Tentata intimidazione del segretario provinciale di RC
Succede che…..
….una sera, incazzati rossi per il silenzio nel quale è stata
"rinchiusa" la campagna per i referendum del 15 – 16 giugno decidiate di
fare qualche atto di disobbedienza, magari scritte su vecchi muri, soprattutto
"industriali": IL 15 GIUGNO VOTA SI ART. 18.
Un atto "illegale", certo, ne siete coscienti, ma ci sono momenti nei
quali bisogna forzare la legalità formale in nome di principi come
il pluralismo, l'informazione democratica, la necessità di rompere
un muro di silenzio che nega il diritto costituzionale a scegliere come
esprimervi in una scadenza importante dopo avere ricevuto adeguata informazione.
Succede che…
….verso le 23,45 vi telefona vostro figlio per dire che c'è
la polizia in casa e che è meglio che torniate subito.
Succede che…
…tornate di corsa e trovate sul marciapiede davanti a casa vostra due
agenti della mobile che senza dirvi niente vi chiedono i documenti. Alla
richiesta del motivo vi dicono che c'è stata una segnalazione: la
vostra automobile è stata indicata come "base" per quello di cui
sopra. Vi chiedono se è vero e, ovviamente, rivendicate il fatto
(altrimenti che disobbedienza sarebbe?). Alle vostre rimostranze sul fatto
che irrompere in casa a quell'ora per la scritta di cui sopra vi sembra
una esagerazione (o meglio una intimidazione) vi viene risposto "Ma non
vorrà sindacare sul nostro lavoro?".
Succede che….
…salite in casa e vostra moglie vi dice che sono entrati, le hanno
chiesto i documenti (sic!) e sono stati lì, a quell'ora, per
circa mezz'ora, in attesa del vostro ritorno SENZA DARE SPIEGAZIONE ALCUNA
SUL MOTIVO.
E' SUCCESSO A VERONA IN VIA SCUDERLANDO 383, RESIDENZA DEL SEGRETARIO
PROVINCIALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA RENATO PERETTI LA NOTTE DEL 29 MAGGIO.
UN BUON MOTIVO PER RILANCIARE LA CAMPAGNA REFERENDARIA RESPINGENDO
TUTTE LE INTIMIDAZIONI E CONTINUANDO A FARE DI TUTTO PER ROMPERE IL MURO
DI SILENZIO CON IL QUALE HANNO CIRCONDATO UNA INIZIATIVA DI DEMOCRAZIA
E DI CIVILTA'.