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Veron@ quotidiano - edizione del 2003, aprile 11

 
Vinitaly: attesi 200mila visitatori 
"Saranno le regole di una qualità condivisa da tutti i protagonisti del settore a rilanciare nel mondo la leadership italiana del vino. La qualità deve essere il segno dell'identità nazionale". 
Questo il messaggio che ieri a Verona ha voluto dare il ministro Alemanno, inaugurando la 37/a edizione di Vinitaly, in programma sino al 13 aprile, il ministro per le politiche agricole e forestali Giovanni Alemanno, rilanciando poi il Belpaese alla direzione dell'Oiv: "L'Italia non può rinunciare alla candidatura alla direzione generale dell'Oiv". Alemanno vuole un candidato italiano alla guida dell'Organizzazione, tradizionalmente mantenuta dalla Francia e lo ha trovato in Federico Castellucci, direttore di Federvini e "riconosciuto per la sua competenza a livello internazionale". 
Il neo presidente della Fiera, Luigi Castelletti, ha voluto assicurare che il Vinitaly resterà a Verona. Al suo esordio da massimo dirigente dell'ente espositivo, Castelletti ha dato agli ospiti il benvenuto "al 37/o Vinitaly ma già che ci siamo anche al 38/o, 39/o e al 40/o - ha detto - perché tanto per sgombrare il campo da ogni dietrologia e da ogni dubbio diciamo subito che noi ci siamo". Riferendosi quindi agli attacchi portati alla manifestazione da altri poli fieristici italiani, Castelletti ha rilevato che "per Verona è finito il tempo delle incertezze e che i problemi maggiori in questo momento li ha chi non ha Vinitaly ma lo vorrebbe. Non noi".
Verona ha aperto così il 37/simo Vinitaly, la più importante manifestazione espositiva della città e, nel settore agroalimentare, del Veneto, che da una parte certo regala l'euforia di una grande festa e la soddisfazione di un indotto economico eccezionale, dall'altra costringe Verona a un'onda d'urto pesante di presenze, da alcuni ritenuta fastidiosa. 
La rassegna internazionale del vino si prepara all'assedio, in quattro giorni, di circa duecentomila visitatori da quest'anno non più "confinati" esclusivamente nei grandi padiglioni fieristici ma invitati all'utilizzo della città. Verona infatti ha accolto gli appassionati del vino offrendo il grande palazzo della Gran Guarda, nella centrale piazza Bra, quale punto di riferimento per le degustazioni e per i suggerimenti turistici e i negozi del passeggio quali insolite ammiccanti vetrine dove già sono esposte decine di centinaia di bottiglie dei più rinomati marchi. 
Verona è stata parzialmente rivoluzionata nella viabilità in zona fiera, con aree parcheggio capaci di ospitare settemila auto in più rispetto alle scorse edizioni. Dentro, la fiera ha regalato un colpo d'occhio come di consueto folcloristico e cromatico. Più o meno accompagnati da effetti speciali gli stand ospiteranno circa quattromila espositori su 60 mila metri quadrati che già saliranno a 65 mila circa il prossimo anno.
Alla Gran Guardia è stata allestita l'"Enoteca del Vinitaly" un progetto in collaborazione con l'associazione dei giovani del vino (Agivi) che suggerisce ai giovani di bere magari meno ma certo meglio.

Vinitaly: il vino è (anche) donna
Nel settore del vino la presenza delle donne è sempre più determinante e l'assioma donna – vino è assolutamente vincente, per la passione che ci mettiamo. Lo conferma la presenza femminile ormai affermata a livello di grandi e famose aziende vinicoli e nel segmento dei distillati.
Lo ha ricordato l'assessore alle pari opportunità del Veneto Isi Coppola, nel portare il saluto della Regione al convegno "Grappoli si nasce, vino si diventa", organizzato al Vinitaly dalla Commissione regionale pari opportunità e dall'Onilfa. Isi Coppola ha anche colto l'occasione per richiamare la produzione legislativa veneta nel settore dell'imprenditoria femminile, a favore della quale è stata in sostanza attuata una diminuzione dell'1 per cento dell'IRAP nell'artigianato, nell'industria e da ultimo anche nell'agricoltura.
Si è in questo caso colmata una lacuna – ha affermato l'assessore Coppola – che provocava una palese discriminazione tra le piccole e medie imprese condotte da donne e operanti nei settori "tradizionali" e quelle operanti nel settore primario, per le quali non era previsto alcun incentivo. Va anche ricordato che proprio in agricoltura c'è stato negli ultimi due decenni un incremento del 15 per cento della presenza femminile, che dal 1990 in poi è divenuta anche più selettiva, orientata verso la costituzione di aziende di dimensione medio grandi: le donne insomma – ha concluso l'assessore veneto – riescono ad individuare scelte produttive più redditizie e vincenti, impiegando le superfici a disposizione in modo più lungimirante e innovativo.

