L'ANGOLO VERDE

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Veron@ quotidiano - edizione del 26 marzo 2003

Primavera: proteggiamo le rondini





da LEGAMBIENTE VERONA, LAV VERONA, LIPU VERONA, WWF VERONA



RONDINI, RONDONI E BALESTRUCCI, PROTEGGIAMOLI!

SALVIAMO I LORO NIDI!



CHIEDIAMO UN'AGRICOLTURA PIU' PULITA PER FAVORIRE IL RIPOPOLAMENTO DELLE CAMPAGNE



Invitati tutti i sindaci della provincia a difendere le rondini vietando l'abbattimento dei loro nidi.

Lanciata una petizione al ministro Alemanno per cambiare l'agricoltura e la PAC (Politica agricola comune).



Una rondine non fa primavera. Ma neanche il contrario. Per cui noi diciamo che "Una Rondine può far Primavera".

La Rondine è simbolo per eccellenza della Primavera, la Rondine, e gli altri membri della sua "famiglia" (rondoni e Balestrucci) non trovano più, nel nostro Paese così come in tutta Europa, quell'ambiente agricolo che li ha accolti per secoli. Per colpa della campagna, che non è più quella "di una volta". Per colpa dell'uomo, che negli ultimi cinquant'anni l'ha avvelenata e industrializzata. Ne ha distrutto progressivamente i siti di nidificazione.

E così, in vista del 21 Marzo, data d'inizio della Primavera, la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), unitamente alle altre associazioni ambientaliste ed animaliste della provincia di Verona chiede di invertire la rotta. In che modo?

Sia proteggendo i siti di nidificazione di Rondini, Rondoni e Balestrucci presenti nelle nostre città e campagne che con una petizione (reperibile sul sito www.lipu.it) grazie alla quale si può chiedere al ministro delle Politiche agricole Alemanno di impegnarsi per ottenere dall'Europa più fondi per un'agricoltura maggiormente rispettosa dell'ambiente. Fra le associazioni protezioniste, infatti, la LIPU si sta impegnando da tempo, affinché la PAC (Politica Agricola Comune) dell'Unione europea possa investire di più nello sviluppo rurale, in quelle misure cioè che aiutano gli agricoltori a salvaguardare l'ambiente naturale, oltre che a produrre senza inquinare.

La Rondine predilige una campagna non monotona, ricca di laghetti, siepi, prati, boschetti e radure. Con fattorie e stalle tradizionali, ricche di anfratti utili per costruire il nido. Ma da molto tempo, tutto questo sta scomparendo. Le vecchie stalle sono sostituite da moderne e impenetrabili strutture in cemento, dove gli animali sono tenuti al coperto tutto l'anno. L'uso di pesticidi e diserbanti chimici avvelena le rondini e fa scomparire, in modo drastico, il numero di insetti, privandole del loro cibo preferito.



La campagna, insomma, è diventata un "deserto biologico".

La riforma della PAC è urgente e non più dilazionabile. Solo così, restituendo la biodiversità alle nostre campagne, potremo dare "cittadinanza" anche alle Rondini.



Contemporaneamente è stato chiesto ad ogni Sindaco della Provincia di Verona di adottare, così come ha fatto il Comune di Verona nel 2002, un'ordinanza che vieti l'abbattimento, durante tutto l'anno, dei nidi di rondini e balestrucci. Per insegnarci a rispettarli ed accoglierli sempre.

E' un primo passo affinché le rondini non scompaiano, ma tornino in stormi ad annunciare con le loro strida che la primavera è di nuovo fra noi



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