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Veron@ quotidiano - edizione del 16 maggio 2003

Occhio al caffe!

Prezzi bassi e scarsa qualita' danneggiano consumatori e piccoli produttori



A Civitas 2003 l'appello dei cafetaleros dell'Honduras, in Italia per la Campagna a sostegno dei piccoli produttori del Sud del mondo promossa dal Consorzio Etimos e da TransFair Italia "Noi produttori del Sud del mondo abbiamo bisogno di consumatori coscienti. Chi consuma il caffè ha una grande responsabilità: dovrebbe pretendere, anche per la sua salute, di sapere se il caffè che beve è di prima o di terza scelta, di conoscere la sua data di produzione! Il prezzo del caffè è crollato per colpa delle multinazionali che controllano il mercato. Sono solo quattro a livello mondiale, due europee e due statunitensi. Utilizzano chicchi di cattiva qualità e mettono in commercio caffè prodotti anche dieci anni fa".

A lanciare questo appello e a portare a Civitas la voce dei piccoli produttori del caffè dell'Honduras è Dagoberto Suazo, direttore generale della Central de Cooperativas Cafetaleras dell'Honduras, un consorzio di 62 cooperative che raccoglie circa 10 mila piccoli e medi produttori e che si è data un compito duplice: migliorare la qualità del caffè e anche la vita dei produttori e delle loro comunità.

Al salone del noprofit per questo è stata lanciata la campagna "Sin Café No Hay Mañana", lanciata da Etimos, Consorzio italiano che opera nell'ambito del microcredito nei paesi del Sud del mondo e da TransFair Italia. La Central è infatti uno dei produttori del caffè equosolidale. La campagna si rivolge a consumatori e risparmiatori: ai primi con l'invito ad acquistare il caffè equosolidale garantito da Transfair, ai secondi con quello a partecipare, con donazioni e la sottoscrizione di Certificati di Deposito, alla costituzione di un fondo di garanzia che permetta ai produttori della Central di beneficiare di una linea di credito a lungo termine per dare il via agli investimenti strutturali necessari in questo precario contesto economico.

Oscillazione nei prezzi delle materie prime, monopolio delle multinazionali, strapotere degli intermediari locali: sono questi infatti i mali che affliggono i piccoli produttori del Sud del mondo. Per i consumatori è difficile accorgersene, ma negli ultimi anni il prezzo del caffè grezzo è crollato, passando dai 550 dollari a quintale del '97 ai 100 attuali: una diminuzione dell'80% che spesso determina per le comunità del sud del mondo costi di produzione addirittura superiori a quelli di vendita.

Il commercio equosolidale invece ai produttori continua a pagare tra i 250 e i 500 dollari a quintale di prodotto grezzo. Se "Sin Café No Hay Mañana" è il nome della campagna in favore dei cafetaleros dell'Honduras "Sin Credito no hay mañana", è invece il titolo generale della campagna promossa da Etimos e Transfair, che si svilupperà da qui ad un anno, declinando di volta in volta il nome di un prodotto del commercio equo e abbinandolo ad una organizzazione di produttori.

Tutte le informazioni sono disponibili su www.campagnaproduttori.net.




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