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Veron@ quotidiano - edizione del 2002, 18 dicembre 

 
Nanotecnologie: nasce il distretto veneto
Alla presenza del ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Letizia Moratti è stata ufficializzata ieri mattina la nascita del distretto tecnologico veneto delle nanotecnologie. La firma al protocollo d'intesa è stata posta dal ministro Moratti, dal presidente della Regione del Veneto Giancarlo Galan e da altre 28 realtà tra istituzioni pubbliche, università venete, camere di commercio, enti di ricerca, e da altre realtà private, fra cui la Federazione degli industriali veneti, che daranno vita a breve a "Veneto Nanotech". Si tratta di un distretto che si candida ad entrare in un mercato internazionale stimato nei prossimi 10-15 anni in 1.200 miliardi di dollari.
La firma, siglata a Padova, coinvolge anche Verona.
Il protocollo d'intesa è stato sottoscritto infatti anche dall'Università di Verona e dallo Star Parco scientifico di Verona.
Per il distretto veneto verranno stanziati in cinque anni da 50 a 60 milioni di euro, di cui 20 a carico del ministero, 11,4 a carico della Regione e il rimanente dagli altri 28 soggetti coinvolti nel progetto. Il distretto veneto assocerà un insieme di discipline che vanno dalla chimica alla fisica alla biologia, con il comune fattore di lavorare su particelle piccolissime (un nanometro è un miliardesimo di metro).
Le nanotecnologie promettono di diventare la nuova rivoluzione industriale, con un impatto importantissimo su molti aspetti della vita umana, dall'elettronica ai nuovi materiali, all'energia ed all'ambiente. "Veneto Nanotech" sarà focalizzato sulle nanotecnoligie applicate ai materiali.
Ad essere beneficiate da "Veneto Nanotech" saranno soprattutto le aziende del tessile, calzaturiero e dei materiali non metallici che potranno beneficare della rivoluzione apportata dai cosiddetti materiali nanostrutturati, che consentiranno di produrre, ad esempio, tessuti che non si macchiano e non si strappano, superfici metalliche resistenti e a basso coefficiente di attrito, imballaggi per alimenti che conservano più a lungo la freschezza del prodotto.
  
Turismo: le guide dello Zimbabwe studiano a Verona
Ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte anche l'ambasciatore dello Zimbabwe signora Mary Margaret Muchada e il consigliere dell'ambasciatore Grace Manyarara, è stato presentato un progetto che si propone di formare giovani guide turistiche originarie dello Stato africano per permettergli di svolgere l'attività di tour operator nel Paese d'origine.
Ai cinque corsisti sarà insegnata la lingua italiana e verranno fornite tutte le nozioni utili per apprendere la professione nell'ambito di uno stage di otto settimane che avrà luogo all'Istituto alberghiero "Carnacina" di Bardolino, che ospiterà i ragazzi dal 17 marzo al 10 maggio 2003.
Un'iniziativa che scaturisce dalla sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra Ambasciata della Repubblica dello Zimbabwe, Istituto alberghiero, Confcommercio Verona e Associazione per la formazione e la cultura Eurojob che mira  a specializzare i giovani nell'accoglienza, nel loro Paese d'origine, di turisti e imprenditori italiani.
Alla conferenza sono intervenuti anche il preside ed il vicepreside dell'Istituto alberghiero di Bardolino, Armando Gallina e Domenico Bongiovanni, il presidente di Confcommercio Verona Fernando Morando, il quale ha parlato delle notevole potenzialità e delle numerose risorse del Paese africano, ed il delegato provinciale degli agenti di viaggio della Fiavet Renato Bellomi.
Negli interventi è stato spiegato il senso di un progetto che vuole creare un canale privilegiato tra lo Stato africano e la realtà Veronese, sia per agevolare ed incrementare i flussi turistici in quel Paese, sia nella prospettiva di avviare attività e investimenti imprenditoriali nello Zimbabwe dove già oggi lavorano un migliaio di italiani, parte dei quali gestisce alberghi e locali.
  