Fiera: inaugurato SOL, salone internazionale olio d'oliva 
Cresciuto in nove anni di storia nel numero degli espositori (quest'anno sono 414) e in quello dei Paesi partecipanti (11) il Sol, salone internazionale dell'olio d'oliva vergine extravergine aperto ieri a Veronafiere "ospitato" da Vinitaly, chiede ora una collocazione più evidente. 
"La rassegna - ha dichiarato ieri il direttore generale dell'ente fieristico scaligero Giovanni Mantovani - è matura per guadagnare una propria autonomia espositiva. Probabilmente nel 2004 Sol avrà nel calendario fieristico un nuovo posizionamento". Per quest'anno il salone si "accontenta" di registrare il tutto esaurito nel padiglione dedicato.

Vinitaly: musei scontati per i visitatori
L'Assessorato al Turismo del Comune di Verona, nel riconoscimento del rilievo che il Vinitaly riveste per la città, ha attivato, in collaborazione con l'ente VeronaFiere una serie di iniziative volte ad offrire un segnale di benvenuto ai visitatori di  questa importante manifestazione internazionale giunta alla  37^ edizione.
«Accanto ad interventi che mirano rendere più ospitale ed accogliente il centro storico – sottolinea l'Assessore Francesca Tamellini -, dagli addobbi floreali alle bandiere di rappresentanza, si è attivata una corsia preferenziale per i visitatori della Fiera, ai quali sarà concesso uno sconto presso le biglietterie dei musei e dei monumenti cittadini, per la visita alle collezioni permanenti e alle esposizioni in corso».
La collaborazione tra il Comune di Verona e l'Ente VeronaFiere nasce dalla volontà di contribuire alla creazione di un sistema integrato in  cui ciascuno apporti le proprie specificità e competenze nella realizzazione del più ampio progetto di valorizzazione delle innumerevoli e pregevoli emergenze turistiche che connotano la città. 

Sanità: commissione regionale litiga su ospedale di Villafranca
Per verificare lo stato di salute della sanità veronese e, in modo particolare, dell'organizzazione ospedaliera dell'area ovest del territorio provinciale, i cui problemi si sono ulteriormente aggravati in seguito all'incendio dell'ospedale di Villafranca, la commissione sanità del Consiglio regionale, presieduta da Leonardo Padrin , ha effettuato una visita "in loco" che è iniziata con un sopralluogo alle strutture danneggiate del Magalini.
I membri della commissione sanità, a cui si sono aggiunti numerosi altri consiglieri regionali veronesi, si sono poi trasferiti a Bussolengo presso la sede polifunzionale dell'Ulss 22 dove si sono incontrati con gli amministratori locali e con i direttori generali delle Ulss veronesi.
I lavori si sono aperti con l'illustrazione da parte del dirigente del servizio attività ospedaliere della Giunta regionale Tiziano Martello che ha illustrato un rapporto che contiene una "prima relazione di massima" sulla situazione dell'ospedale di Villafranca prospettando tre possibili soluzioni per far fronte al dopo incendio: a) realizzazione del nuovo polo ospedaliero unico di circa 250 posti letto che –si sottolinea- prevede un importo finanziario (125 milioni di euro) oggi non affrontabile e tempi complessivi lunghi (oltre 10 anni); b) ripristino provvisorio delle altre strutture edilizie di Isola della Scala e Valeggio sul Mincio; c) realizzazione di una piattaforma sanitaria a Villafranca dal costo di 30 milioni di euro con tempi di realizzazione previsti di 24-28 mesi.
"Tutte queste ipotesi –si legge nella relazione- devono, però, confrontarsi con la domanda: quanto può rimanere la città di Villafranca senza una dotazione, ancorché minima, di servizi ospedalieri?". 
La situazione dell'Ovest veronese dal punto di vista delle strutture sanitarie è stata affrontata da Giorgio Mengalli , sindaco di Sommacampagna e presidente della conferenza dei sindaci dell'Ulss 22, la quale -ha affermato- deve accreditarsi come interlocutore ascoltato della Regione nel dibattito sulle scelte circa il futuro sanitario della zona. Mengalli ha, quindi, chiesto alla commissione sanità che venga "congelata" l'applicazione della delibera della Giunta veneta relativa alla riorganizzazione della rete ospedaliera proprio per consentire una più approfondita riflessione sulla creazione di un Polo di eccellenza che -ha precisato- dovrà sorgere ex novo.
La commissione consiliare ha poi proseguito al proprio interno un confronto sulla complessa questione dell'organizzazione delle strutture sanitarie dell'Ovest veronese; oltre all'emergenza di Villafranca è aperta, com'è noto, la questione del Polo unico a cui è collegata la questione del futuro dell'ospedale veronese di Borgo Trento: ristrutturazione nell'attuale ubicazione o "trasferimento" fuori città? 

