I FATTI
LE NOTIZIE DI OGGI
Veron@ quotidiano - edizione del 2003, 9 gennaio 

 
Ospedali: scambio pre-elettorale per San Massimo?
Si sarebbero "venduti" San Massimo.
La denuncia è di Forza Italia ed è emersa durante il dibattito in commissione consiliare a Verona sul futuro degli ospedali di Verona.
L'ex candidato sindaco della Casa delle Libertà, Pierluigi Bolla ha chiesto se corrisponda al vero che il seminario di San Massimo è stato venduto poco prima delle elezioni di giugno e che il mediatore dell'operazione sarebbe stato un professionista molto vicino alla Fondazione Zanotto.
Il sindaco Zanotto "quasi" conferma, poiché nella replica ha spiegato che proprio quel contratto di vendita potrebbe adesso non rendere più disponibile San Massimo a qualsiasi destinazione di tipo ospedaliero.
Zanotto ha concluso ribadendo che qualunque cosa sia stata fatta è avvenuta nella massima trasparenza.
Nel corso dell'incontro sono stati ufficializzati i pareri dei due tecnici dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che, come informalmente avevamo riferito un mese fa, bocciano entrambi la ristrutturazione di borgo Trento e propongono un nuovo nosocomio unico in borgo Roma.
Il centrodestra rimane invece a favore della ristrutturazione di borgo Trento, con l'eccezione dell'UDC che mira ad una terza soluzione: un nuovo polo a nord della città.

Finanza: BancaVerde apre a Verona
Mps BancaVerde spa, societa' del Gruppo Mps dal gennaio 2003 rendera' operativi 20 uffici di rappresentanza su tutto il territorio nazionale.
La banca e' specializzata nel credito a lungo termine e nella consulenza per i settori agricolo, agroindustriale di 
qualita' ed ambientale. L'iniziativa si inquadra in un progetto volto ad assicurare servizi alla clientela
'corporate' attraverso lo sviluppo di sinergie il sostegno territoriale assicurato dai circa 2000 sportelli del Gruppo.
Mps BancaVerde spa affianca ai comparti storici (agricoltura e agroindustria) i servizi ideati per il settore ambiente.
I 20 uffici di rappresentanza sono collocati in altrettante città tra cui Verona.

Sanità: progetti reinserimento non vedenti
La Giunta regionale ha approvato il piano di finanziamento per l'anno 2002 - circa 485 mila euro – a favore di quelle Ullss che promuovono progetti per l'inserimento lavorativo e sociale delle persone prive della vista e che presentino ulteriori minorazioni di natura sensoriale, motoria, intellettiva e simbolico-relazionale. Il provvedimento è previsto e finanziato dalla legge 28 agosto 1997 n. 284 relativa alla prevenzione della cecità e per la riabilitazione visiva e l'integrazione sociale e lavorativa dei ciechi pluriminorati.
I progetti presentati  si sviluppano nei diversi ambiti previsti dalla legge. Riguardano cioè l'inserimento sociale, scolastico e lavorativo prevedendo sia l'istituzione di centri e servizi di educazione permanente che la sperimentazione di modalità articolate d'intervento nel campo del lavoro.
Fra questi ce n'è uno veronese per il quale saranno stanziati circa 153 mila euro: finiranno alle Ulss veronesi n.20, la 21 e la 22) per il progetto denominato "Iride 2" (creazione di un sistema integrato di azioni sociosanitarie).

CronacaFlash
* Mostre. Prorogata fino al 2 marzo la mostra di Francesco Lorenzi, allievo di Giovanbattista Tiepolo. Grazie al successo che la mostra ha avuto dal giorno dell'aperutra, il 16 novembre 2002, gli organizzatori hanno deciso di prolungare l'appuntamento fino ai primi giorni di marzo.
* Bingo. La società che gestisce la sala Bingo di Santa Lucia festeggia il primo anno di attività: ha aperto infatti i battenti il 10 gennaio 2002. Per celebrare l'evento oggi, alle 24 in punto, i titolari della "Hollywood Bingo" daranno vita ad una festa con il pubblico presente in sala tagliando una torta.
 

