I FATTI
LE NOTIZIE DI OGGI
Veron@ quotidiano - edizione del  24 novembre 2001

 
Peschiera: arrestato bolzanino con 4 chili di hascisc
E' stato arrestato a Peschiera del Garda per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Enzo Molinaro, 20 anni di Laives, in provincia di Bolzano.
Per appartarsi con una ragazza l'uomo aveva parcheggiato la sua autovettura, una Opel Corsa, in uno spiazzo del lungolago in cui è vietata la sosta. La vettura però è stata notata da una pattuglia delle volanti che stava effettuando un servizio di controllo.
I vigili sono piombati sulla coppietta, multando il giovane che è stato davvero sfortunato.
Subito dopo, infatti, si era fermata anche una volante della Polizia. Dal controllo dell'identità è stato scoperto che il ragazzo aveva precedenti per commercio in armi. E' scattata subito la perquisizione dell'auto.
All'interno del bagagliaio, gli agenti hanno trovato 16 pani di hascisc del peso di 250 grammi l'uno. Una successiva perquisizione nell'abitazione di Laives ha permesso agli investigatori di scoprire altri 30 grammi di hascisc e due dosi di cocaina.
   
Castel San Pietro: Tomiolo offre visita guidata
Il candidato sindaco di Verona Alberto Tomiolo aprirà l'ex fortezza austriaca di Castel San Pietro per una visita guidata che potrebbe essere l'ultima per molti anni, prima dei lavori di ristrutturazione e recupero a museo
"Una delle riappropriazioni culturalmente strategiche - sostiene Tomiolo - è Castel San Pietro". 
"Come Associazione San Pietro in Castello, dopo una battaglia politica e di sensibilizzazione durata anni, siamo riusciti a convincere della bontà della nostra proposta una fascia trasversale di consiglieri comunali che non hanno ceduto alle lusinghe di un'operazione economica come la ristrutturazione ad albergo, al colpo di teatro di un recupero a casinò e all'ignavia della non-decisione, che aveva lasciato degradare l'ex quartiere generale austriaco in un fatiscente dormitorio per sbandati". 
Il consiglio comunale, infatti, nel luglio scorso ha approvato il ripristino delle strutture originarie della fortezza ottocentesca e la sua conversione in un modernissimo "Museo della Città", come succede solo in poche altre città europee. 
"Prima che si metta mano al progetto e si apra il cantiere è importante che la cittadinanza possa entrare in una della strutture meno conosciute di Verona. 
Un coinvolgimento indispensabile, come si sta tentando di fare con la caserma Passalacqua aperta a residenti e commercianti ancor prima dell'indizione del bando di gara internazionale". 
Tanto è visibile il cosiddetto "castello" che domina la città dalla collina più storica di Verona, tanto è rimasto inaccessibile per anni. 
E probabilmente inaccessibile e perfino misterioso lo rimarrà ancora per molto tempo, prima del suo completo recupero. 
Forse l'unica possibilità di conoscere Castel San Pietro, da oggi e ancora per qualche anno, sarà domenica 2 dicembre, quanto Alberto Tomiolo guiderà i veronesi in visita alla fortezza di cui il candidato sindaco è riuscito ad avere le chiavi. 
Partenza alle ore 10.35 dal tempietto della Madonna del Terraglio (via Madonna del Terraglio), passeggiata lungo via Bacola e visita a Castel San Pietro, che sarà quindi l'ultimo elemento ad essere illustrato di un più ampio progetto di recupero delle mura e di tutta l'area collinare. 
Conclusione in Castel San Pietro, ore 12.00, con aperitivo.
    
