I FATTI
LE NOTIZIE DI OGGI
Veron@ quotidiano - edizione del 2002, febbraio 28 

 
Montecchia: bus cappottato, una decina di bambini
Un pullman che trasportava 37 bambini è finito in un canale sulla strada provinciale 17 tra Verona e Vicenza. Diciassette persone sono rimaste feriti in modo lieve, mentre uno studente e una maestra sono stati trasferiti in elicottero all'ospedale San Bonifacio e al Policlinico di Verona.
I bambini che viaggiavano sul pullman sono allievi di una scuola di Arzignano, in provincia di Vicenza, che si erano recati a Bolca per visitare il Museo dei Fossili. Le cause dell'incidente sono all'esame dei carabinieri di San Bonifacio.
Secondo una prima ricostruzione, l'autista si sarebbe spostato sulla destra per evitare un'automobile che lo precedeva e che stava girando a sinistra. A quel punto, sotto il peso del pullman, il ciglio erboso avrebbe ceduto facendo capovolgere l'automezzo.
L'incidente è avvenuto in corrispondenza di una semicurva in leggera salita che porta a un ponte sul fiume Alpone, nel comune di Montecchia di Crosara. La strada è fiancheggiata da una scarpata di 4-5 metri in fondo alla quale scorre un rivolo d'acqua.
Sul posto sono intervenuti una decina di mezzi di vigili del fuoco, che hanno estratto dal pullman i bambini e gli accompagnatori. La strada è stata subito chiusa per agevolare i soccorsi.
Carabinieri e vigili del fuoco hanno prestato i primi soccorsi ai feriti, mentre due autogru rimuovevano l'automezzo, ripristinando dopo alcune ore la circolazione. Sul luogo si sono fermati anche due medici che transitavano lungo la strada e che hanno aiutato gli investigatori a separare i piccoli rimasti feriti da quelli che spaventati ma incolumi. Due i casi più gravi: un bambino e un'insegnante portati in ospedale a bordo di un elicottero di Verona Emergenza.
Non sono comunque in pericolo di vita.
Le fratture più frequenti hanno riguardato gli arti inferiori.
Tutti gli altri scolari sono stati condotti nelle strutture sanitarie della zona. Per 25 di essi si è trattato soltanto di una precauzione, gli altri presentano evidenti segni dell'accaduto. L'autista è rimasto ferito a sua volta ed è in forte stato di choc.
Esiste un testimone dell'incidente che potrà dare qualche chiarimento visto che il conducente del mezzo è riuscito solo a dire qualche parola prima di perdere i sensi.
  
Tramvia: Tomiolo scrive a Sgarbi
L'ultima spallata alla tramvia l'ha data il sottosegretario ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi che si è detto contrario e pronto ad occuparsi personalmente della faccenda.
Reazioni più che vivaci da chi la tramvia la difende.
Il candidato sindaco dei Verdi della Colomba, Alberto Tomiolo, ha subito inviato una lettera aperta al sottosegretario..
"Lei ha voluto sfidare la saggezza del vecchio adagio che invita a tacere e dare l'impressione di essere incompetente, piuttosto che parlare e darne la conferma.
Da Padova ci trasmette il suo ultimo editto, stavolta contro le tramvie (en passant, prenda nota: si dice "metrotramvia moderna di superficie in sede propria") perchè deturperebbero i centri storici delle nostre città. Il suo solenne encomio è andato invece al sindaco Giustina Destro per aver tolto la tramvia da Prato della Valle, sostituendola con il finora solo sperimentale eppure già un po' disasatrato sistema stream degli autobus su nastro gomma-metallo.
Lasciamo pur perdere la tentazione, di per sè non proprio peregrina, di insinuare che lei abbia sentenziato per dovere professionale, essendo un consulente copiosamente retribuito (quanti milioncini l'anno?) del Comune di Padova.
Il centro storico di Verona, di cui lei dà l'impressione di non distinguere davvero la fisionomia, oggi è devastato da un traffico caotico e
ammorbante.  La tramvia che è stata progettata e approvata dalla giunta del sindaco Michela Sironi (e che noi ambientalisti abbiamo proposto e sostenuto) e che entrerà in funzione nel 2005/2006 con 2 linee, ridurrà il traffico privato su gomma del 30%, trasporterà cittadini, studenti, lavoratori e turisti che lasceranno i propri mezzi ai parcheggi scambiatori dei caselli autostradali, e potranno tranquillamente e rapidamente arrivare in piazza Bra davanti alla Gran Guardia, transitare a fianco della via Postumia (a proposito: dov'era la sua indignazione quando è stata tumulata con 5° centimetri di calcestruzzo non molto tempo fa?), costeggiare Porta Vescovo, San Fermo, Castelvecchio senza arrecare danno alcuno. Sarà, anzi, proprio il passaggio della tramvia dal centro storico che potrà eliminare quei pestilenziali autobus a gasolio che oggi passano 1050 volte al giorno davanti a Castelvecchio (autobus che Lei non ha visto, perché il Museo di Castelvecchio, se ci hanno ben riferito le cronache artistico-mondane, Lei lo ha voluto visitare di notte) e che, fino ad ora, non hanno irritato le sue sensibilissime narici di sottosegretario ai beni culturali.
Mi perdoni, ma se le è proprio venute a cercare."
 