Natale: aumenta consumo prodotti artigianali
Sono in crescita (in media del 4%), rispetto a Natale dello scorso anno, i consumi di dolci tradizionali e di presepi di produzione artigiana. La tendenza emerge da un sondaggio di Confartigianato presso un campione di imprese dei settori dolciario ed artistico.
Lo rende noto l'Unione Artigiani di Verona.
Per Natale e Capodanno, le 20.000 pasticcerie artigiane italiane prevedono di sfornare il 5% in più di panettoni, pandoro, mandorlato e specialità tipiche locali rispetto ai circa 150.000 quintali prodotti lo scorso anno. Va ricordato che per quanto riguarda la produzione di questo tipo di dolci da ricorrenza la provincia di Verona è tra quelle, a livello nazionale, che detiene la fetta di mercato maggiore oltre alla migliore tradizione artigianale.
Nel mercato dell'arte presepiale e degli addobbi (palle di vetro, candele, ghirlande) in cui operano circa 1.400 imprese artigiane con 6.000 addetti che nel 2001 hanno realizzato un fatturato di 90 milioni di euro, Confartigianato indica un aumento del 3% dei consumi rispetto a Natale 2001.
Confartigianato ha predisposto una sorta di 'carta d'identità' per riconoscere i prodotti artigiani legati alle tradizioni natalizie e per distinguerli da quelli realizzati in serie.
Per quanto riguarda panettoni e dolci tipici, è inutile cercarli nei supermercati: la loro distribuzione è infatti limitata alle pasticcerie che li producono e non supera i confini del mercato locale. Quanto al prezzo, per i panettoni e i pandoro è di 10/11 euro al kg. Altro elemento distintivo: la confezione personalizzabile a richiesta del cliente.
La genuinità di panettoni e pandoro artigiani è riconoscibile dagli ingredienti della ricetta tradizionale: esclusivamente farina, uova, zucchero, burro, uva sultanina, frutta candita, lievito naturale, aromi naturali. Non vengono usati ne' conservanti, ne' sorbato di potassio. Unica eccezione alla regola l'aggiunta, a richiesta del cliente, di miele, vaniglia, cioccolato. Ma sono le percentuali delle materie prime utilizzate nel processo di produzione a qualificare i dolci artigiani: per il panettone almeno 35-40% di burro, 10% di tuorlo d'uovo e 30% di uvetta e scorze di agrumi e canditi. Mentre per il pandoro la percentuale delle uova intere sale al 20% e quella del burro al 45-50%.
Anche per il mandorlato artigiano la distribuzione è limitata alle pasticcerie artigiane e le confezioni sono personalizzabili così come la scelta della quantità. Gli ingredienti sono rigorosamente naturali: miele, zucchero, chiara d'uovo, acqua, aromi naturali, mandorle fresche, cioccolata, ecc. Il costo si aggira intorno ai 10/ 13 euro al kg.
Quanto al presepe artigiano 'doc' si può acquistare nei negozi d'artigianato artistico. La tradizione impone la terracotta o il legno come materiali utilizzati per realizzare le statuine il cui costo medio, per un 'pezzo' di 5-6 cm d'altezza, va dai 5 ai 10 euro.
Carabinieri: nuove caserme a Sona e Castel d'Azzano
La Giunta regionale ha assegnato a sette comuni del Veneto un contributo a fondo perduto di € 428.571 (per un finanziamento complessivo pari a tre milioni di euro impegnato nel bilancio regionale del 2002) per l'acquisizione, il riadattamento, il riuso di immobili adibiti o da adibire a uffici, comandi e alloggi per gli operatori della sicurezza delle forze dell'ordine.
Nessuno di questi è veronese, ma a breve un provvedimento analogo riguarderà anche la nostra provincia.
Questi sette comuni infatti fanno parte di un elenco prioritario fornito dal Ministero dell'Interno per l'istituzione di caserme dell'arma dei carabinieri in alcuni comuni veneti. Tali priorità si basano su indicatori nazionali, frutto di rilevazioni ministeriali, derivanti dall'indice di criminalità rapportato alla presenza di forze dell'ordine sul territorio.
In questo primo elenco generale sono compresi anche, oltre ai sette comuni per il momento finanziati, anche Sona e Castel D'Azzano.
 
Risparmi: Banca Verona vara il conto per ragazzi
Educare i giovani ad una gestione autonoma delle proprie spese e alla valorizzazione del risparmio. Con questo obiettivo la Banca di Verona ha realizzato PrimoConto Corrente, un prodotto pensato per i ragazzi dagli 11 ai 18 anni, privo di commissioni di gestione e di spese di bollo, cui è abbinato un simpatico omaggio.
PrimoConto è un vero e proprio conto corrente intestato al minore (anche se, naturalmente, deve essere controfirmato da un genitore), che dispone di un una tessera bancomat per effettuare piccoli acquisti anche con la moneta elettronica. Un prodotto che parla lo stesso linguaggio dei giovani, è accessibile via telefonino o attraverso internet e si propone di divenire oggetto di quotidiane abitudini, come quella di scaricare la posta elettronica al rientro dalla scuola.
Il tetto massimo per ciascuna operazione di pagamento, prelievo e versamento è tarato sulle capacità di spesa e di risparmio dei giovanissimi, per indurli alla consapevolezza delle proprie potenzialità di reddito. Naturalmente, i genitori potranno sorvegliare i movimenti del conto, sempre via internet o via sms, e prevedere il versamento della "paghetta" mensile dal proprio conto.
 
