Truffe: sgominata gang falsari sanatorie
La polizia di Verona ha sgominato un' organizzazione che forniva agli extracomunitari irregolari, dietro compenso che variava tra i 1.700 ed i 2.000 euro a persona, false dichiarazioni attestanti la sussistenza di inesistenti rapporti di lavoro subordinato per poter accedere alla sanatoria.
La squadra mobile scaligera ha arrestato il capo dell' organizzazione, mentre altre due persone, tra cui una consulente del lavoro, sono state raggiunte da un provvedimento limitativo ed ancora altre 21 persone sono state invece denunciate per associazione per delinquere finalizzate alla falsa regolarizzazione di immigrati in violazione della legge Bossi-Fini.
Gli agenti hanno perquisito una decina di cooperative veronesi, che a vario titolo, si prestavano a fare false dichiarazioni di assunzione.
Una sessantina sono state le pratiche già inoltrate e scoperte dagli investigatori che stanno svolgendo accertamenti su un altro centinaio di documenti.
L' indagine, alla quale ha preso parte anche l' ufficio stranieri della questura scaligera è iniziata alla fine del 2002 quando gli investigatori si sono insospettiti dell' eccessivo numero di kit postali per la regolarizzazione di cittadini extracomunitari presentati da una società veronese, la Euro 2000 Scarl.
Il reclutamento degli immigrati da parte del consulente del lavoro, avveniva grazie alla distribuzione di volantini che pubblicizzavano l' assistenza amministrativa di quanti volevano mettersi in regola e anche l' interessamento di stranieri già in regola con il permesso di soggiorno, ma non è mancato il coinvolgimento anche di italiani.
 
Turismo: guide Zimbabwe imparano a Verona
E' stato presentato all'Istituto alberghiero Carnacina di Bardolino, nel corso di una conferenza stampa cui ha preso parte anche l'ambasciatore dello Zimbabwe Mary Margaret Muchada, un progetto che si propone di formare giovani guide turistiche originarie dello Stato africano per permettergli di svolgere l'attività di tour operator nel Paese d'origine. Alla conferenza sono intervenuti il preside ed il vicepreside dell'Istituto alberghiero di Bardolino, Armando Gallina e Domenico Bongiovanni, il presidente di Confcommercio Verona Fernando Morando,  la rappresentante di Eurojob Vera Tribus.
Un primo gruppo di quattro corsisti, presenti all'incontro con la stampa, ha iniziato in questi giorni l'attività formativa che prevede l'insegnamento - nell'ambito di uno stage che avrà luogo all'Istituto alberghiero "Carnacina" di Bardolino - dell'italiano, dell'inglese, nonché di tutte le nozioni utili per apprendere la professione di tour operator. Successivamente, a settembre, ai quattro corsisti se ne aggiungeranno altri sei per dar vita alla prima fase completa del progetto, che nelle intenzioni dei promotori dovrà ripetersi nei prossimi anni e che mira a specializzare questi giovani nell'accoglienza, nel loro Paese d'origine, di turisti e imprenditori italiani.
Un'iniziativa che scaturisce dalla sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra Ambasciata della Repubblica dello Zimbabwe, Istituto alberghiero, Confcommercio Verona e Associazione per la formazione e la cultura Eurojob e che è cofinanziato tra gli altri da Verona Innovazione, Camera di Commercio, comune di Lazise e di Garda.
Negli interventi è stato spiegato il senso di un progetto che vuole creare un canale privilegiato tra lo Stato africano e la realtà Veronese, sia per agevolare ed incrementare i flussi turistici in quel Paese, sia nella prospettiva di avviare attività e investimenti imprenditoriali nello Zimbabwe dove già oggi lavorano un migliaio di italiani, parte dei quali gestisce alberghi e locali.
"Siamo riusciti ad avviare il corso dopo una serie di "problemi" di natura burocratica che ne hanno ritardato l'inizio, "risolti" grazie all'intervento del ministro degli esteri Frattini e l'intermediazione del sottosegretario Brancher  – ha sottolineato Morando – e siamo particolarmente lieti di presentare questo progetto, finalizzato a far crescere professionalmente  ragazzi dello Zimbabwe, tutti laureati, in modo che possano trasmettere la loro esperienza anche ad altri loro conterranei. Vogliamo contribuire a sviluppare le potenzialità di un Paese straordinario e ricco di risorse che dopo aver ottenuto l'indipendenza dall'Inghilterra, nel 1980, oggi  è in cerca di una propria dimensione".
  
Arena: domenica 15mila bandiere di pace
Domani, domenica, sarà la prima bandiera della pace, usata in Italia nel 1961 alla prima edizione della Marcia per la pace Perugia-Assisi, ad aprire domenica all'Arena la giornata della bandiera arcobaleno.
Quindicimila le persone attese in città provenienti da tutta Italia a cui si uniranno don Luigi Ciotti, padre Alex Zanotelli, l'europarlamentare Luisa Morgantini, don Albino Bizzotto e l'inviato Rai Ferdinando Pellegrini. Due i momenti 'forti' della manifestazione: il primo sulla guerra in Iraq con un collegamento con Baghdad, il secondo sulle guerre in corso nel mondo, che verranno ricordate una a una.
"La scelta di Verona non è casuale - afferma Mariagrazia Bonollo, addetta all'ufficio stampa dell'associazione Beati i Costruttori di Pace - da vent'anni la città si dimostra sensibile a questi problemi. Dall'86 ha già ospitato all'Arena molte iniziative per la pace e oggi vuole essere un simbolico punto di partenza per stimolare la nascita di nuove, locali 'Arene di Pace' in tutta Italia".
"Il Comune di Verona – ha commentato l'assessore Gaetano Poli– non ha semplicemente patrocinato l'iniziativa, ma si è impegnato in prima persona. Per noi non si tratta di un fatto episodico, ma di una vera e propria linea di impegno che l'amministrazione è andata assumendo in questi ultimi mesi". "L'appuntamento all'Arena di Verona – ha spiegato Francesco Vignarca a nome degli organizzatori – vuole essere l'inizio di un confronto fra le associazioni e i cittadini sulle proposte per proseguire da qui in avanti l'impegno concreto per la pace".
L'Arena gremita di bandiere il primo giugno avrà anche un preciso significato rispetto alla Festa della Repubblica. "Abbiamo voluto che questa giornata si svolgesse il primo giugno proprio perché crediamo che la bandiera della pace debba affiancare quella italiana, quella europea e quella delle nazioni unite" dichiara don Albino Bizzotto, fondatore di Beati i Costruttori di Pace. E un'ulteriore nota di colore e allegria la porterà a Verona un nutrito gruppo di ciclisti.
Una staffetta di pace partirà domenica mattina da Padova alle 8.30 e percorrerà gli ottanta chilometri di tragitto che uniscono Padova, Vicenza e Verona lungo le strade statali, raccogliendo quanti si vorranno aggregare lungo il percorso. Tutti i partecipanti indosseranno una bandiera per colorare di pace la strada verso l'Arena.