Tramvia: Valpiana invita Sgarbi in commissione consiliare
Replica a Sgarbi anche Mao Valpiana, Presidente Commissione Consiliare Tramvia
"Sgarbi ha perso una preziosa occasione per tacere.
Dice: "Va escluso che la tramvia passi dal Centro storico".
Affido una prima risposta ai fatti. Elenco, in ordine alfabetico, le città europee nelle quali è già in funzione una tramvia che transita in luoghi di alto interesse artistico, storico monumentale e in zone pedonali, commerciali del centro storico:
Amsterdam, Augusta, Basilea, Berlino, Berna, Brandeburgo, Brema, Dortmund, Francoforte, Friburgo, Ginevra, Graz, Grenoble, Helsinki, Innsbruk, Kassel, L'Aja, Lisbona, Linz, Milano, Monaco, Montpellier, Orleans, Oslo, Strasburgo, Vienna, Zurigo.
Secondo l'onorevole Sgarbi, i monumenti di queste città sono stati massacrati? Il centro storico è stato violentato dalla tramvia?  Il turismo culturale è crollato?  Non è così, anzi. Nelle città che si sono dotate di un sistema moderno di mobilità, basato sulla tramvia, i centri storici sono stati liberati dalla tenaglia del traffico automobilistico; le zone pedonali sono state estese, le attività commerciali e del tempo libero si sono rinvigorite; gli immobili si sono rivalutati.
Il sottosegretario dice che vuole bloccare i sistemi di trasporto su rotaia per tutelare le città d'arte.
Sgarbi ritiene dunque che gli attuali autobus su gomma (1050 al giorno solo in Corso Cavour) rispettino i monumenti (e i polmoni) ?  Oltre a fare certe affermazioni, bisognerebbe dimostrarle!
Altra cosa che forse il Sottosegretario non conosce è il progetto di Arredo Urbano per la tramvia veronese predisposto dall'Architetto Rota. Un progetto di livello europeo che valorizza l'inserimento della tramvia nel contesto urbano della città, che aumenta il verde e riduce al minimo l'impatto.
Agli scontri verbali, comunque, preferisco il dialogo e il ragionamento.
Invito l'Onorevole Sgarbi a partecipare ai lavori della prossima riunione della Commissione Tramvia (decida lui il giorno e l'ora, anche di notte, se preferisce!) Avrà la possibilità di discutere nel merito, e di dare il proprio contributo positivo ad una scelta che è stata compiuta dalla maggioranza del Consiglio Comunale di Verona.
Sgarbi potrebbe diventare un nostro alleato per sostenere il passaggio della tramvia da Corso Cavour:"
Caccia in deroga: il Consiglio veneto approva la legge
Era arrivata in aula ad ottobre, era stata respinta perché le audizioni erano state fatte su un testo diverso, era tornata in Commissione per trovare una formula di sintesi tra le tre proposte iniziali della Lega, di Forza Italia e dei Ds. Dal lavorìo di lima in Commissione la legge sulla caccia in deroga è riapprodata nell'aula consiliare a febbraio, con un testo unico presentato da Elena Donazzan (An). Il Consiglio regionale, dopo un lungo dibattito iniziato 15 giorni fa e una quarantina di emendamenti presentati sia della maggioranza che dall'opposizione, ha approvato la legge regionale che consente, in deroga alla legislazione nazionale vigente, la possibilità di cacciare alcune specie in sovrannumero, considerate pericolose per l'agricoltura e l'itticoltura. Il provvedimento è stato approvato con i 28 voti dei consiglieri di maggioranza.
Le specie cacciabili in deroga alla normativa venatoria vigente sono il passero, la passera mattugia, lo storno, la tortora dal collare orientale, il fringuello, la peppola e il cormorano. Il testo approvato- stabilisce i limiti massimi di prelievo giornaliero e stagionale e l'estensione del regime di deroga per il biennio 2002-2004. Per peppole e fringuelli la caccia in deroga sarà possibile dalla terza domenica di settembre sino al 31 dicembre per le due stagioni venatorie previste.
La nuova normativa regionale, che consta di otto articoli e due allegati, prevede ulteriori limitazioni alle deroghe o sospensioni dei prelievi con provvedimento specifico del Presidente della Giunta regionale, sentito l'Istituto nazionale per la fauna selvatica, in caso di rischio di estinzione della specie in causa. Gli abbattimenti -specifica la legge- dovranno essere annotati sul tesserino venatorio regionale.
Segnaliamo le reazioni di due consiglieri regionali veronesi, il Tosi di Rifondazione e quello della Lega.
"Se dovessimo applicare queste tabelle, che non prevedono limiti di tempo e ambiti territoriali di caccia -ha affermato Mauro Tosi di Rifondazione Comunista, esprimendo la propria opposizione al provvedimento- le specie cacciabili sono destinate a estinguersi prima della chiusura della stagione venatoria".
"Finalmente vede la luce un provvedimento attesissimo dai cacciatori di tutta la regione, per il quale la Lega da mesi ha condotto una dura battaglia", ha commentato il capogruppo della Liga Veneta Lega Nord, Flavio Tosi .
 
