I FATTI
LE NOTIZIE DI OGGI
Veron@ quotidiano - edizione del 2002, marzo 19 

 
Serenissima: camionista ucciso da auto pirata
Un camionista veronese è morto ieri all'alba sulla A4 Serenissima in provincia di Brescia nel comune di Calcinato: il suo camion urtato da un' auto è finito fuori strada e si è ribaltato.
Si tratta di Massimiliano De Pretto, 33 anni, residente a Povegliano, autista della Vicentini Autotrasporti.
La polizia stradale di Verona Sud sta cercando di risalire agli occupanti dell'auto che ha causato l'incidente mortale e che risulta rubata.
Gli occupanti erano due e secondo alcune testimonianze sono scesi dall'auto e sono stati fatti salire su un'altra auto rubata.
Le due vetture sono state sequestrate, ma dei ricettatori e pirati della strada nessuna traccia.
Alle 4.00 di ieri mattina i malviventi avevano rubato una Golf a San Giovanni Lupatoto e si erano lanciati a folle velocità in autostrada.
In provincia di Brescia la sbandata mortale: prima la Golf ha cozzato contro il camion, poi contro il guard rail, infine di nuovo contro il camion che si è rovesciato fuori strada uccidendo il camionista.
I ladri, illesi, si sono dati alla fuga raccolti da una BMW ritrovata poco lontano e risultata rubata a Negrar.
De pretto lascia la moglie e un figlio.
 
Alimenti: costituito comitato per authority sicurezza
Si è costituito ieri alla Camera di Commercio di Verona il comitato di sostegno per la promozione di Verona come sede dell'authority per la sicurezza agroalimentare.
Ne fanno parte Comune, Provincia, Regione, associazioni di categoria.
Verona rivendica un ruolo che contende a Torino, Roma e Parma.
Ieri in Camera di Commercio si sono ricordate le 22mila imprese agroalimentari che operano sul territorio e giustificano un riconoscimento di prestigio.
All'incontro di ieri erano presenti moltissimi esponenti politici, tra cui quasi tutti i parlamentari.
 
Legnago: Gava promette il Piano Sanitario entro l'estate
Il nuovo Piano Socio Sanitario della Regione Veneto potrebbe essere presentato entro l'estate.
Lo ha annunciato l'assessore alla sanità Fabio Gava, intervenendo ieri a Legnago al convegno nazionale su Modello ospedaliero Veneto e sistema sanitario delle Regioni organizzato dall'Associazione dei primari dell'Ulss 21. Gava ha tracciato il cammino e le linee della complessa azione in atto per riorganizzare la sanità veneta, partendo da una considerazione: "tale riorganizzazione, ed in particolare quella della rete ospedaliera, sarebbe stata urgente e necessaria indipendentemente dai problemi finanziari, perché sono cambiati i bisogni di salute della gente, e la modernizzazione che interessa l'intero settore sanitario impone una revisione della modalità di erogazione dei servizi e una ricalibratura dell'offerta sul territorio". Gava ha ricordato che l'attuale situazione ospedaliera è "fortemente disomogenea, con aree (come il veronese) che non hanno applicato nemmeno la riforma del '99 e per questo oggi hanno un cammino lungo e difficile da fare; e altre che sono già più avanti di quanto prevedono le schede attualmente al vaglio della commissione del Consiglio regionale". "Riorganizzare - ha ribadito l'assessore - non vuol dire tagliare i servizi, ma erogarli in maniera diversa. Una volta a regime, infatti, arriveremo ad una sorta di autosufficienza provinciale: ogni cittadino troverà nell'ambito della sua provincia di residenza tutta la gamma delle prestazioni (dall'alta specialità alla medicina di base) in un ambito spazio-tempo di 20-30 km e 30-40 minuti di percorrenza".
  
