seattle"?
Certo vi è il diritto a manifestare, certo è lecito essere
contro la globalizzazione e chi scrive è fra questi, ma non è
lecito bloccare una città, distruggere vetrine, aggredire le Forze
di Polizia, commettere atti di violenza. Non è lecito, in sintesi,
bloccare la vita di una città e porre in pericolo l’ incolumità
di Poliziotti e cittadini.
A giudizio del LI.SI.PO., ogni concessione fatta agli anti-G8, è
un segnale di debolezza dello Stato.Sempre a giudizio del LI.SI.PO., il
desiderio di dialogo del Governo, viene scambiato dalle frange più
estremiste del variegato mondo anti-G8, come un segnale di paura e di debolezza,
che li autorizza a chiedere sempre di più, a pretendere sempre nuove
concessioni, per poi scatenare tranquillamente e più agevolmente
le azioni di guerriglia urbana studiate a tavolino. Certo la massa degli
anti-G8 è formata da persone serie, pacifiche e di forti convincimenti
democratici, ma le consistenti frange estremiste hanno già dimostrato
la loro capacità di infiltrazione e di egemonia.
GARANZIE COSTITUZIONALI SI!!! LASSISMO E VIOLENZA NO!!! Roma, luglio 2001 IL SEGRETARIO NAZIONALE
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