I FATTI
LE NOTIZIE DI OGGI
Veron@ quotidiano - edizione del 2002, 8 novembre 

 
Prostituzione: arrestati Jo Zampieri e due ex poliziotti
Facevano appartare i clienti con delle prostitute per dieci minuti e chiedevano 55 euro. Sette persone, tra cui due ex poliziotti, sono state poste agli arresti domiciliari dalla squadra mobile di Verona con l'accusa di sfruttamento della prostituzione.
Tra le persone coinvolte un nome noto a Verona, Jo Zampieri, impresario musicale ed organizzatore di concerti che negli ultimi anni si era riciclato come titolare di night club.
Le ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari sono di fatto l'ultimo atto di una complessa indagine condotta dalla Mobile e nata da una serie di controlli nei locali notturni, in particolare in quelli dediti alla lap-dance. I provvedimenti sono legati alla scoperta di un presunto giro di donne che sarebbero state fatte prostituire all'interno di un night nella zona di Bussolengo, il "Jo Disco Oxè" che rimarrà chiuso per 15 giorni, su decisione del Questore Armando Zingales. 
Le attività sessuali a pagamento si sarebbero svolte dietro dei separè davanti ai quali era sistemato un 'cassiere', Paolo Ambrosi, che avrebbe fatto pagare 55 euro per permettere al cliente di appartarsi con una ragazza e allo scadere del tempo lo faceva uscire o chiedeva il corrispettivo per altri dieci minuti. 
Secondo l'accusa risultano coinvolti Jo Zampieri, indicato come il legale rappresentante del locale notturno, il co-gestore Carlo Osenda, Bruno Troia (consulente amministrativo), Tornese Mamprin (addetto alla sicurezza), Massimo Di Leva e Andrea Basaglia, questi ultimi due legati ad una società di servizi che avrebbe messo a disposizione del locale le giovani indicate come ballerine.
Troia fino a poco tempo fa era vicedirigente alla Mobile di Verona. Si era dimesso per fare l'avvocato e in maggio era stato eletto nel consiglio della quinta circoscrizione per Forza Italia.
Osenza, ex ispettore, aveva lavorato alle Questure di Verona, Rovigo e Brescia.
 
Fieracavalli: Alemanno inaugura la 104esima edizione
E' stato il ministro per le Politiche Agricole Giovanni Alemanno ad inaugurare ieri mattina a Veronafiere la 104ma edizione di Fieracavalli, in programma fino a domenica 10 novembre.
Alemanno ha sottolineato che il mondo italiano del cavallo «non è solo Varenne, comunque grande testimonial, ma un comparto ricco di potenzialità imprenditoriali e sportive radicate nel territorio. Per il futuro del settore è fondamentale legare l'allevamento equino alla zootecnia. Non possiamo più considerare il comparto del cavallo un fatto da salotto o per appassionati, senza sistematicità di regole presenti ad esempio nell'allevamento bovino. Dobbiamo offrirgli tutti gli spazi e tutte le potenzialità proprie dell'agricoltura facendo crescere l'allevamento equino come un allevamento agricolo a tutti gli effetti».
I passi per realizzare questo progetto sono la gestione di un'anagrafe equina - «da affidare all'Unire (Unione nazionale incremento razze equine) per fare in modo che non diventi un'altra tormentosa e tormentata telenovela come le anagrafi di altri allevamenti» -, la risoluzione di problemi finanziari - «attraverso interventi nella Finanziaria per definire il rilancio dell'Unire» - e soprattutto la ridefinizione del rapporto con l'ippica e le scommesse. A tale proposito il ministro si è detto convinto che quest'anno usciremo fuori dalla lunga vicenda del rapporto con le agenzie ippiche cominciato con una sciagurata gara che ha diffuso un numero insostenibile di agenzie».
Cametti ha messo l'accento sull'importanza della manifestazione, «un complesso di eventi, di momenti di dibattito e di mostre tematiche che fanno di questa Rassegna uno degli appuntamenti più prestigiosi a livello nazionale ed internazionale». 
 
