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Veron@ quotidiano - edizione del 30 gennaio 2003
Comunicato ALCEI - 25 gennaio 2003
Si e' diffusa la notizia che un worm progettato per infettare i server di rete che usano software Microsoft (nel caso specifico il piu' diffuso sistema database, SQL Server 2000) sta saturando le connessioni internet di molti paesi (Italia compresa), provocando notevoli disagi, con tanta maggiore intensita' quanta piu' grande e' l'ampiezza della banda a disposizione.
Tutto questo poteva essere evitato con una intelligente gestione da parte degli amministratori delle reti oggetto dell'attacco. Che non hanno aggiornato i propri server con la "pezza" pur disponibile da tempo. Ma - a monte - il problema e' rappresentato dalla intrinseca insicurezza di sistemi software che, evidentemente, non sono stati progettati con la dovuta attenzione alla sicurezza.
Quanto e' accaduto e' la ulteriore dimostrazione della opportunita' di utilizzare software a codice aperto (come Linux) che si sono dimostrati immuni da contagi di questo tipo.
Per fortuna, mentre i prodotti Microsoft hanno il monopolio sul desktop, non e' cosi' nel settore dei server (dove e' predominante il software open source e Unix). E per questo i disagi sono stati relativamente meno diffusi.
C'e' infine da chiedersi come mai, mentre in altri casi
chi realizza prodotti difettosi e' sanzionato dalla legge per la propria
negligenza, e spesso costretto a risarcire i danneggiati, il settore dell'informatica
deva essere considerato "immune" da ogni responsabilita'.
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