I FATTI
LE NOTIZIE DI OGGI
Veron@ quotidiano - edizione del 2003, marzo 8 

 
Gargagnago: strangola moglie e figlio, poi si costituisce 
Dramma familiare a Gargagnago, frazione di Sant'Ambrogio di Valpolicella.
Ieri mattina Sergio Nicoletto, fisioterapista di 32 anni, ha strangolato prima la moglie e poi il figlioletto di tre mesi nella culla e si è poi costituito ai carabinieri. La conferma è arrivata dallo stesso capitano dell'Arma Giorgio Borrelli, comandante della Compagnia di Caprino che si occupa delle indagini. 
Si è così chiarita la dinamica della tragedia che ieri mattina ha distrutto una giovane famiglia.
Protagonista della tragica vicenda è stato il fisioterapista, che lavorava all'ospedale di Negrar, insieme alla moglie, Raffaela Boscaini di 30 anni infermiera. 
L'uomo si è presentato in stato confusionale ai carabinieri dicendo "Ho ucciso mia moglie", prima di chiudersi in un totale mutismo. 
Sul corpo della donna non sono state rilevate tracce di ferite di arma da fuoco o da taglio, ma solo un segno sulla gola che fa pensare ad uno strangolamento. La donna è stata trovata a terra tra il letto matrimoniale e il comodino, mentre il corpo del bambino giaceva nella culla. 
In un primo momento si era pensato che il piccolo, di pochi mesi, poteva essere morto in culla a causa di un rigurgito, (accanto al neonato, nella culla, è stato trovato del vomito) e in conseguenza di ciò il padre avesse sfogato la sua rabbia contro la moglie. Ma l'ipotesi è immediatamente caduta, quando, anche sul collo del piccolo sono stati trovati segni di pressione.
La coppia era sposata dal 1999 e aveva avuto il piccolo Andrea poco prima di Natale. Il dramma è scoppiato attorno alle 10 nella villa quadrifamiliare in cui la famiglia Nicoletto occupava il piano rialzato, una casa beige con i balconi in noce circondata da siepi di cipresso. 
Sul posto sono giunti il medico legale Franco Tagliaro, dell'Istituto di medicina legale dell'ospedale di Borgo Roma, e il pm Giovanni Benelli, che conduce le indagini. "Era una coppia pacifica - ha dichiarato lo zio della giovane donna, Luciano Boscaini; il bambino, voluto dalla coppia, aveva portato ancora più felicità in questa casa". Raffaella Boscaini assieme al marito abitava ad un centinaio di metri dalla casa dei genitori. Il padre Silvio stava lavorando nei campi con il fratello gemello Luciano quando è stato raggiunto dalla notizia. 
Il magistrato, che ha dato il nulla osta per la rimozione delle salme, è uscito dall'abitazione dei coniugi Nicoletto visibilmente provato. "Una tragedia - ha sostenuto il pm Giovanni Benelli - non so che altro dire. Sono cose che lasciano scioccati. Non amo i luoghi comuni e non voglio fare della sociologia ma sono colpito. Le salme saranno trasportate nel centro di medicina legale dell'ospedale di Borgo Roma.
I coniugi risiedevano in una villetta a schiera, elegante e semplice allo stesso tempo, con un piccolo giardino davanti, un ulivo ed una palma.
L'abitazione di Nicoletto confina con la grande tenuta Serego-Alighieri - che appartiene ai discendenti del poeta della Commedia - attorno alla quale si sviluppa tutto il piccolo centro di Gargagnago. 
  
Truffe: in manette ex titolari Emmebi
Un' evasione dell'Iva di oltre 6 milioni di euro e' stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Verona al termine degli accertamenti fiscali su una concessionaria, la ''Emmebi megastore''. In manette, con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata a reati fiscali, sono finiti gli ex titolari della societa', C.F., 53 anni, ed E.S., di 46. Secondo le Fiamme Gialle, tra il '99 e il 2002, la concessionaria avrebbe acquistato all'estero auto nuove di grossa cilindrata, intestandole a societa' o a persone inesistenti, e infine ''girandole'' alla concessionaria. L'imposta cosi' evasa veniva dirottata in conti bancari anonimi in Svizzera, che sono risultati nella disponibilita' dei due arrestati.
 