Sicurezza: Verona candidata per l'Authority Alimentare
l' Italia intende difendere con la propria cultura e tradizione agricola e con il suo peso politico la propria candidatura quale sede europea dell' autorita' della sicurezza alimentare: lo ha sostenuto oggi, inaugurando a Veronafiere la 104/a edizione di Fieracavalli, il ministro per le politiche agricole Giovanni Alemanno. Se l' Italia e' candidata a sede europea, Verona si propone a sua volta a ospitare la sede della sicurezza alimentare nazionale. La candidatura ufficiale e' stata presentata ad Alemanno dal presidente della Camera di Commercio di Verona Fabio Bortolazzi.
 
Fieragricola: in marzo vertice dei ministri europei?
La prossima edizione di Fieragricola, in programma a Verona dal 6 al 9 marzo del 2003, potrebbe diventare l'occasione per un incontro ai massimi livelli tra i ministri agricoli comunitari, con la presenza dei vertici della Commissione e con le Regioni agricole d'Europa. Si tratterebbe di un'opportunità importante, tenuto conto che la manifestazione si svolgerà nel vivo della revisione di medio termine della PAC e alla vigilia del semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea.
E' quanto proposto ieri mattina al Ministro Gianni Alemanno durante l'incontro promosso nella giornata inaugurale di Fieracavalli dall'assessore alle politiche agricole del Veneto Giancarlo Conta per presentare i contenuti della prossima edizione della grande rassegna che Veronafiere dedica al settore primario.
Alemanno ha valutato positivamente l'ipotesi, che andrà opportunamente supportata e organizzata e rispetto alla quale il Ministro ha a sua volta proposto che possa essere lo stesso Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ad inaugurare Fieragricola, così da evidenziare ancor più la proiezione politica dell'evento.
Anche Conta ha messo in rilievo l'opportunità di una forte presenza politica alla rassegna di marzo, tanto più importante in un momento così particolare dell'evoluzione del sistema agricolo europeo e della stessa Unione.
L'anno prossimo la manifestazione completerà la biennalizzione dei suoi contenuti - ha ricordato direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani - e si articolerà nelle due sezioni Agrifood (Salone dei prodotti, della sicurezza e della tipicità alimentare) e Agriexpo (Salone degli operatori professionali).
A sua volta Agrifood proporrà i saloni Qualityfood (dedicato alla qualità e alle produzioni tipiche, con focalizzazione sulla filiera del riso) e Biosanus (dedicato al biologico), mentre Agriexpo prevede al suo interno i saloni Territorium (dedicato alla gestione del territorio), Agrest (agriturismo e vita in campagna), Ortosystem (ortofrutta), Meccanica (agrimeccanica leggera), Zoosystem (zootecnia).
I contenuti di Fieragricola 2003 saranno anche oggetto di una riunione specifica che sarà organizzata a Roma in occasione di una delle prossime riunioni della Conferenza Stato - Regioni.
Bussolengo: 41enne perde la vita in tangenziale
Un uomo di 41 anni, residente a Verona, ha perso la vita in un incidente automobilistico, poco prima delle 23:30 dell'altra sera.
L'uomo ha perso il controllo della vettura che guidava ed è finito fuori strada.
Marco Rizzi, di professione ristoratore, stava rientrando a casa alla guida della sua Volvo familiare.
Sulla tangenziale tra San Pietro e Verona nord ha perso il controllo dell'auto ed è finito prima contro un palo della luce poi nel piazzale di un distributore di benzina.
L'uomo è morto sul colpo.
All'arrivo dell'ambulanza, chiamata da un automobilista di passaggio, Rizzi era già spirato.
 