Boscomantico: il 15 disinnesco bomba
Inizieranno alle 8 del 15 aprile le operazioni di disinnesco di una bomba rinvenuta a Boscomantico. Il sindaco di Verona ha firmato l'ordinanza che 
impone l'evacuazione di un'area di 400 metri di raggio attorno all'ordigno. La popolazione e' invitata a non avvicinarsi al quartiere di Chievo e alla zona circostante l'aeroporto di Boscomantico durante le operazioni di disinnesco.

CronacaFlash
* Montorio. Questa mattina, venerdì 11 aprile, alle ore 10, l'Assessore alla Pubblica Istruzione, Maria Luisa Albrigi, il Presidente dell'Agec, Patrizia Bravo, e il Presidente della Circoscrizione VIII, Enrico Corsi, inaugureranno l'ampliamento della scuola materna Monte D'Oro, in via Cedri n.1,  Montorio.
* Genetica. Era il 15 aprile del 1953, e sul numero 171 della rivista 'Nature' compariva un breve articolo firmato da due giovani scienziati: un documento che avrebbe cambiato la storia dell'uomo, perche' in quelle poche righe l'americano Watson e l'inglese Crick descrivevano per la prima volta la struttura a doppia elica del Dna. A Verona il 15 aprile si terrà un convegno sul 50esimo compleanno della scoperta.
* Pedofilia. Stasera a Legnago convegno sul tema "Per non rubare la gioia ai bambini", ovvero prevenzione della pedofilia. Serata organizzata dal Lions Club Legnago presso la sala civica di Legnago Via Matteotti, n. 4 - ore 21.00.
* Hellas.  La squadra allenata da Alberto Malesani ha svolto una seduta pomeridiana presso il campo di Pozzo di San Giovanni Lupatoto.
Oltre a Mario Salgado, colpito da un attacco febbrile, sono rimasti a riposo Carlo Teodorani e Alessandro Gamberini.
Preparazione differenziata per Gianluca Pegolo e Martino Melis.
Questa mattina i gialloblù sosterranno una seduta di allenamento presso il campo dell'antistadio. 

Enel: attenti ai nuovi contatori
I nuovi contatori digitali (detti anche intelligenti) non sono come quelli di una volta, infatti, non hanno più la tolleranza del 10% (3,3KW/h). Per ovviare a questo fatto, che rappresenta una concreta "perdita" per le utenze domestiche, la soluzione proposta dall'ENEL è quella di aumentare la potenza del contatore. Ma attenzione! Gli Elettricisti dell'Unione Provinciale Artigiani mettono in guardia: "Prima si devono controllare gli impianti se si intende aumentare la potenza installata".
In quest'ultimo anno  l'ENEL sta sostituendo nelle case degli italiani i vecchi contatori con altri di nuova generazione, tarati a 3 KW/h che non prevedono la tolleranza del 10%. La differenza tra lo strumento di misura nuovo ed il vecchio è tale, considerando i momenti di consumo elettrico di punta, che spesso comporta la repentina interruzione di elettricità, con gli evidenti disagi causati da elettrodomestici che non terminano il proprio ciclo (si pensi a lavatrici e lavastoviglie). Questa "denuncia" è arrivata da numerosi cittadini che hanno anche riferito che ogni volta che l'ENEL è stata interpellata sulla questione, consiglia sistematicamente di richiedere un aumento della potenza passando all'utenza da 4,5 KW/h. Questa operazione, però, è tutt'altro che gratuita, comporta un costo aggiuntivo per l'allacciamento di 207 euro, oltre ad una tassa bimestrale di 80 euro contro i 4 attuali. Ma non è solo un problema di soldi. Già alcuni mesi fa la Confartigianato, quando l'ENEL aveva diffuso la notizia che sarebbe stato possibile passare dal contatore di casa da 3 a 4,5 KW/h senza alcun onere di spesa da parte dell'interessato, lanciò l'allarme sicurezza. Della vicenda si occupò anche l'Autorità per l'energia elettrica e il gas, che - per motivi di altro genere - vietò di procedere all'operazione gratuitamente, in quanto lesiva del principio di libera concorrenza, vista la posizione dominante detenuta sul mercato della stessa ENEL.
Fu Confartigianato Elettricisti, a sollevare il problema di un doveroso adeguamento dell'impianto elettrico per motivi di sicurezza.
"Bisogna sempre provvedere o assicurarsi - spiega Daniele Parisotto, presidente degli elettricisti di Verona - che il proprio impianto sia predisposto in tutta sicurezza ad un aumento di potenza. Occorre predisporre un controllo generale per essere certi di non correre pericolo nell'accendere i vari elettrodomestici tutti assieme. Infatti, il 90% delle abitazioni italiane è dotato di una protezione magnetotermica di 15 amper tarata per l'impianto da 3 KW/h. Per adeguare l'impianto alla nuova potenza di 4,5 KW/h si deve installare una protezione magnetotermica da 20 amper, per permettere il flusso regolare di energia elettrica pari alla portata del contatore. In mancanza di questo basilare adeguamento l'impianto, non assicurando la protezione dei circuiti contro le sovracorrenti (corto circuito e sovraccarico), è da considerarsi fuori norma".
"Da questo - continua Parisotto - ne consegue la necessità di rivedere la struttura dell'impianto elettrico, il che può significare la suddivisione in più circuiti interni dell'impianto stesso, con l'installazione o di un unico interruttore differenziale generale e vari interruttori automatici di protezione, oppure di un interruttore generale di sezionamento e vari interruttori differenziali a protezione delle singole utenze. Queste ipotesi di soluzione permettono, ove possibile, di mantenere la sezione dei conduttori dell'impianto nello stato originario. In ogni caso, tali modifiche, trattandosi di interventi di trasformazione di impianto, devono obbligatoriamente essere realizzate da imprese abilitate all'installazione degli impianti elettrici ai sensi della legge 46/90".
 