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Regione: maratona consiliare "inutile provocazione"
Il Consiglio regionale del Veneto è tornato a riunirsi ieri, martedì, per la consueta "maratona" di fine anno che vede convocata l'assemblea legislativa per tutta la settimana fino a sabato 21 dicembre e nei giorni di lunedì 23, lunedì 30 dicembre con eventuale prosecuzione martedì 31.
Da segnalare a tal proposito la polemica dichiarazione del consigliere regionale veronese di Rifondazione Mauro Tosi: "la convocazione delle sedute del Consiglio regionale per i giorni 17, 18, 19, 20, 21, 23, 30 e 31 dicembre mi sembra un'incomprensibile e inutile provocazione".
Secondo Tosi "l'ennesima maratona di fine anno, oltre a confermare da parte dei consiglieri una sorta di "coazione a ripetere", si rivela una decisione che dimostra uno scarsissimo rispetto per i dipendenti regionali e che difficilmente potrebbe essere capita dai cittadini al di fuori del palazzo".
"Non mi lamento ovviamente a nome dei consiglieri regionali, peraltro retribuiti anche per l'occasione –conclude Mauro Tosi- ma mi pongo un problema di rapporto anche di tipo sindacale che deve essere preso in considerazione. Prolungare le sedute consiliari anche nei giorni immediatamente a ridosso delle festività natalizie e di fine anno rappresenta un onere aggiuntivo per gli uffici e i dipendenti regionali che sono chiamati a prestare il loro lavoro prima e dopo i lavori d'aula".
"Invito pertanto la presidenza del Consiglio regionale e i capigruppo della maggioranza –conclude Tosi– ad aver maggior rispetto per le istituzioni e per la dignità del lavoro di chi consente a tali istituzioni di funzionare, senza godere dei privilegi e degli stipendi dei consiglieri regionali".
 
Teatro: chiude al Camploy corso di formazione
Si sta concludendo il corso di formazione "Teatro Studio" promosso da Fondazione AIDA, Istituto A. Provolo, il Dipartimento di Linguistica, Letteratura e Scienze della Comunicazione dell'Università di Verona e la Regione del Veneto con il patrocinio del Comune di Verona.
Il corso ha proposto a 17 giovani studenti dell'Università un percorso della durata di 320 ore finalizzato all'acquisizione delle competenze in campo teatrale oltreché di elementi per la ricerca e la riflessione critica in ambito teatrale-universitario, attraverso nove moduli condotti da 14 docenti (professori universitari e professionisti dello spettacolo), provenienti da diverse esperienze, dal teatro di animazione al teatro di lavoro sociale, dalla commedia dell'arte al teatro di ricerca e sperimentazione.
L'intero percorso ha inoltre mirato a creare un gruppo di interesse motivato e preparato a dare continuità all'esperienza, il quale intende ora farsi carico di un progetto di laboratorio permanente di ricerca, pedagogia e sperimentazione.
Durante lo svolgimento del corso i partecipanti hanno elaborato con alcuni docenti un primo studio presentabile in forma spettacolare di work in progress, dal titolo "Senza mai chiudere le palpebre nel sonno". Il lavoro, coordinato da Nicoletta Zabini e Andra De Manincor, è liberamente ispirato a "Sette contro Tebe" di Eschilo, e verrà presentato oggi, mercoledì 18 dicembre alle ore 21:00 presso il Teatro Camploy ad ingresso libero.
Si tratta della messa in prova di alcune tecniche attoriali in un disegno drammaturgico e di messa in scena che dal testo isola le immagini principali, per indagarle in maniera dinamica, attraverso la correlazione dei materiali proposti dagli allievi durante le esercitazioni e improvvisazioni: una ricerca di segni corporei e vocali organizzati in un ritmo di attenzioni scandito da azioni corali che si alternano ad azioni simultanee o individuali, in uno spazio pressoché vuoto di scenografie. Lo scontro fratricida, la condizione dell'assedio e della guerra, il dolore e la forza delle donne, vengono evocati e si consumano nel contesto.

 
 
 
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