Sassi dal cavalcavia: Garbin in semilibertà
Ha ottenuto la semilibertà Riccardo Garbin, di 29 anni, il giovane condannato con altre due persone per la morte di Monica Canotti, 25enne, uccisa da un masso che la colpì al capo, nel 1993, mentre, a bordo di un'automobile, percorreva l'A22. 
Nella notte del 29 dicembre 1993 la pietra aveva centrato l'auto, un'Espace, con a bordo la donna e il suo fidanzato che tornavano da una festa. La vittima viaggiava come passeggero, e il sasso, una volta infranto il tettuccio apribile aveva colpito alla nuca la donna, uccidendola. 
Garbin, di Palazzolo di Sona, era stato condannato a 15 anni e, come riportano i giornali locali, avrebbe dovuto rimanere in carcere fino al 2007, ma la buona condotta e il pentimento gli hanno permesso, su decisione del Tribunale di sorveglianza, di poter uscire dal carcere lavorare di giorno. 
Con Garbin erano stati condannati Davide Lugoboni e Marco Moschini, rispettivamente a 15 e 16 anni. Moschini era stato ritenuto l'autore materiale del gesto. 
    
Buoni scuola: approvati nuovi criteri 2003
La commissione Cultura del Consiglio regionale, presieduta da Nadia Qualarsa (FI), ha espresso parere favorevole ai criteri per l'erogazione dei buoni scuola alle famiglie degli alunni che si avvalgono di scuole non statali formulati dalla Giunta per l'anno scolastico in corso. Hanno votato a favore della delibera regionale i rappresentanti della Casa delle Libertà, astenuti i rappresentanti della Margherita contrari quelli dei Democratici di Sinistra.
Per l'anno scolastico 2002-2003 la Regione stanzia 10.350.000 euro e conferma quindi criteri e modalità di erogazione dei buoni scuola: per la prima fascia di reddito, sotto i 17 mila euro, il buono per la scuola elementare ammonterà a 600 euro, per la scuola media sarà di 900 euro e salirà a 1.300 euro per la scuola superiore; per le famiglie della seconda fascia (redditi compresi tra 17.000 e 30.000 euro) i buoni saranno di 260 euro per la scuola elementare, 520 euro per la scuola media e 770 euro per la scuola superiore; per le famiglie comprese nella terza fascia (redditi compresi tra i 30.000 euro e i 40.000 euro annui) i buoni ammonteranno a 210 euro per la scuola elementare, 360 euro per la scuola media e 520 euro per la scuola superiore. Per quanto riguarda gli interventi destinati alle famiglie con ragazzi portatori di handicap che necessitano di un insegnante di sostegno il tetto massimo è stato fissato a 15 mila euro per ogni studente a prescindere dal reddito familiare. 
 
Buoni scuola: ok del forzista Mario Rossi
Piena soddisfazione è stata espressa dal consigliere regionale di Forza Italia Mario Rossi, di Verona, in merito al parere favorevole espresso dalla commissione Cultura del Consiglio regionale sui criteri di applicazione dei buoni scuola nel Veneto per l'anno scolastico 2002-2003. " Per il terzo anno consecutivo – commenta Rossi in una nota - abbiamo voluto e fatto approvare un provvedimento a favore della libertà di scelta delle famiglie. Molte di esse, in assenza di questo provvedimento, si sarebbero ritrovate a dover scegliere solo l'indirizzo scolastico statale, peraltro di ottimo livello nella nostra regione. Era ed è nostro dovere garantire libertà di scelta fra progetti educativi, statali e non". 
Rossi precisa che, senza la legge sui buoni scuola "in Veneto molte scuole e centri formativi non statali e di elevato valore educativo avrebbero chiuso. Ciò avrebbe creato notevole danno alla cultura, alla formazione degli alunni della nostra Regione e un danno anche per l'economia della nostra Regione che necessita ed auspica una sempre più elevata formazione". 
"Peraltro –continua il consigliere forzista- in caso di chiusura di una scuola non statale il costo sostenuto dalle famiglie ricade totalmente sullo Stato e sugli enti locali". 
Il consigliere veronese ricorda tuttavia che l'introduzione dei buoni-scuola nel Veneto doveva anticipare una organica riforma delle politiche regionali a favore del diritto allo studio. "Chiedo vivamente alla Giunta veneta –conclude Rossi- di impegnare i 7,5 milioni di Euro per il diritto allo Studio, stanziamento che abbiamo voluto e votato approvando il bilancio regionale di previsione per il 2003".
 