 

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Adige: consorzio BIM danneggiato da mancati introiti
Il Consorzio BIM Adige di Verona è stato particolarmente danneggiato dal mancato introito dei sovracanoni per l'utilizzazione delle grandi derivazioni a scopo idroelettrico, dovuto alla controversia con la Provincia autonoma di Bolzano. La Regione del Veneto già l'anno scorso aveva concesso un importo di 200 mila euro come anticipazione per non pregiudicare la regolare funzionalità dei servizi gestiti dal consorzio stesso.
La giunta regionale ha quindi disposto anche per il 2003 l'assegnazione di un finanziamento dello stesso importo stabilendo che dovrà essere restituito alla scadenza del 31 dicembre 2004.
Rispetto alla controversia sull'attribuzione dei sovracanoni innescata da una legge della Provincia di Bolzano (n. 19/2001) in difformità dalla legge nazionale n. 959/1953  la Regione del Veneto aveva proposto sia un intervento davanti al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, sia ricorsi davanti alla Corte Costituzionale per ottenere l'annullamento della norma provinciale.
Con sentenza del 2 dicembre scorso, la Corte Costituzionale ha sostanzialmente accolto i ricorsi del Veneto a sostegno delle istanze delle amministrazioni locali che fanno capo al BIM Adige di Verona. Ma per il momento la Provincia di Bolzano non si è ancora attivata per dare attuazione alla sentenza e restano quindi immutate le condizioni per il Consorzio BIM Adige che ha richiesto un'ulteriore anticipazione per sostenere le spese indispensabili al funzionamento. Di qui il sostegno finanziario della Regione, in attesa che il contenzioso con Bolzano trovi definitiva soluzione portando al recupero dei fondi arretrati spettanti.

Chievo: sospetta lesione legamenti per Lupatelli
Nella partitella amichevole di ieri pomeriggio ad Aldeno (Trento), il Chievo si è imposto sulla locale formazione d'Eccellenza per 9-0. Assente Lupatelli, sono rimasti a riposo Legrottaglie, Mensah, Cossato, Lanna e Bjelanovic, che non hanno preso parte all'amichevole, ma si sono allenati regolarmente. Le reti del Chievo sono state segnate nella prima frazione da Bierhoff, autore di una doppietta, Nalis, De Franceschi e Corini su rigore, nella ripresa doppietta di Franceschini e acuti per Perrotta, rigore, e per il giovane brasiliano Marcos De Paula. Dopo l'infortunio al ginocchio riportato in allenamento mercoledì pomeriggio ieri Cristiano Lupatelli è stato visitato dal dottor Giovanni Musatti. La visita ha rilevato un possibile interessamento del legamento crociato. Per valutare con precisione l'entità dell'infortunio, il giocatore verrà sottoposto oggi ad una risonanza magnetica.


 
 
 
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