Villafranca: sopralluogo al Magalini 
Primo sopralluogo ieri all'ospedale di Villafranca della Commissione regionale incaricata di effettuare una prima stima dei danni provocati dall'incendio che una settimana fa ha costretto all'evacuazione dell'intero ospedale di Villafranca.
L'architetto Antonio Canini, responsabile regionale dell'edilizia ospedaliera, accompagnato dal dirigente per il servizio delle attività ospedaliere della Regione veneto Tiziano Martello, si è unito alla commissione di collaudo provinciale che ha ispezionato, assieme ai tecnici responsabili dei lavori di ristrutturazione, ciò che resta del nosocomio. "Non vorrei essere nei panni di chi ora deve operare le scelte di politica sanitaria - ha detto il sindaco di Villafranca Maurizio Facincani - se prima di questo disastro si trattava di operare in funzione di una valutazione tecnico-politica ora chi deve decidere deve pensare di non dare ragione e non legittimare questo modo di agire criminale".
L'ospedale di Villafranca ancora impraticabile sta intanto provando a ritornare ad una sorta di normalità. Mentre vengono recuperate parti delle attrezzature ancora utilizzabili, il cappellano, padre Valentino, si sta organizzando per dotare la struttura di una nuova cappella. Sarà probabilmente una tenda da campo, già da domenica prossima, ad ospitare la messa. La prima funzione sarà probabilmente celebrata dal vescovo di Verona padre Flavio Carraro.
Intanto, ieri, in visita all'ospedale incendiato c'è stato anche Rocco Buttiglione, ministro delle Politiche Comunitarie, che, dopo che la magistratura ha nei giorni scorsi accertato la volontarietà del gesto, ha sottolineato come "l'idea che il fatto sia doloso rende la ferita ancora più grave. Sarebbe peggio se questo gesto fosse stato messo in atto per mettere in discussione il piano regionale sanitario". Ma Buttiglione ha voluto anche incitare le autorità sanitarie preposte alla riorganizzazione del servizio sanitario dicendo che "sarebbe grave se cedessero al ricatto".
Dopo aver visitato la struttura danneggiata e aver ringraziato i volontari, e il personale medico e paramedico che in occasione dell'incendio in poco più di un'ora ha permesso l'evacuazione di 54 ricoverati, Buttiglione ha affidato al proprio vice capo gabinetto Massimiliano Converti il compito di coordinare i rapporti con gli enti locali veronesi per verificare la possibilità di un sostegno finanziario europeo per la ricostruzione del nosocomio.
"Avere l'ospedale nel proprio comune - ha osservato ancora Buttiglione - tempo fa significava uscire dall'inferiorità. Ed era un segno di prestigio perché le persone si identificano nel campanile, nel municipio, e appunto nell'ospedale. La razionalizzazione delle strutture - ha continuato l'esponente di governo - è però necessaria perchè è cambiata l'Italia, nascono meno bambini, cresce la popolazione anziana, cresce a dismisura il numero delle automobili. L'ospedale di Villafranca era ed è una struttura ben integrata nel territorio e per questo che chi l'ha colpita l'ha fatto in modo barbaro e crudele".
Sarebbe infatti di origine dolosa l'incendio che, 8 giorni fa, è divampato nella sala gessi: forse una 'guerra di campanile'.
E', infatti, in corso una contesa per la sopravvivenza tra gli ospedali veronesi di Villafranca e quello di Valeggio sul Mincio, a quindici chilometri l'uno dall'altro: un duro braccio di ferro per la collocazione del polo unico ospedaliero della zona, che in base al piano regionale sembrerebbe aver vinto Villafranca. Per difendere i due nosocomi sono sorti anche dei comitati cittadini.
E' quanto emerge dalle indagini della Procura di Verona.
Tuttavia, in base all'esito dell'autopsia, è incerto se la morte della donna perita due domeniche fa sia da ricondurre allo sviluppo delle fiamme o all'enorme nuvola di fumo che aveva avvolto l'intera struttura. Rimane però da accertare, ma il pm stesso ha definito questo quesito "molto difficile da risolvere", se lo stress emotivo, la concitazione del momento, possano aver anticipato anche solo di qualche minuto il decesso dell'anziana paziente.
 