Buoni scuola: Franchetto "moderatamente" soddisfatto
I consiglieri regionali della Margherita Gustavo Franchetto e Maria Luisa Campagner esprimono "moderata" soddisfazione per l'approvazione da parte della Commissione cultura della delibera della Giunta che fissa i criteri per l'assegnazione dei cosiddetti buoni scuola per l'anno in corso.
La nostra astensione sul provvedimento -spiega il veronese Franchetto- vuole sottolineare il fatto che la scelta della Giunta di aumentare i contributi destinati alle famiglie appartenenti alla prima fascia di reddito, quello più basso, va incontro ad una richiesta che il nostro gruppo aveva sostenuto fin dalla prima applicazione della legge. Una legge -ricorda il vicepresidente del Consiglio- che la Margherita aveva votato, criticando però da subito la sua "iniqua" applicazione, perché assolutamente non rispondente alle esigenze delle famiglie più disagiate, come del resto conferma il mantenimento in delibera, ai fini della concessione dei contributi, della franchigia dei 155 euro che esclude di fatto dal "buono" tutte le famiglie che scelgono la scuola statale.
 
Fieragricola: allevamenti dimezzati in dieci anni
Negli ultimi tredici anni gli allevamenti si sono piu' che' dimezzati, passando da 182.000 ai 63.000 attuali, e negli ultimi cinque hanno smesso di produrre latte oltre 31.000 stalle. A lanciare l'allarme, intervenendo alla 105/a Fieragricola, e' stato il presidente dell'Associazione Italiana Allevatori, Nino Andana, sottolineando come ''le prospettive delle imprese continuino a farsi sempre piu' pessimistiche''. ''Il settore, dominato da condizioni di estrema incertezza, -spiega Andana - rischia il declino economico e produttivo. E', quindi, necessario fare scelte precise e dare risposte chiare anche perche' ulteriori problemi al settore zootecnico potrebbero arrivare dall' allargamento dell'Unione europea''. 
 
Fieragricola: Alemanno sostiene anagrafe animali
"L'Anagrafe zootecnica è fondamentale per la tracciabilità negli allevamenti". Giovanni Alemanno, Ministro delle politiche agricole, ha così sottolineato, in occasione di un convegno presso la Fiera Agricola di Verona, il ruolo svolto dal Co. An. An., il Consorzio Anagrafe Animali nato dall'unione di Italia Lavoro Spa, l'agenzia tecnica del Ministero del Lavoro, con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale" (sede a Teramo) e il Centro Interuniversitario di Ricerca sull'inquinamento da agenti fisici di Perugia. Con lo scopo principale di realizzare di un sistema capace di prevenire fenomeni come quello legato alla diffusione del morbo della Bse (mucca pazza) e di garantire più in generale maggiore sicurezza in campo alimentare.
"E' necessario fare in modo di superare tutti i problemi burocratici che ci sono stati in passato e che hanno impedito il pieno funzionamento di questa anagrafe – ha proseguito il ministro Alemanno - Si tratta di problemi di struttura e di recepimento di dati. C'è bisogno di molto impegno e di molto lavoro per allineare questi dati e fare ripartire la macchina. Ecco perché un consorzio come il Co.An.An, con il coinvolgimento di Italia Lavoro, ha un ruolo importante, perché da una parte risolve un grande problema del sistema Italia e dall'altra porta nuova occupazione".
Il consorzio, per attualmente sta lavorando in quattro regioni del Centro - Sud, formerà e occuperà già nella prima fase di attività circa 300 lavoratori socialmente utili e disoccupati di lungo corso in quella che viene definita dai tecnici "azione di sistema anagrafe animali". In Sicilia, Abruzzo, Calabria e Puglia si lavorerà ad una sperimentazione sulla ricerca dei sistemi di tracciabilità che coinvolgerà circa 12 mila capi di bestiame. Il Ministro Alemanno ha ricordato che "in alcune regioni del Nord la situazione dell'anagrafe in zootecnica è già funzionante, però almeno in due terzi delle regioni italiane c'è bisogno di un intervento come quello del Consorzio Anagrafe Animali (Co.An.An.)".
 