Materne: ancora finanziamenti alle non statali
Il 70% dei bambini veneti dagli 0 ai 5 anni, vale a dire circa 84 mila piccoli, frequentano le 1200 scuole materne non statali disseminate tra città, paesi e paesini del territorio regionale. Per la gestione di queste strutture, la Giunta regionale ha assegnato 10 miliardi 500 milioni di contributi in conto gestione a saldo dei contributi dovuti per il 2001. La deliberazione fa riferimento al provvedimento approvato dal Consiglio regionale nel giugno 2001 relativo al riparto del fondo veneto per le politiche sociali che ha riproposto gli stessi criteri di assegnazione dei contributi individuati dalla Giunta regionale nel 2000. Il contributo complessivo per il 2001 è di 21 miliardi – metà dei quali assegnati come acconto nell'agosto scorso - ed è indirizzato per metà in base al numero di sezioni autorizzate e funzionanti e per metà sul numero dei bambini frequentanti. La Regione Veneto sostiene finanziariamente e normativamente, già dall'80, le scuole materne non statali. Il quadro della realtà veneta nel settore è il seguente: ci sono in tutto 1752 tra scuole materne statali e non statali; 547 sono statali; 1205 sono non statali (in larga maggioranza parrocchiali, ma anche comunali e private); la maggior parte delle scuole materne non statali si trovano a Padova (243 scuole), e poi a Treviso (238 scuole) e a Verona (233 scuole); 101 scuole su 1205, pari all'8,4% hanno allargato il servizio anche alla prima infanzia, aprendo un servizio innovativo; le scuole materne non statali si trovano soprattutto nei centri abitati (nel 66,7%), nelle frazioni dei centri abitati (10,6%), nelle periferie dei centri abitati (10,6%), nelle zone rurali (0,9%).
24 novembre: consumare o scioperare?
Oggi, 24 novembre, se andate a fare la spesa darete una mano a chi ha fame.
Ma, sempre oggi, se NON andate a fare la spesa darete un contributo ad arginare gli sperperi del consumismo e, quindi, in fondo, aiuterete anche chi non ha niente da mangiare.
Oggi, infatti, si celebrano contemporaneamente la giornata per "la colletta alimentare" ed il "Buy nothing day", ovvero il "giorno del non consumo". 
Uno sciopero del consumo di 24 ore che il 24 novembre collide con la raccolta di cibo a lunga conservazione che i volontari del Banco Alimentare - piazzati all'ingresso dei supermercati aderenti all'iniziativa - inviteranno a comprare e poi a donare.
I prodotti raccolti verranno poi girati gratuitamente ad Enti ed associazioni caritativi italiani. 
Il grosso dei contributi al Banco Alimentare proviene dalle stesse aziende produttrici o dalla grande distribuzione che periodicamente donano i prodotti eccedenti, prossimi alla scadenza, ma ancora integri, che difficilmente si riuscirebbe a vendere in tempo.
 
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Scuola: istruzione sempre più rosa
Si tinge sempre piu' di rosa la scuola italiana: il numero delle studentesse e' in aumento rispetto ai maschi e anche il loro rendimento sembra superiore a quello degli uomini. Lo ha rilevato oggi a Verona la presidente della commissione pari opportunita' della Provincia di Verona Lucia Cametti intervenendo a ‘‘Job scuola'', il salone dell'orientamento. Secondo Cametti l'aumento delle donne nelle scuole ha riguardato soprattutto in Veneto dove, sino a qualche tempo fa, le ragazze rinunciavano all'istruzione preferendo famiglia e lavoro. 
  
Agricoltura: vino e olio Veneto in Giappone
Incrementare il mercato col Sol levante: 38 aziende vinicole venete e l'olio extravergine di oliva commercializzato sotto il marchio 'Oliveti d'Italia' hanno presentato i loro prodotti a numerosi importatori e clienti giapponesi al Tepia exhibition centre di Tokyo. 
Dopo una crescita strepitosa nell'importazione di vini italiani nel 1998, il mercato nipponico ha avuto due anni di difficoltà ma nei primi nove mesi del 2001 il made in Italy è tornato a volare con un incremento in valore del 27% rispetto allo stesso periodo del 2000, raggiungendo 9 miliardi di yen, circa 160 miliardi di lire, con una quota di mercato del 17% del valore importato, contro il 13,6% del 2000.
 
Prima casa: avviato iter progetto di legge regionale 
Con l'audizione dei rappresentanti delle Ater, delle associazioni dei costruttori, dei sindacati e del mondo della cooperazione e dell'associazionismo è iniziato l'iter in Consiglio regionale del progetto di legge "Misure per favorire l'accesso alla prima casa", presentato da Cdu-Ppe e Forza Italia. "Nostro intendimento è sostenere con mutui agevolati e contributi in conto interessi l'acquisto della prima casa e convogliare capitale privato per l'affitto di medio periodo – hanno spiegato i proponenti – la proposta di legge in questione attiverà questi strumenti con il concorso di istituti di credito, imprese, consorzi e cooperative per garantire il diritto alla casa alle giovani coppie, ai soggetti deboli, ai lavoratori immigrati regolari occupati nella nostra regione. Così la Regione si riappropria di autonomia e centralità nella questione abitativa recuperando efficienza e tempismo nelle misure di sostegno".
La proposta ha attirato in particolare l'attenzione delle associazioni venete che operano per l'inserimento degli immigrati: "La logica dell'intervento regionale previsto in questa proposta – spiegano ancora i proponenti – non è quella dei "posti letto", delle "foresterie" o dei "dormitori pubblici", ma mira a convogliare capitale privato per l'affitto di medio periodo. In sostanza gli alloggi potranno essere acquistati a condizioni agevolate da società, cooperative o privati, a patto che l'acquirente si impegni ad affittare l'immobile a lavoratori, anche immigrati o da fuori regione, per almeno otto anni, a canoni concordati o convenzionati".

 
 
 
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