Sanità: confronto a Verona tra Veneto ed Inghilterra
Il ruolo e le responsabilità politiche della Giunta regionale all'interno del sistema sociale e sanitario della regione sono state illustrate ieri a Verona, presso la sede dell'Ulss n.20, dall'Assessore regionale alle politiche sociali Antonio De Poli intervenuto alla giornata di studio sul tema "sistemi sociosanitari a confronto: Regione Veneto e Inghilterra". La responsabilità e le scelte del Veneto, secondo il ragionamento dell'assessore, sono state e sono quelle di porre il cittadino al centro del sistema di offerta dei servizi e di non limitare la "produzione" della salute al solo sistema socio-sanitario ma allargare l'orizzonte anche ai settori educativo, dei trasporti, della produzione, dove si possono avere ampi spazi di guadagno in termini di salute e benessere. Inoltre il Veneto, ha aggiunto l'esponente regionale, lavora per migliorare il contributo delle Regioni a livello nazionale attraverso il ruolo della Conferenza Stato-Regioni, per imprimere una forte spinta al miglioramento dell'amministrazione a livello nazionale, regionale e locale, per dare certezza ai cittadini sulla sicurezza, congruità e qualità delle prestazioni. E ancora: la Giunta regionale ha fatto la scelta politica di programmare la politica sociale e sanitaria, utilizzando le scelte del cittadino come strumento di regolazione dell'offerta e della domanda; e sta cercando di coniugare il bisogno di controllare la spesa e di razionalizzare il sistema dei servizi sociali e sanitari con la tutela dei diritti dei cittadini e la salvaguardia delle fasce deboli della popolazione.
Brusà: approvato il piano ambientale della palude
Approvato in Regione il piano d'area della palude del Brusà compresa tra i comuni di Cerea e Casaleone, lungo la statale 10 Padana inferiore.
Il piano d'area prevede la salvaguardia ambientale di circa 777 ettari di zona umida di estremo interesse per le specie faunistiche a rischio d'estinzione che vi trovano rifugio, per i resti archeologici della tarda età del bronzo (localizzati nella Motta di Tombola), per la vegetazione igrofila e i manufatti della civiltà contadina.
Ai vincoli e prescrizioni per la tutela di canali, scoli, resti insediativi e conservazione dell'ecosistema il piano affianca le direttive per lo sviluppo sostenibile dell'area, sia come zona rurale che come zona ad alto interesse turistico e naturalistico.
Due gli obiettivi del provvedimento di salvaguardia adottato il primo dei quali è la tutela di un'area di estremo interesse naturalistico, storico, archeologico e culturale. Al tempo stesso il piano valorizza la palude del Brusà dal punto di vista economico e turistico, in sintonia con la compatibilità ambientale.
 
 
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CronacaFlash
* Roberto Maroni è stato ieri a Verona.
Una visita lampo che ha portato il ministro in visita ad un asilo nido in borgo Roma e una casa accoglienza per ragazze madri.
Verona è stata scelta con altre sei città come osservatorio sulle politiche familiari.
* Ciclismo. L'Uci ha resa nota la nuova classifica mondiali di ciclismo che vede al primo posto Erik Zabel ed al secondo Erik Dekker. Primo degli italiani, terzo, il veronese Davide Rebellin.
* Peschiera. Nel corso dell'ultima seduta, la Giunta regionale su relazione dell'assessore Antonio Padoin ha approvato alcuni strumenti urbanistici, presentati da comuni veneti.
In provincia di Verona, è stata approvata sia con modifiche d'ufficio sia con proposte di modifica la variante n. 10 al PRG del comune di Peschiera del Garda, in relazione alla quale c'è stata una revisione del parere espresso dalla Commissione Tecnica Regionale (ampliamento di un'attività produttiva in località Broglie).
 
Commercio: niente negozi in ZAI
"Siamo preoccupati del tentativo di volere a tutti i costi approvare la variante 206 che prevede la liberalizzazione del commercio nella Zai storica perché sarebbe estremamente nociva per il terziario e per la città intera, alla quale provocherebbe scompensi e diseconomie anche perché si tratterebbe di un provvedimento al di fuori di qualsiasi programmazione urbanistica generale": è quanto sostiene Asco-Unione Confcommercio  alla luce dell'intensificarsi delle pressioni affinché la delibera sia portata alla valutazione del Consiglio comunale in tempi brevissimi, prima delle elezioni amministrative.
"Non vogliamo colpi di coda e chiediamo che l'eventuale passaggio a zona commerciale sia frutto di uno studio delle reali esigenze del territorio e delle necessità di carattere urbanistico", si sottolinea ancora dall'associazione di Corso Porta Nuova, 4. "Oltretutto è già stato approvato un primo progetto del Prusst che tende a dare nuovi spazi all'ente fiera puntando anche a migliorare la qualità della vita in questa zona; quindi dare semaforo verde alla delibera 206 non farebbe altro che annullare qualsiasi vantaggio legato al Prusst stesso".
"Ribadiamo poi che questa variante, essendo ordinaria, deve passare  al vaglio della Regione e non può essere approvata con semplice delibera del Consiglio comunale, perché ciò sarebbe palesemente illegittimo e passibile di impugnazione al Tar".

 
 
 
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