I FATTI
LE NOTIZIE DI OGGI
Veron@ quotidiano - edizione del 2002, ottobre 

 
Verona Mercato: firmata la pace
Pace fatta alla Verona Mercato.
Ieri mattina è stato firmato accordo tra i dirigenti della Verona Mercato e una cinquantina di operatori recalcitranti che rifiutavano il trasloco nelle nuova struttura al Quadrante Europa.
Alla fine, tutti d'accordo.
A marzo inizierà il trasloco, con lo sgombero dell'attuale mercato di fronte alle Fiera di Verona.
Adesso, nella struttura nuova, posta tra Verona e Sommacampagna, manca tutto: dagli uffici alle celle frigorifere.
Nei prossimi mesi, dunque, ci sarà molto da lavorare.
Determinante la mediazione del  presidente della Camera di Commercio.
Alla fine, gli operatori hanno accettato il trasloco, che comporta canoni d'affitto triplicati rispetto agli attuali (i canoni più alti d'Italia), mentre la società di gestione ha rinunciato al bando pubblico per l'assegnazione dei posti che avrebbe potuto escludere gli operatori più piccoli.

Lutto: è morto Pellegrini Cipolla
E' morto Giancarlo Pellegrini Cipolla.
71 anni, architetto, fino al giugno scorso aveva ricoperto il meno ambito degli assessorati comunale di Verona (traffico e strade).
Pellegrini Cipolla ha ceduto al male contro cui lottava da tre anni.
Elegante e discreto, si era fatto apprezzare per il carattere cordiale e gentile, refrattario alle polemiche che spesso avevano avvelenato il clima politico.
Per questo, era stimato anche dagli avversari
Ieri il cordoglio dell'ex sindaco Michela Sironi, che l'aveva avuto in giunta della seconda esperienza amministrativa.
"E' morto un degli ultimi galantuomini" ha commentato la Sironi, al cui cordoglio si è aggiunto quello del sindaco in carica Paolo Zanotto.
Pellegrini Cipolla aveva iniziato la sua carriera amministrativa negli anni sessanta, quando era stato sindaco di Tregnago.
Tra gli incarichi politici e amministrativi ricoperti, anche quello di presidente del consorzio di bonifica Zerpano-Adige-Guà.
 
Lavoro: licenziato dall'Arena, tenta di ferirsi
Un giovane, E.M., ha tentato ieri mattina di mettere in atto un gesto di autolesionismo all'interno dell'ufficio personale della Fondazione Arena di Verona, organismo che lo aveva licenziato due giorni fa.
Operaio, 43 anni, l'uomo era stato licenziato per motivi disciplinari.
Ieri, E.M., dopo aver minacciato i presenti con un paio di lunghe forbici, si e' rinchiuso nel bagno e ha tentato di ferirsi.
Ad un certo punto è anche salito sul davanzale, minacciando di gettarsi.
Sotto, ad evitare l'eventuale impatto con il marciapiede, c'era una squadra di vigili del fuoco con il tappeto elastico assorbi cadute.
Alla fine l'uomo è stato convinto a desistere ed è stato bloccato dagli agenti di polizia.
  

PRG: OK alle varianti in tre comuni veronesi
Nel corso dell'ultima seduta, la Giunta regionale ha approvato alcuni strumenti urbanistici, presentati da comuni veneti.
In provincia di Verona, è stata data approvazione definitiva alla variante al PRG del comune di S. Pietro di Morubio, è stata approvata la variante n. 10 al PRG del comune di Villa Bartolomea (zonizzazione di un'area nella frazione Carpi) ed è stata approvata con modifiche d'ufficio la variante n. 4 presentata dal comune di Ferrara di Monte Baldo (riclassificazione di tre aree).
  
Fieracavalli: animalisti contro il rodeo
Un rodeo con cavalli si svolgerà a Verona durante la manifestazione Fieracavalli, dal 7 al 10 novembre.
Organizzato dalla FISE (Federazione Italiana Sport Equestri appartenente al CONI) che fornisce i "tecnici western", parte integrante dello spettacolo, il rodeo rievoca la doma utilizzata dai cow boys americani di due secoli fa quando non si conoscevano metodi non traumatici per abituare i cavalli selvaggi alla cavalcatura.
E gli animalisti protestano...
"Quella che viene definita una forma spettacolare - spiega la Lega Anti Vivisezione di Verona - è invece una violenza sui cavalli impegnati, che vengono brutalizzati attraverso una cinghia (il flank) stretta attorno alla groppa e sulla delicata zona inguinale che provoca loro un insopportabile fastidio dal quale tentano dunque di liberarsi; ecco perché saltano e si agitano tanto che sembrano selvaggi, provocando un incitamento da parte dello spettatore, mentre gli animali, nel migliore dei casi, subiscono dolore e traumi muscolo-scheletrici di notevole consistenza come la frattura della spalla e del metacarpo e numerosi danni ai tendini.
La LAV ritiene questo tipo di esibizioni contrarie alla dignità dei cavalli, umilianti e violente per loro e diseducative per chi vi assiste. "Il Rodeo non è altro che una barbara rappresentazione di dominio e di sopraffazione da parte dell'uomo sui cavalli e i tori utilizzati, da cui deriva un messaggio del tutto diseducativo che una società civile deve rifiutare per consentire una reale evoluzione delle coscienze – continua in una nota la LAV – rivolgiamo un appello al Sindaco di Verona affinché emani un provvedimento urgente atto a vietare questi spettacoli non solo alla Fieracavalli, ma in via definitiva su tutto il territorio comunale in virtù dei poteri attribuiti ai Comuni in materia di vigilanza sulle norme di tutela degli animali (D.P.R. 31/3/79)".
  