Agriturismo: guida alle strutture venete
"Agriturismo Veneto" è il titolo di una nuova guida del settore presentata nell'ambito di Fieragricola di Verona dall'assessore regionale all'agricoltura Giancarlo Conta, presenti i colleghi delle province di Verona Alberto Martelletto e di Padova Luciano Salvo, nonché i presidenti regionali di Agriturist Pietro Fracanzani e di Turismo Verde Mario Quaresimin.
La guida ha infatti la particolarità di proporre 226 aziende agrituristiche, delle circa 760 operanti nel Veneto, aderenti a queste due organizzazioni, che fanno capo rispettivamente alla Confagricoltura (c'era il presidente regionale Antonio Borsetto) e alla CIA (rappresentata dal presidente Sandro Ghiro).
E' frutto insomma di una sinergia, che ha tra l'altro potuto usufruire del sostegno finanziario nell'ambito del Piano di Sviluppo Rurale. "Agriturismo Veneto" sarà tra l'altro distribuita gratuitamente in 30 mila copie, in aprile, agli abbonati della rivista "Dove". La pubblicazione – ha ricordato Conta – vuole valorizzare un segmento dell'attività agricola che ha costituito dapprima una fonte di diversificazione e aggiuntiva di reddito, ma che oggi risponde ad una precisa richiesta nell'ambito della più vasta economia turistica, che vede il Veneto primeggiare con circa 58 milioni di presenze.
Da questo punto di vista l'agriturismo è diventato un elemento strategico nel contesto della multifunzionalità dell'agricoltura, chiamata a produrre derrate alimentari, ma anche a tutelare l'ambiente, a garantire il territorio, ad assicurare la qualità e salubrità degli alimenti, a difendere e anche diffondere i valori di una civiltà che rischia di venire soffocata da un aziendalismo di maniera, basato esclusivamente sulla produttività fine a se stessa. Va anche tenuto presente che delle aziende agrituristiche venete, 212 sono gestite da imprenditrici. Nel corso della presentazione Fracanzani e Quaresimin hanno sottolineato tra l'altro l'esigenza di puntare ad una sempre maggiore qualificazione degli agriturismi, da far conoscere e da rendere riconoscibile e identificabile, un po' come si fa con le "stelle" per gli alberghi.
Va in proposito tenuto presente che l'agriturismo si è via via evoluto da momento di offerta di prodotti agroalimentari a offerta di vera e propria ospitalità rurale, momento di conoscenza e condivisione del lavoro agricolo e dei valori che lo caratterizzano. Nei primi tre anni di attuazione del PSR, in Veneto sono stati messi a disposizione dell'agriturismo circa 13 milioni 788 mila euro, dei quali quasi 5 milioni 709 mila euro sono fondi che provengono dal bilancio regionale. Sono state finanziato iniziative generali e di carattere promozionale realizzate da enti pubblici e associazioni agrituristiche (ad esempio la guida presentata oggi) e iniziative realizzate da aziende agrituristiche, singole e associate.
Forza Nuova: oggi presidio a Verona 
Il segretario veneto di Forza Nuova, Paolo Caratossidis, ha annunciato per oggi quattro presidi a Padova, Verona, Vicenza e Treviso "contro l'imperialismo americano e il probabile attacco unilaterale contro l'Iraq, riassumibili nello striscione che sarà esposto a Padova: "Né Usa né Islam". 
"Porteremo in piazza - ha detto Caratossidis - idee non omologabili a quelle pacifiste: non siamo pacifisti e non crediamo che larga parte del movimento No Global lo sia". I presidi di oggi, per Forza Nuova, "sono una preparazione alla manifestazione del 25 aprile, una liberazione che si è manifestata di fatto come un'occupazione militare dei nostri territori". 
Intanto le voci su Desdemona Lioce e Mario Galesi, i due brigatisti protagonisti della sparatoria di domenica sul treno Roma Firenze, hanno raggiunto anche il Nord Est. E' infatti è lo stesso Paolo Caratossidis ad affermare che i due brigatisti avrebbero frequentato il Veneto circa un mese e mezzo fa. Il segretario veneto di Forza Nuova ha detto di riportare una voce proveniente "da ambienti militari", ma la stessa voce non ha trovato conferma.
Per Caratossidis, "il contatto con le nuove cellule Br si manifesta in Veneto con le scritte di solidarietà ai due brigatisti apparse a Padova, ma interessa tutto il triangolo tra Padova, Bassano e Bologna". 
"Malauguratamente - ha aggiunto - siamo stati buoni profeti quando ci sono stati gli attentati contro le chiese a Padova: nella risoluzione scritta da Lioce, emerge quella corrente di pensiero eversivo che vede con simpatia la sinergia tra fondamentalismo islamico e terrorismo comunista di marca nostrana". 
 