CronacaFlash
* Terremoto. Il Veneto allestira' due campi base, uno a Monacilioni e l'altro a Toro, in Molise, che saranno interamente gestiti dal personale volontario della regione in stretta collaborazione con i dipendenti delle pubbliche amministrazioni inviati sul posto.
* Sciopero. Fermo nazionale di 24 ore degli addetti al trasporto pubblico locale il prossimo 29 novembre. 
Lo hanno proclamato i sindacati Filt-Cigl, Fit-Cisl e Uilt e sara' uno sciopero senza servizi minimi. Si rischiera' quindi la paralisi pressoche' totale: saranno garantiti solo i servizi ai disabili, agli asili e alle scuole materne, agli impianti e alle officine.
* Solidarietà. Domenica 10 novembre, a villa Buri (S. Michele Extra - Verona) Il Gruppo Tematico Stili di Vita, il gruppo Consumo Critico val d'Illasi e Bilanci di Giustizia organizzano un incontro su: Economia di Giustizia e Consumo critico: a che punto siamo? Programma: Ritrovo ore 12.00 a villa Buri per il pranzo condiviso (ognuno porta del cibo pronto). Ore 14.30 inizio attività  di gruppo: - cosa stiamo facendo (iniziative, proposte e scambi di esperienze); - che novità  ci sono (idee e progetti); - domande e dubbi; - Quali prospettive future. Ore 18.30 chiusura della giornata. Seguirà  programma più dettagliato. E' necessario iscriversi contattando uno dei seguenti nominativi: Cristiano Mastella 045 6850199, Marco Menin 045 8900916, Graziella Caloi  045 6150911.
* Chievo. Il giudice sportivo ha diffidato Moro.
 
 
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Sanità: nuovi ticket in Veneto
Da ieri i cittadini che si recano nelle farmacie del Veneto trovano dei cambiamenti sul regime di applicazione del ticket sui farmaci. 
Ha infatti ottenuto il "via libera" delle Regioni italiane il nuovo Prontuario Farmaceutico Nazionale, che presenta numerose novità rispetto al precedente.
Tali novità hanno imposto alla Giunta regionale di "ritarare" la manovra di compartecipazione del cittadino alla spesa che, sino a ieri, prevedeva 1 Euro a ricetta, più 0,90 centesimi per quelli inseriti nella fascia B1, o più 3 Euro per quelli inseriti nella fascia B2.
Le due fasce B1 e B2 sono state abolite dal nuovo Prontuario e i medicinali che vi erano ricompresi sono stati inseriti in parte nella fascia A (a totale carico del servizio pubblico) e in parte nella fascia C (a totale carico del cittadino). Da oggi quindi nel Veneto il ticket è fissato in 2 Euro a ricetta, senza più la suddivisione aggiuntiva per le fasce B1 e B2.
Si tratta di una semplice operazione di compensazione, che non comporterà aggravi di costi per i cittadini ma, anzi, una seppur lieve diminuzione media. Per fare un esempio, chi ieri acquistava un farmaco di fascia B1 pagava un ticket di 1,90 Euro (e ora pagherà 2 Euro); chi invece comprava un farmaco in fascia B2 pagava 4 Euro (e ora ne pagherà 2). Rimangono ovviamente in vigore tutte le esenzioni già applicate.
 
Buoni scuola: RC e DS chiedono modifica applicazione legge regionale 
"La questione buoni scuola, o meglio, la questione del diritto allo studio non si è chiusa con il referendum, anzi".
Lo hanno affermato a consiglieri regionali di Rifondazione Comunista e dei Democratici di Sinistra illustrando ieri ai giornalisti una serie di richieste che verranno avanzate nei prossimi mesi per "assicurare ai veneti una vera normativa per il diritto allo studio che non penalizzi, come avviene ora, le famiglie degli alunni delle scuole pubbliche che sono, tra l'altro, una schiacciante maggioranza".
"Il referendum dello scorso 6 ottobre -ha affermato Mauro Tosi capogruppo di RC- non è stato un confronto tra due posizioni ma uno scontro che ha portato al risultato perseguito da Galan invitando al non voto e cioè l'annullamento del referendum stesso. Per questo motivo faremo in modo che in sede di elaborazione del nuovo statuto siano modificati i meccanismi del referendum prevedendo l'abolizione o l'abbassamento del quorum".
Ma gli obiettivi su cui i consiglieri hanno detto di volersi impegnare subito sono la riforma dei criteri applicativi della legge, in modo particolare l'abolizione della franchigia e l'estensione del contributo regionale a voci come i trasporti e le mense in modo da poter renderli accessibili anche alle famiglie degli studenti delle scuole pubbliche.

 
 
 
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