Villafranca: petizione per l'ospedale
''L'ospedale Magalini di Villafranca deve rimanere funzionante e in piena efficienza, vista la sua collocazione strategica a servizio di un bacino d'utenza di oltre 70 mila cittadini e degli alti livelli di qualita' raggiunti''. Lo sostiene in una nota il consigliere regionale Giorgio Cerioni (An) esprimendo ''pieno sostegno alla petizione popolare avviata da tutti i gruppi politici del Consiglio comunale'' del centro veronese, preoccupato per le sorti della struttura dopo che un incendio, semba di origine dolosa, ne ha distrutto la sala gessi e l'area del pronto soccorso. Cerioni, in una nota, ricorda che la raccolta di firme proseguira' mercoledi' 2 aprile in piazza Giovanni XXIII a Verona e domenica 6 nei sagrati delle chiese parrocchiali del centro di Villafranca e delle sue frazioni. La petizione sara' consegnata al presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan, con la richiesta ''di un ripristino urgente del Magalini''.
 
Sanità: da oggi nuovi ticket
Entra in vigore oggi, martedì 1 aprile, in Veneto la nuova manovra di compartecipazione dei cittadini alla spesa farmaceutica, basata non più sulla ricetta, ma sulla quota fissa per scatola di medicinale prescritta. La quota fissa sarà di 2 Euro a pezzo, per un massimo di 2 pezzi a ricetta, cioè massimo 4 Euro per ricetta. Numerose le novità sul fronte delle esenzioni, che sono state fortemente ampliate rispetto alla precedente situazione: si tratta di tre diverse fasce di esenzione totale: tutti gli invalidi a vario titolo (le categorie sono 10), tutti i portatori delle 56 "grandi malattie" indicate nel Decreto Bindi; tutti gli appartenenti ai nuclei famigliari con un reddito equivalente ISEE fino a 8.500 Euro (pari a circa il doppio in termini di reddito reale).
La maggiore novità in tema di esenzione dal ticket farmaceutico in Veneto è quella dell'esenzione per tutti gli appartenenti ai nuclei famigliari con un reddito equivalente ISEE nazionale (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) non superiore a 8.500 Euro. Per chi non l'avesse ancora fatto, la certificazione per l'esenzione è ottenibile presso quei Comuni che siano collegati nella rete specifica IseeNet dell'Anci, o rivolgendosi ai 35 Centri di Assistenza Fiscale (CAAF) operanti in Veneto e abilitati al rilascio di certificazioni ISEE.
Questi quelli in provincia di Verona:
CAAF CGIL Nord Est VERONA
CAAF CISL VERONA
CAAF UIL VERONA
CAAF ACLISERVICE VERONA
CAAF COLDIRETTI VERONA - Impresa Verde
Altri CAAF si stanno accreditando giorno dopo giorno e saranno tra pochissimo disponibili sul territorio.
 
Terrorismo: chiesta archiviazione per marocchini arrestati
Erano stati sospettati come terroristi (con il Duomo di Verona tra gli obiettivi), ma ieri il Pm di Venezia Felice Casson ha chiesto per cinque marocchini in carcere da due mesi l'archiviazione.
Aveva pesato il ritrovamento di un kg di esplosivo di uso civile in un calzino ritrovato il 22 gennaio scorso dai carabinieri in un casolare abbandonato di Badia Polesine (Rovigo), dove erano stati sorpresi a dormire i cinque immigrati. A trasformarli in presunti terroristi la notizia, poi smentita, che si trattava di esplosivo plastico di tipo militare (anziche' dinamite gelatinosa di tipo civile) e il sequestro in un appartamento-moschea di Badia di mappe geografiche del Veneto con crocette su obiettivi sensibili come basi Nato, comandi dei carabinieri, la Basilica del Santo e il Duomo di Verona. L'indagine passo' dalla procura di Rovigo a quella di Venezia, competente in caso di sospetti episodi eversivi, e gli arresti furono confermati anche dal tribunale del riesame. Dalle indagini non sono emersi elementi tali da configurare l'aggravante eversiva e cosi' ora tocchera' a Rovigo procedere eventualmente solo per la detenzione di esplosivo.