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Veron@ quotidiano - edizione del 2002, febbraio 13 

 
Transpolesana: tempi lunghi per il completamento
Sembrano allontanarsi ancora i tempi per il completamento della Transpolesana.
Quattro mesi l'ANAS si era solennemente impegnata ad approvare il progetto definitivo.
Ieri l'ente si è impegnato con i sindaci della bassa a dare l'ok definitivo al progetto entro fine mese.
I finanziamenti ci sono, circa 80 miliardi.
Servirà però tutta l'estate per preparare il bando di gara europeo.
Poi se, tanto per cambiare, i tempi saranno rispettati, i lavori inizieranno nei primi mesi del 2003 e richiederanno almeno due anni.
Il completamento, dunque, nella migliore delle ipotesi non sarà portato a termine prima del 2005.
Gli interventi più significativi prevedono due sottopassi e due cavalcavia per eliminare quattro incroci a raso, l'allargamento della carreggiata a Oppeano dove sarà anche messo in posa il guard rail centrale.
Per tenere sotto pressione l'ANAS a fine mese si terrà in Provincia un vertice tra i parlamentari di Verona e Rovigo.
 
Immigrazione: otto clandestini fermati sull'Autobrennero
Otto clandestini di nazionalita' curda sono stati individuati ieri sera, in una stazione di servizio tra Mantova e Verona, sull' autostrada del Brennero, stipati nel cassone di un camion tedesco, proveniente dalla Grecia e diretto a Kassel, in Germania. Gli immigrati, affamati e assetati ma in condizioni di salute discrete, sono stati soccorsi da una pattuglia della Polstrada di Verona e dal '118' dell' ospedale di Mantova. Dopo essere stati rifocillati sono stati accompagnati in Questura a Verona per essere espulsi. A dare l'allarme e' stata una pattuglia della Polstrada ferma accanto al Tir tedesco, carico di vestiti. Dal cassone gli agenti hanno sentito provenire dei rumori, hanno aperto il container e, nascosti tra giacche e cappotti, hanno trovato gli otto clandestini stremati da due giorni di viaggio senza bere e senza mangiare. Il camionista greco ha raccontato agli agenti di non saper nulla di quegli uomini, di aver preso in custodia quel rimorchio, proveniente da Skopije in Macedonia, solo in Grecia. 
 
Socialisti: nasce la Fondazione Craxi
Nascera' anche a Verona la Fondazione Craxi, intitolata all'ex leader socialista. Promotore dell'iniziativa e' Angelo Cresco, del Nuovo Partito Socialista, ex sottosegretario e parlamentare del Psi. Cresco ha invitato per fine febbraio la figlia di Bettino, Stefania Craxi per un incontro pubblico in citta' e per assumere la presidenza della Fondazione. Il compito della Fondazione, secondo le intenzioni di Cresco, dovrebbe essere lo sviluppo del dibattito culturale e politico in citta', al di fuori degli stereotipi dei partiti e degli schieramenti contrapposti. Un luogo dove discutere di politica e di progetti per la citta', lasciando da parte l'impegno diretto nei partiti. 
 