APT: nuovi orari per la Verona-Legnago
Da lunedì prossimo, 4 novembre, i percorsi e gli orari provvisori delle linee Aptv n. 38 Verona-Zevio-Albaredo-Legnago e n. 34 Verona-Mambrotta-Cologna Veneta, entrati in vigore dopo la chiusura del ponte di Albaredo, subiranno ulteriori variazioni rese necessarie dalle condizioni della viabilità della zona.
Per informazioni sui nuovi orari, gli interessati possono rivolgersi agli uffici Aptv (tel. 045 8057911-922) oppure consultare il sito www.apt.vr.it.
Grandi opere: via libera al Passante di Mestre
"Per il Passante di Mestre ormai non ci sono ostacoli. Oggi il CIPE, la cui riunione il premier Silvio Berlusconi ha ritenuto così importante da volerla presiedere personalmente, ha dimostrato che sono state capite le esigenze e le richieste del Veneto e dell'intero Nord Est, che in questo caso corrispondono alle esigenze più generali del Paese".
Con queste parole il presidente del Veneto Giancarlo Galan, cui ieri mattina aveva telefonato lo stesso Berlusconi per comunicargli le determinazioni del Comitato Interministeriale per la programmazione economica, ha annunciato il via libera alla passante di Mestre, forse l'opera pubblica più importante e più attesa in Veneto.
Il CIPE ha dato via libera a tre opere: al sud, al centro e al Nord: per il Nord si tratta appunto del Passante di Mestre, la bretella autostradale che collegherà direttamente i due tronchi della A4 oggi separati dalla Tangenziale di Mestre, eliminando le attuali barriere e tutto il traffico di attraversamento, dando respiro ad una situazione che è ogni giorno meno sostenibile sul piano trasportistico, ambientale ed economico.
L'opera, 32 Km da Dolo a Quarto d'Altino, secondo le previsioni potrebbe essere iniziata nei primi mesi del 2004 ed essere pronta in quattro anni, con un costo a carico del bilancio pubblico di soli 102 milioni di euro su una spesa complessiva che si aggira sui 700 milioni di euro.
La Regione ha peraltro già messo a disposizione circa 62 milioni di euro per opere complementari.
 
 
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Telefonini: interrogazione bipartisan contro i ripetitori
È stata presentata in Regione un'interrogazione "a risposta immediata" che porta la firma di 30 consiglieri regionali sia dell'opposizione che della maggioranza (eccetto Alleanza Nazionale) con la quale si chiede un intervento della Giunta veneta per fare chiarezza dal punto di vista normativo sull'installazione degli impianti ripetitori che viene chiesta ai Comuni dalle società che gestiscono la telefonia mobile.
"Chiediamo alla Giunta regionale -afferma il verde Gianfranco Bettin - se non ritenga urgente e necessario, al fine di dare certezze procedurali agli Enti Locali, inviare ad essi opportuna comunicazione che ribadisca la validità di quanto disposto con la Circolare 12 luglio 2001 n. 12 che stabilisce che i Comuni possano definire le aree più idonee all'installazione degli impianti e quelle, invece, da escludere per motivi ambientali e paesaggistici".
"Senza questa precisazione regionale -rilevano i firmatari dell'interrogazione– le amministrazioni non sanno come comportarsi in presenza del decreto n. 198 del 4 settembre scorso, conosciuto anche come "Decreto Gasparri" che liberalizza l'installazione degli impianti in quanto ritenuti "infrastrutture strategiche"".
 
 
Castelvecchio: finanziamento per la catalogazione del museo
Altri quattro progetti di catalogazione di beni culturali sono stati finanziati dalla giunta regionale, ad integrazione del programma di attività per il 2002.
Gli interventi, finalizzati a promuovere attraverso la catalogazione la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale veneto, sono stati individuati con il parere di uno specifico comitato tecnico scientifico.
Si tratta di tre proposte di catalogazione di materiale numismatico presente nel museo di Castelvecchio di Verona, nel museo civico di Treviso e nel museo Bottacin di Padova e di un progetto di catalogazione del patrimonio della Chiesa della Beata Vergine del Soccorso, detta La Rotonda, a Rovigo che risulta l'unica a non essere catalogata nella diocesi Adria-Rovigo.
Tutte queste azioni sono state finanziate complessivamente con quasi 26 mila euro, ancora disponibili nel bilancio 2002 dopo che nel luglio scorso erano stato un primo programma di interventi per 94 mila euro.
In questi anni la Regione ha sostenuto e finanziato interventi di ricognizione e catalogo su beni culturali appartenenti a diverse tipologie (libri, archivi, opere d'arte, monete e medaglie, beni materiale e immateriali, architetture, monumenti e complessi monumentali, beni territoriali) e le informazione ricavate confluiscono in una banca dati regionale, costituita ormai da oltre 300 mila schede relative ai singoli beni.
 
 
 
 
  

 
 
 
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