Dolci veneti: un libro dallo strudel al pandoro
Pane e dolci, un modo per raccontare il Veneto attraverso la sua tradizione gastronomica. E' stato presentato ieri il volume "Dolci e pani del Veneto. Storie e ricette dalla Serenissima alla Mitteleuropa" realizzato congiuntamente dall'editore Terra Ferma di Vicenza e dalla giunta regionale nella collana "Calieri", in cui erano già state pubblicate in coedizione altre due opere dedicate al radicchio di Treviso e al baccalà.
 E' una collana che sta mettendo assieme i tasselli di un grande quadro che parla della produzione agroalimentare e della gastronomia veneta. Un patrimonio culturale che la Regione vuole riscoprire e rivalutare. 
Il libro, fatto non solo di ricette ma anche di ricerca, consente di raccontare la nostra identità e la nostra storia. Non vogliamo che arrivi sulle nostre tavole quella "globalizzazione" dei sapori che non ci appartiene" hanno spiegato i curatori della pubblicazione.
C'è un sostrato culturale importante che alimenta la tradizione dolciaria e la panificazione nel Veneto. Nonostante l'evoluzione tecnologica non ci sono stati molti cambiamenti rispetto al passato. La cultura gastronomica è una eredità da tramandare, con tutti i significati di civiltà che essa racchiude.
I dolci, infatti, non hanno frontiere e attraverso la loro storia è possibile ripercorrere la storia dell'Europa. Un esempio emblematico è quello dello strudel. Nato a Bisanzio con il nome di "baklava", si è diffuso in tutto il Medio Oriente, trovando in Turchia la sua terra d'elezione. Seguendo le conquiste dei Turchi, il dolce è arrivato prima nella penisola balcanica e nel 1547 in Ungheria dove cambiò nome e composizione, venendo identificato come "strudel". Nell'impero austro-ungarico il dolce divenne tra i più diffusi e dopo il Congresso di Vienna del 1815 entrò alla grande anche nella tradizione gastronomica delle Tre Venezie. Ma non è stato un caso isolato - ha concluso Rorato - perché la Repubblica di Venezia ha sempre avuto l'accortezza di portare a casa tutto ciò che di buono ha trovato nella sua espansione e nei suoi contatti commerciali. L'ultimo dolce nato nel Veneto è il pandoro (1892). Ma ogni area geografica ha una sua identità, dietro a cui c'è la grande capacità creativa dei Veneti.
 
Oggi il sito è stato aggiornato anche in:

Rubriche
Podismo: le marce del week end
 
Opinioni: Turismo, strumento di sviluppo
 
Meteo
Previsioni per oggi

Chievo: Legrottaglie quasi "romano" 
Scherzi del destino. Le voci di mercato dicono che Nicola Legrottaglie sarebbe ad un passo dalla Roma - questioni di dettagli dicono i beni informati - e domenica il calendario mette di fronte la squadra di Capello al Chievo. Smaltite le vacanze di fine anno, la compagine di Del Neri è attesa a Roma da una sfida tutta da vivere. Le solite voci indicano, infatti, che il destino di Legrottaglie e Del Neri potrebbe essere in futuro all'ombra del Cupolone, nella nuova Roma che Sensi vuole plasmare per la prossima stagione. Se per l'allenatore friulano questa sembra una ipotesi tra le tante (per qualcuno Del Neri è invece il candidato alla Nazionale del dopo Trapattoni) le probabilità di indossare la maglia della Roma sembrano per Legrottaglie in costante aumento. Ma come vive il difensore pugliese lo scherzo che il destino gli ha preparato? "Con serenità - afferma Legrottaglie - sono un professionista e cerco di comportarmi in tal modo. Il Chievo è una grande squadra, i risultati lo dimostrano. Il quarto posto in classifica non è casuale. Ma sono consapevole di essere di fronte ad una grande occasione. La Roma è una delle squadre più importanti in Europa, ha tradizione, ambizioni, è una grande realtà. Giocare nella Roma ha un fascino speciale, ti coinvolge. Potrebbe magari essermi ancor più utile per conquistare la Nazionale. Ma non posso dimenticare che alla maglia azzurra sono arrivato giocando nel Chievo".


 
 
 
Torna su
 
La riproduzione, anche parziale, degli articoli è vietata. Veron@ Reg. Trib. Verona n° 1292 - 13.11.97

www.infoverona.it