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Nuoto sincronizzato: i campionati italiani su infoverona.it
Presentati ieri in Sala Arazzi del Comune di Verona i Campionati italiani di  nuoto sincronizzato che si svolgeranno dall'1 al 3 marzo prossimi a Verona presso la piscina del Centro federale di via Galliano.
Oltre all'assessore allo sport del Comune di Verona Luca Darbi erano presenti il delegato veronese della Federazione Italiana Nuoto Angelo Caceffo, nella doppia veste di presidente della società Synchro 95 Fumane organizzatrice della manifestazione, il viceprefetto Mattia, il Consigliere del Coni Pedalino, il Consigliere regionale della FIN Tosi.
Assente per motivi di salute la madrina della manifestazione Cecilia Gasdia.
Sono state presentate ai giornalisti, in rappresentanza della squdra veronese che parteciperà ai campionati, le atlete Francesca Filatondi e Laura Caceffo accompagnate dall'allenatrice Alessandra Bisello e dal tecnico Francesca Conati, la prima sincronette veronese.
Il nostro giornale contribuisce alla riuscita della manifestazione mettendo a disposizione gli spazi e l'assistenza informatica per rendere disponibili in diretta risultati e informazioni. per gli appassionati, i curiosi e - ovviamente i giornalisti - l'appuntamento e' sin d'ora all'indirizzo
www.infoverona.it/fin o www.infovr.it/fin dove potrete trovare il programma della manifestazione, notizie sul nuoto sincronizzato e informazioni sulle squadre partecipanti.
 
Galan: non era antrace
La polvere bianca rinvenuta nella busta contenente la lettera di minacce al Presidente del Veneto Giancarlo Galan, pervenuta ieri in Regione, non è costituita da spore di antrace. Lo ha comunicato in via informale agli uffici regionali competenti l'Istituto Zooprofilattico delle Venezie di Legnaro, sulla base degli esami e delle analisi microbiologiche eseguite, che hanno dato esito negativo. Ieri pomeriggio i vigili del fuoco provvederanno a riaprire gli uffici interessati. 
 
Buoni scuola: nessun miglioramento, Rc conferma referendum
"I nuovi criteri di applicazione dei buoni scuola per l'anno scolastico 2001-2002 confermano, senza la minima correzione, gli elementi di iniquità e di ingiustizia sociale che erano emersi nel primo anno di applicazione". La presa di posizione è di Mauro Tosi , capogruppo in consiglio regionale di Rifondazione comunista e del comitato referendum per l'abrogazione della legge istitutiva dei buoni scuola. La Giunta regionale, informa Tosi, ha varato i nuovi criteri di attuazione e la delibera è stata trasmessa alla commissione Cultura del Consiglio regionale per il parere. "L'attuale delibera dimostra che gli elementi di ingiustizia sociale non erano errori o imprecisioni ma scelte e indirizzi coerenti", continua Tosi. "Abbiamo raccolto 36 mila firme per chiedere ai veneti se intendano abrogare una legge che consideriamo ingiusta e discriminante - spiega Tosi - a causa della 'norma trappola' che limita il rimborso delle sole spese di iscrizione fissandone il limite minimo a 300 mila lire: una franchigia che esclude automaticamente i 500 mila alunni della scuola pubblica e riserva tutti i contributi ai 24 mila alunni della scuola privata".
"Ebbene - continua Tosi - la 'norma trappola' è stata riconfermata con i nuovi criteri attuativi". L'esponente di Rifondazione contesta anche il metodo "equivoco" con cui vengono determinate le fasce di reddito ("30, 60, 90 milioni di reddito netto massimo che se vengono lette al lordo e con le vistose detrazioni diventano 60, 90, 140") e l'incongruenza tra le finalità della legge che dichiarano di "privilegiare le famiglie a minor reddito" e l'applicazione effettiva che, grazie all'autocertificazione, non distingue tra redditi da lavoro dipendente e da lavoro autonomo e va a vantaggio dei redditi medio alti.
"Confermiamo quindi la scelta di ricorrere allo strumento referendario - commenta Tosi - perché ci sembra inaccettabile non solo la scelta politica di finanziare esclusivamente la scuola privata, ma l'atteggiamento furbesco con cui si vuol nascondere questa scelta indicando la scuola pubblica negli articoli di legge e poi escludendola dai contributi".
 

 
 
 
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