Legnago: Paolini "in transito" a Legnago
Stasera, mercoledì 13 febbraio, alle ore 21.00, il Teatro "Salus" di Legnago ospiterà lo spettacolo "Stazioni di transito", ideato, interpretato e diretto da Marco Paolini.
Lo spettacolo rientra in un gruppo di opere teatrali, realizzate tra il 1987 ed il 1999 con l'intento di mostrare come si racconta una storia, più o meno complessa. Ogni rappresentazione vede ripetersi gli stessi personaggi, come se l'insieme completo volesse essere il romanzo di iniziazione di queste figure, nato dalle esperienze e dai ricordi di coloro che hanno partecipato alla creazione di questo lavoro, facendolo diventare una sorta di biografia collettiva.
"Stazioni di Transito" è una antologia di racconti, legati da frammenti poetici, ogni sera diversi. Ricompaiono i personaggi degli altri spettacoli, ma non più insieme: il liceo è finito e il gruppo si è sciolto, ognuno vive storie diverse in luoghi diversi, vedendo, a volte, intrecciarsi alle proprie vicende personali i fatti della storia italiana, che lasciano un segno. Anche chi non avesse visto le altre rappresentazioni può appassionarsi alle vicende dei diversi protagonisti, dato che ciascuno spettacolo è indipendente, e si lascerà facilmente coinvolgere nei piccoli quadri di vita comune ambientati negli anni '70 e '80, facendosi trasportare da Parigi, al Veneto, alla Jugoslavia, per poi giungere fino negli Stati Uniti.
Casa: il 23 gennaio mobilitazione dei migranti
Il Coordinamento laico antirazzista Cesar K. e la Comunità dei migranti di Verona hanno organizzato per sabato 23 febbraio una manifestazione-corteo sul problema casa degli immigrati.
"A Verona ci sono 7.000 appartamenti sfitti e nessun finanziamento per l'edilizia economico-popolare" spiegano i promotori dell'iniziativa.
"Lo scorso anno sono state presentate 1600 domande per la casa popolare e sono stati assegnati 30 appartamenti.
In previsione dell'approvazione della legge Bossi-Fini, che riduce le persone migranti a merce, con il diritto di esistere solo per lavorare, le forze dell'ordine stanno intensificando in tutta Italia i rastrellamenti alla ricerca di "clandestini". Persone spesso fuggite da situazioni difficili vengono rimandate nei loro Paesi, mentre gli unici stanziamenti della legge Bossi-Fini andranno a finanziare la costruzione di nuovi "centri di permanenza temporanea", veri e propri lager, di cui è prevista una variante anche per i richiedenti asilo.
Nel frattempo i proprietari di case, a Verona come altrove, lucrano sulla pelle degli immigrati (e non solo sulla loro) e la pubblica amministrazione non fornisce alcuna risposta seria in tema di accoglienza, di diritto alla casa, di diritto ad una vita dignitosa".
Questo il percorso dei manifestanti: concentramento alle ore 16 in piazza Santa Toscana, proseguimento lungo Via S. Nazaro, Via Muro Padri, Via Carducci, Ponte Nuovo, Piazza delle Poste, Via Stella, Via Anfiteatro, Piazza Brà.
A distanza di sei mesi esatti dalla grande manifestazione dei migranti con cui si è era aperta la contestazione del G8 di Genova, lo scorso 19 gennaio, a Roma duecentomila persone avevano manifestato contro il DDL Bossi-Fini.
 
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Fondi comunicati: intesa Regione-Finanza su controlli
Un intesa per coordinare le attività di controllo e di scambio di informazioni in materia di finanziamenti dei fondi strutturali comunitari è stata sottoscritta tra la Regione Veneto e la Guardia di Finanza. 
Il protocollo d'intesa prevede in particolare l'individuazione di un unico referente sia nell'ambito della Regione Veneto sia presso il Comando Regionale della Guardia di Finanza. Questa "interfaccia" per la Regione sarà la Direzione Programmi Comunitari e per la Guardia di Finanza il Comando del Nucleo Regionale Polizia Tributaria Veneto che a tal fine utilizzerà il Gruppo Repressione Frodi. L'obiettivo è infatti mettere a disposizione delle istituzioni la professionalità specifica della Guardia di Finanza, "unico organismo di polizia in Europa che raccoglie in sé tutte le competenze necessarie". La collaborazione con la Regione, che ha importanti responsabilità nella gestione dei fondi strutturali, consentirà quindi una più incisiva azione per il controllo dell'utilizzo delle risorse finanziarie e l'accertamento delle eventuali illegalità. In questo modo viene assicurata anche una tempestiva comunicazione alla Commissione europea di irregolarità e inadempienze che dovessero venire accertate nel corso dell'espletamento dei controlli.
L'intesa prevede l'impegno ad un rapporto stabile di informazione reciproca e consentirà di evitare possibili sovrapposizioni e reiterazioni di controlli nei confronti dei medesimi operatori economici. La Regione potrà chiedere alla GdF di sviluppare accertamenti e investigazioni nel caso emergessero collegamenti con fenomeni di criminalità economica o organizzata.

 
 
 
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