Pari opportunità: finalmente progetto anche per gli uomini
Per l'8 marzo, giornata tradizionalmente dedicata alla donna e all'universo femminile in tutte le sue sfaccettature, l'assessore regionale alla pari opportunità, Isi Coppola, ha presentato, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Balbi, un progetto interamente dedicato all'uomo inteso come padre.
All'incontro hanno preso parte anche la presidente della Commissione Regionale per le Pari Opportunità, Patrizia Marin, la vicepresidente della Commissione, Lucia Basso e la prof.ssa Alisa Del Re, della Commissione Pari Opportunità dell'Università di Padova.
"Il progetto europeo 'Padri attivi fin dalla nascita' - ha detto l'assessore regionale - vuole dare anche all'uomo le stesse opportunità per vivere la paternità attivamente, con un ruolo completamente diverso rispetto all'immagine tradizionale che, a mio avviso, inizia ad essere "stretta" anche al mondo maschile.
Una vera rivoluzione, dunque: pari opportunità per entrambi. In un momento storico come questo, socialmente e culturalmente 'difficile' per la categoria degli uomini che sentono sempre più la pressione delle prestazioni femminili in tutti i settori, questo progetto si rivela di grande attualità e lungimiranza, un ponte teso verso un nuovo millennio che necessariamente dovrà fare i conti con ruoli familiari assai modificati e, in alcuni casi, addirittura invertiti".
"Non è un caso- ha aggiunto ancora Isi Coppola - che sia proprio il Veneto, la regione dove buona parte delle trasformazioni economiche e sociali degli ultimi decenni è strettamente legata ai cambiamenti delle dinamiche all'interno della sfera domestica, a rispondere a questa rivoluzione europea. Ecco quindi come la 'negoziazione' dei ruoli all'interno della famiglia diventi indispensabile e come i cosiddetti congedi parentali diventino uno strumento assai utile, anche se non la panacea per risolvere tutte le difficoltà".
"La responsabilità di chi governa - ha concluso Isi Coppola - è proprio questa: comprendere il momento storico e proporre gli strumenti che possano avvicinarsi il più possibile alle esigenze del mondo del lavoro, riuscendo a coniugare e ottimizzare i tempi della vita.
La conciliazione, quindi, tra famiglia e lavoro non riguarda più, come troppo spesso si pensa, solo le donne ma anche gli uomini e questo messaggio preciso parte dalla Regione, dalla locomotiva del Nord-Est come invito al mondo imprenditoriale veneto affinché sappia cogliere le opportunità e, soprattutto, essere al passo con tempi per divenire cittadini europei".
"I tre Paesi che parteciperanno al progetto "Pères Actifs" (Italia, Belgio, Lussemburgo) - ha sottolineato Patrizia Marin - hanno tutti legiferato in tema di "congedi parentali", tuttavia, fino ad oggi, risulta che pochissimi padri utilizzino questa opportunità, sia perché la legge è poco conosciuta dai principali destinatari (i padri), sia perché essa è poco conosciuta anche negli ambienti di lavoro".
  
