L'ANGOLO VERDE

 
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Veron@ quotidiano - edizione del 22 gennaio 2003

LA TRAMVIA, VA!

Tra tante notizie negative sui livelli d'inquinamento a Verona finalmente disco verde per il progetto tramvia

 
 

da Legambiente e Italia Nostra
 

 
 

E' disco verde per la tramvia, per questo piccolo "treno" che si vede e si gode nelle principali città europee, accogliente e climatizzato, silenzioso e non inquinante, che può trasportare fino a 160 passeggeri ogni tre minuti, il progetto ha superato ancora un altro ostacolo ed è ormai in dirittura d'arrivo per circolare a Verona.

Con il parere positivo della commissione provinciale sulla valutazione di impatto ambientale (Via), e il voto favorevole in consiglio comunale, la tramvia prosegue il suo percorso verso una maggiore tutela della salute dei veronesi e una migliore qualità urbana dell'intera città e dell'hinterland.

Questo nonostante i forti scetticismi e le contrarietà di tanti settori politico e sociali, che inopinatamente prediligono i trasporti a Verona: inquinanti, rumorosi, scomodi e favorevoli all'auto privata.

Diamo atto a quasi tutti gli amministratori pubblici (Comune e Provincia) di aver colto il valore di questo nuovo scenario nel trasporto pubblico veronese, nonostante che alcuni di loro non fossero finora allineati alla tramvia.

Sono, infatti, 4.500 i passeggeri che potranno muoversi a Verona nelle ore di punta con la tramvia, 25 milioni di viaggiatori in un anno.

Adesso si prospettano però i momenti più difficoltosi.

L'avvio dei lavori alimenterà gli immancabili mugugni ("non nel mio giardino"), che andranno affrontati con la consapevolezza dell'eccellente valore della proposta.

Va messo a punto un piano della mobilità a Verona che sia in sintonia con la funzione della tramvia, e cioè: la tramvia come ossatura principale del trasporto veronese, integrata dai bus di quartiere o di settore urbano, il treno dalla provincia, come trasporto di massa dall'esterno, parcheggi scambiatori, isole ambientali e strade residenziali (come previsto dal Codice della Strada), restrizioni per le auto nel centro storico, pedonalizzazione anche nei quartieri, piste ciclabili (con le bici trasportabili anche sulla tramvia, come già accade nelle città europee).

Va accelerata e voluta la ricerca del consenso dei veronesi su questo modello trasportistico europeo, avviando un'efficace azione di comunicazione/informazione e di marketing, che finora non c'è stata, nonostante i modesti interventi di Sitram in questi ultimi due anni.

La città di Verona, proprio per l'irrisolta questione dei trasporti urbani e il conseguente continuo incremento dell'auto privata, vive in una condizione di asma urbano cronico: livelli di inquinamento atmosferico e di rumorosità sempre molto elevati, a fronte di nessun intervento preventivo di riduzione delle fonti ammorbanti e di tutela della salute.

Verona registra ogni anno un incremento di 3.000 auto; nel 1985 erano 100 mila, con questo trend, nel 2010 saranno 200 mila.

Ogni giorno la città è percorsa da 160 mila auto, con il centro storico che è il maggior attrattore di traffico.

Legambiente e Italia Nostra propongono un tavolo di lavoro tra l'Amministrazione comunale, le associazioni ambientaliste e tutte le forze sociali e produttive, per favorire soprattutto nell'avvio dell'opera, efficaci azioni di ascolto e di proposta (forum), in modo che la tramvia non sia un'opera calata sui veronesi, ma diventi l'orgoglio dei veronesi in Europa, vivendo nella città che è "patrimonio dell'Umanità".
 
 
 
 

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