IL PELO NELL'UOVO

 
LE OPINIONI DI OGGI

Veron@ quotidiano - edizione del  28 novembre 2001

Lo Scoop: ci copiano anche all'estero!

Da Kabul a Salo'

di Flavio Filini
 

 

Riferiamo di una iniziativa di pacificazione che, in esclusiva, sappiamo verrà presa nei prossimi mesi dalla nuova coalizione al governo in Afganistan. In particolare il Comune di Kabul e la provincia approveranno una commemorazione congiunta dei “ragazzi talebani” che in buona fede hanno servito la Patria e l'Islam.

Non e' giusto infatti discriminare fra chi ha difeso la patria dall'invasione inglese del secolo scorso, da quella - recente - sovietica e chi, in buona fede, ha combattuto per un ideale religioso di purezza e difesa dalle influenze straniere nell'ultima guerra sotto le perdenti bandiere dei Talebani.

Sappiamo che addirittura e' gia' pronta una bozza del comunicato stampa di cui siamo in grado di anticipare in anteprima mondiale. Eccone dei brani. Purtroppo i nomi saranno inseriti solo quando verranno decise le future cariche, a guerra finita.

“Una iniziativa che le due amministrazioni avevano progettato da tempo approvando una delibera, presentata da XY, con la quale si sollecitava l'introduzione tra le celebrazioni del XY del mese di ZZ di un  ''omaggio ai caduti del Regno e della Repubblica Islamica che riposano nel cimitero monumentale e ai martiri di Kabul, ecc''. ''Chi e' morto per l'Afganistan (o per l'Islam) - sottolinea l'Imam, assessore municipale al XYZ - deve avere lo stesso rispetto. Questo perche' dobbiamo guardare avanti, all'Islam dei popoli''. E' con queste motivazioni, annuncia l'Imam, che a Kabul, nei giardini di Piazza XY, in data XX sara' inaugurato dall'amministrazione comunale un monumento dedicato ''a tutti i caduti di tutte le guerre''. La deposizione di una corona sulla tomba dei caduti di Kabul', rileva l'assessore provinciale alla cultura XYZ, si inserisce nel contesto del processo di pacificazione nazionale auspicato recentemente anche dal Re. ''Non vogliamo annullare le differenze - spiega l'esponente del Partito Tradizionale Islamico - ma onorare anche chi e' caduto in buona fede per un ideale di patria e anche per l'onore''. Soldati che, per l'assessore, ''vanno capiti, anche perche' avevano sicuramente scelto la parte perdente''.
 

 

Colpo di scena.

Finalmente possiamo provare che, non solo Verona e' la citta' della cultura operistica e della poesia, ma anche un laboratorio politico d'avanguardia. Grazie al fatto che l'Italia ospita il deposto Re dell'Afganistan siamo stati in grado di influenzare direttamente la futura politca afgana. Abbiamo scoperto che lo schema di delibera da noi rivelato in anteprima e' stato copiato nientemeno che dal nostro giornale. Leggere per credere.

All'inizio di questo mese di novembre mese i politici di AN a Verona hanno voluto commemorare, per la prima volta, anche chi mori' combattendo per la Repubblica sociale. Cito dal nostro stesso giornale del 3 novembre scorso:

“Una iniziativa che le due amministrazioni avevano progettato da tempo approvando una delibera, presentata da An, con la quale si sollecitava l'introduzione tra le celebrazioni del 25 aprile di un  ''omaggio ai caduti della Repubblica Sociale italiana che riposano nel cimitero monumentale e ai martiri di Istria, Fiume e Dalmazia''. ''Chi e' morto per l'Italia - sottolinea Mariotti, assessore municipale al decentramento e all'edilizia privata - deve avere lo stesso rispetto. Questo perche' dobbiamo guardare avanti, all'Europa dei popoli''. E' con queste motivazioni, annuncia Mariotti, che a Verona, nei giardini di Piazza Bra, domenica 11 novembre sara' inaugurato dall'amministrazione comunale un monumento dedicato ''a tutti i caduti di tutte le guerre''. La deposizione di una corona sulla tomba dei caduti di Salo', rileva l'assessore provinciale alla cultura Moretti degli Adimari, si inserisce nel contesto del processo di pacificazione nazionale auspicato recentemente anche dal presidente Ciampi. ''Non vogliamo annullare le differenze - spiega l'esponente di An - ma onorare anche chi e' caduto in buona fede per un ideale di patria e anche per l'onore''. Soldati che, per l'assessore, ''vanno capiti, anche perche' avevano sicuramente scelto la parte perdente''.
 

 

Incredibile? Forse, tuttavia probabile. Ecco cosa succede a giocare con la memoria.

Provate a cambiare la nazione, il periodo e il nome dei partiti e vedrete cose interessanti e qualche volta vere.
 

 
 
 
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