Banca Verona: inaugurata filiale Porta Nuova
Una banca a misura di cliente: è questo l'obiettivo ambizione di Banca di Verona Credito Cooperativo Cadidavid, inaugurata ufficialmente ieri.
La banca punta tutto sulla personalizzazione del rapporto con la clientela per ritagliarsi uno spazio nell'affollata piazza scaligera del credito. Alla cerimonia di inaugurazione del decimo sportello di Corso Porta Nuova, il primo in centro storico, sono intervenuti numerosi rappresentanti del mondo imprenditoriale e agricolo, tra cui Fernando Morando, presidente della Confcommercio, Ferdinando Albini, presidente dell'Unione Provinciale degli Artigiani, il vicepresidente della Coldiretti Verona, Damiano Berzacola, e il direttore, Andrea Pazzi.     
«Siamo una banca di antiche tradizioni, vissuta volutamente per scelta ai margini della città dove in realtà abbiamo avuto le origini», ha spiegato il presidente Stefano Bianchi, «oggi siamo cresciuti, siamo una banca multicanale, con una nuova immagine e un nuovo nome: vogliamo confrontarci con il tessuto cittadino».                                                                                                  
Sui risultati del bilancio 2002, che sarà approvato nelle prossime settimane, è intervenuto il direttore generale, Giovanni Dehò, che si è dichiarato «soddisfatto della tenuta del risultato economico, in linea con quello dello scorso anno nonostante l'andamento negativo dei mercati finanziari e il continuo calo dei tassi, grazie ad una strategia di diversificazione delle fonti di ricavo». Lo scorso anno, infatti, nonostante il deprezzamento dei fondi di investimento e delle sicav, il risparmio gestito è cresciuto del 17,8%, a valore di mercato, e il leasing del 39%. La filiale di Corso Porta Nuova, è stata studiata, nell'arredamento e nella distribuzione degli spazi, per favorire un rapporto più umano e meno formale con la clientela. Gli spazi interni offrono ambienti aperti a sottolineare che non esiste una distanza, nemmeno fisica, con il personale dell'Istituto: le operazioni ordinarie di gestione del conto corrente saranno effettuate in postazioni singole "open space", mentre, informa una nota "la consulenza si svolgerà negli uffici il tutto all'insegna di valori quali la sicurezza, l'efficienza e la privacy".
 
Scuola: appello per educandato "Agli Angeli"
Risolvere la questione "Educandato Agli Angeli" di Verona. Questo l'appello rivolto alla Giunta regionale e al Consiglio regionale dal consigliere forzista Mario Rossi , durante la seduta odierna della commissione Cultura del Consiglio regionale.
"L'istituto "Agli Angeli" è statale, è stata fondato nel 1812 ed ha sede nel cuore di Verona", spiega Rossi. Il consigliere veronese ricorda che la scuola, assai prestigiosa nella storia scolastica veronese, "offre progetti educativi di qualità dalla elementare al liceo classico europeo" per un migliaio di alunni, si avvale di 150 docenti e di 270 dipendenti che si occupano anche del collegio. "Il problema dell'educandato – dichiara Rossi – è quello della proprietà dell'immobile. Ai sensi della legge 23/96 tale proprietà, che gode anche di 30 mila metri quadrati di parco vincolato dalla Sovrintendenza ai beni ambientali, deve essere trasferita all'Ente Provincia, tramite una convenzione con cessione non onerosa. Non si comprende perché ciò non venga fatto, nonostante i solleciti della scuola".
Gli effetti di questo mancato trasferimento di proprietà, ricorda Rossi, hanno pesanti riflessi sul bilancio economico dell'istituto, in quanto l'ente provinciale non assume le relative spese di funzionamento, come invece prevede l'articolo 8 della citata legge. "La Provincia finora non ha mai sostenuto nessuna utenza – dichiara Rossi – pertanto i costi di gestione diretta della scuola gravano interamente sull'istituto e sulle famiglie che devono far fronte, oltre ai 150 euro all'anno per l'iscrizione, alle spese per il convitto e per gli altri oneri di studio".
Rossi aggiunge inoltre che dal 1997 l'ente provinciale di Verona non solo non eroga nulla per il funzionamento dell'Educandato, ma incamera anche i circa due miliardi di vecchie lire della provvidenza prevista dalla legge. "Si pone quindi anche un problema di risarcimento danni nei confronti degli alunni e delle famiglie e di regolarizzazione del personale docente, in gran parte in servizio precario", afferma Rossi. "Dopo l'incontro avuto con il sottosegretario alla Pubblica Istruzione Valentina Aprea che ha promesso l'interessamento anche del ministero stesso - conclude il consigliere veronese – con l'appello odierno rivolto alla Commissione e alla Giunta, intendo sollecitare, d'intesa con la preside dell'Educandato Augusta Celada, anche la Regione perché sia posta fine a una situazione indefinita che si è protratta troppo a lungo a discapito degli alunni, degli insegnanti, delle famiglie dell'Educandato e, della stessa città di Verona". 
  
 
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Distretti produttivi: commissione Consiglio approva riforma 
La commissione per le attività produttive del Consiglio regionale ha approvato all'unanimità il disegno di legge "disciplina dei distretti produttivi ed interventi di politica industriale". Il provvedimento, presentato dalla Giunta, era stato accolto, nella prima fase istruttoria, con il parere favorevole di tutte le categorie economiche, gli enti camerali e le autonomie locali consultati.
Il nuovo testo di legge "azzera" i 19 distretti manifatturieri individuati dal Consiglio regionale nel 1989 e disegna nuove forme di aggregazione delle imprese venete non solo in base a settori produttivi, dimensioni di impresa e ambiti territoriali, ma soprattutto in base alle relazioni economiche instaurate e a patti triennali di sviluppo locale. Il testo approvato mette a disposizione 15 mila euro a partire dal 2003 che serviranno ad erogare contributi agli enti locali e ai consorzi d'impresa per la realizzazione di infrastrutture, attività di ricerca industriale, servizi informatici e telematici, allestimento di temporanee esposizioni dimostrative promozione commerciale dei prodotti. 
"Il distretto produttivo –afferma il Presidente della commissione Fontana- è l'espressione della capacità del sistema di imprese e delle istituzioni locali di sviluppare una progettualità strategica, orientata a creare e a rafforzare i fattori territoriali di competitività". "L'intendimento della Regione –spiega ancora – è quello di promuovere la trasformazione del sistema produttivo veneto dall'attuale modello estensivo al modello intensivo, fondato su qualità dei prodotti, capacità di innovazione e ricerca, alto sviluppo tecnologico e ridotto impatto ambientale. Solo l'aggregazione e l'investimento in nuovi progetti consentiranno alla miriade di imprese venete di reggere la competitività dei mercati e di aggredire le crisi cicliche di settore".
 
Chievo: De Santis per il posticipo col Milan
A dirigere il posticipo a S.Siro tra Milan e ChievoVerona sarà Massimo De Santis di Tivoli. Classe '62, di professione impiegato, è arbitro internazionale dal 2000. Ieri pomeriggio, consueto allenamento del venerdì: torello, calciotennis ed esercitazioni di tattica sul campo. Assente D'Anna, che lunedì si sottoporrà ad un intervento chirurgico allo zigomo. Ancora a riposo Lorenzi, mentre Pesaresi ha svolto un buon lavoro differenziato: le sue condizioni verranno verificate oggi, nella seduta di rifinitura. Moro, che ha recuperato dopo la lieve distorsione alla caviglia, si è allenato regolarmente e sarà a disposizione per la sfida contro il Milan. De Franceschi, oggi pomeriggio, giocherà con la Primavera, che incontrerà a Bergamo l'Atalanta. 
Oggi pomeriggio, rifinitura e, subito dopo, partenza per Milano.   
  
Chievo: i ricordi dell'ex, Fabio Moro
Cinque annate in rossonero. A poche ore dall'incontro a S.Siro con gli ex compagni, Fabio Moro ricorda: "Quelli al Milan sono stati anni bellissimi e molto importanti. Anni in cui sono cresciuto, prima come uomo che come calciatore. Un'esperienza che non dimenticherò". Per lui, un po' d'emozione in più, domenica sera, sul tappeto del Meazza. Ma, soprattutto, la massima concentrazione. "Con il Milan non si scherza. Quello che dobbiamo temere di più? L'attacco: loro hanno una spiccata propensione offensiva e giocatori fortissimi. Dovremo stare molto attenti. Insomma, noi in difesa avremo un bel po' da fare ...". Un avversario, che, se potesse, Fabio toglierebbe dalla formazione? Nessun dubbio: "Pippo Inzaghi. E' un grande finalizzatore. Ed è sempre pericoloso".  
 
Hellas: Mazzola a riposo
Ieri il Verona ha svolto il consueto allenamento pomeridiano del venerdì a Bussolengo, presso il Centro Sportivo.
Sono rimasti a riposo Andres Yllana, Luca Matteassi e Michele Cossato.
Lavoro fisioterapico per Dario Biasi, Alessandro Gamberini e Sandro Mazzola. Quest'ultimo, è poi sceso in campo sostenendo la preparazione differenziata assieme ad Andrea Dossena.
Questa mattina, all'antistadio è prevista la rifinitura.  

 
 
 
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