Senza-tetto: 200 posti contro emergenza freddo
Verona non è Mosca dove ogni anno si contano centinaia di morti tra i senzatetto per il freddo, ma l'amministrazione comunale ha deciso di correre ai ripari per prevenire e non sottovalutare il problema.
Per questo la giunta ha deciso di aumentare da 160 a 350 i posti letto per i senza fissa dimora. Ad illustrare l'iniziativa il Sindaco Paolo Zanotto assieme all'assessore ai servizi Sociali Tito Brunelli.
"Si tratta di una decisione importante - dichiara il Sindaco - tesa a offrire una sistemazione più dignitosa ai senza tetto di Verona. Un intervento non sporadico, ma inserito in un progetto a medio-lungo termine, per il quale è stata creata una rete tra istituzioni e privato sociale. È stato infatti istituito un tavolo permanente che coinvolgerà gli assessorati ai Servizi Sociali, alle Pari opportunità e all'istruzione unitamente a realtà del privato sociale quali il Don Calabria, il Cestim, la Comunità dei Giovani, quella di don Luigi Vinco e altre associazioni che ci hanno aiutato molto nel cercare soluzioni a questo problema".
"I nuovi posti - prosegue Paolo Zanotto - sono dislocati in vari punti della città. La giunta ha deciso di stanziare 200 mila euro per le strutture, gli arredi e le spese di gestione".
"Sappiamo che i senza fissa dimora a Verona sono più di 350 - prosegue l'assessore Brunelli -, per questo contiamo, entro il 2005, di fornire altre strutture che vadano a coprire completamente i bisogni di queste persone. Per questo sono già state coinvolte la Fondazione Cariverona e Trenitalia, che metterà a disposizione uno spazio nella stazione di Porta Nuova e, in occasione della ristrutturazione di piazzale 25 aprile, disporrà un ufficio per i senza tetto. Al Camploy verrà distribuito il pasto serale, in aggiunta al pranzo, e a Casa Serena quella di mezzogiorno. In aggiunta a ciò, Amia provvederà alla pulizia del piazzale del Tempio Votivo e alla dislocazione di servizi igienici".
 
Rifondazione: convegno contro riforma Biagi
La federazione provinciale di Rifondazione Comunista di Verona organizza per oggi, venerdì 21 novembre, alle 21, nella sala Civica di Borgo Roma (di fronte al Policlinico), l'incontro pubblico "Come ti precarizzo il mondo del lavoro", sul tema dell'applicazione legge 30 (riforma Biagi - mercato del lavoro) e lavoro precario. L'incontro è stato presentato oggi dal consigliere comunale Fiorenzo Fasoli e dal segretario provinciale  di Rifondazione Comunista Renato Peretti.
"Obiettivo dell'iniziativa - spiega il consigliere Fasoli - è discutere di lavoro precario con le persone direttamente coinvolte. Stiamo valutando la possibilità di realizzare a Verona un osservatorio sul lavoro precario, con l'intento di creare momenti di indagine, conoscenza e scambio di esperienze".
"L'attuazione della legge 30 non è la strategia corretta per contrastare la disoccupazione giovanile - prosegue Renato Peretti - non è la via per creare un mercato del lavoro trasparente ed efficiente in grado di incrementare le occasioni di lavoro e garantire a tutti un equo accesso alla occupazione regolare e di qualità".
"Il lavoro precario non è una occasione di lavoro a flessibilità regolata, ma una forma contrattuale che sfrutta e penalizza il lavoratore" conclude Peretti.
 
Fiera: anche l'Università ospite di Job
Dal 27 al 29 novembre VeronaFiere ospiterà Job Orienta, salone sull'orientamento scolastico. 
Nel mercato culturale proposto la prossima settimana a Verona anche l'università scaligera illustrerà i propri "prodotti" di scienza e sapere.
In particolare giovedì 27 l'ateneo scaligero proporrà il workshop "L'offerta didattica nell'ateneo veronese", relatore Mario Longo, delegato del rettore per le attività di orientamento e tutorato. "Che cosa farai da grande", stage e Job Placement nell'Università di Verona, sarà presentato da Alessandro Lai, delegato del rettore per le attività relative ai tirocini formativi e di orientamento al lavoro.
"La formazione all'estero" sarà il tema curato da Giovanni Tondini, responsabile per la mobilità studentesca in Europa. Il 28 novembre l'università presenterà il "Tandem scuola - università", edizione 2003, relatore in questo caso sarà Roberto Giacobazzi, Presidente della Commissione Permanente del Senato Accademico Allargato per la Didattica.
"L'Università che orienta al lavoro", è invece il titolo del convegno promosso dall'università il 27 novembre: introdurrà ai lavori Elio Mosele, Magnifico Rettore dell'Università di Verona, mentre la discussione sarà condotta dal Piero Tosi, Presidente conferenze dei Rettori delle Università Italiane. I lavori inviteranno a riflettere sulle modalità secondo le quali le istituzioni universitarie possono o devono indirizzare i propri studenti verso il mondo professionale.
E' indirizzato ad operatori delle imprese e della formazione, a professori universitari, a docenti delle scuole superiori, ad operatori delle aree stage e di orientamento delle istituzioni universitarie nonché a studenti universitari e a studenti delle scuole superiori.
  
Villafranca: Welponer e Franchetto chiedono circonvallazione
Con una interrogazione "urgente" il vicepresidente del Consiglio regionale Gustavo Franchetto e il consigliere Nadir Welponer (DS) sollecitano la Giunta regionale e Veneto Strade a stanziare quanto prima i 20 milioni di euro necessari per finanziare la realizzazione della circonvallazione di Villafranca e a inserire tale opera nel piano degli impegni prioritari della viabilità veneta. Franchetto e Welponer invitano inoltre l'assessore competente Renato Chisso a verificare il ruolo di Veneto Strade nella progettazione, dato che - informa l'esponente regionale della Margherita- "il preliminare per il secondo lotto, elaborato dal Comune di Villafranca, risulta fermo in Regione e necessiterebbe di un adeguamento a causa delle varianti apportate al primo lotto nella connessione con via Sant'Eurosia-strada per Povegliano". "A fronte dei flussi di traffico della strada regionale Grezzanella, sulla quale transitano 70 mila veicoli ogni giorno, delle esigenze del territorio e delle reiterate assicurazioni della Giunta regionale al Consiglio regionale e al Comune di Villafranca sul finanziamento e la realizzazione dell'attesa tangenziale - concludono Franchetto e Welponer - riteniamo sia ora "porre uno stop alla politica degli annunci e dare il via effettivo ai cantieri". I due consiglieri regionali sottolineano inoltre come siano del tutto inadeguati i 7 milioni di euro che i comuni di Villafranca e di Povegliano intendono trasferire a Veneto Strade per la realizzazione dei primi due lotti, il cui costo preventivato è invece di 27 milioni di euro. Franchetto e Welponer chiedono infine di non subordinare la realizzazione della nuova tangenziale di Villafranca alla costruzione della Tibre (Tirreno-Brennero) e di dare la priorità nella realizzazione al tratto finale della strada "ovvero da località Cascina Verde a via Mantovana", anziché (come previsto dalla Veneto Strade Spa) al 1° lotto da Dossobuono a via Sant'Eurosia. "Se la costruzione della nuova Grezzanella avvenisse secondo la scansione progettuale prevista da Veneto Strade - conclude Franchetto - il lotto realizzato resterebbe inutilizzato fino alla costruzione intera dell'opera".
  
Tabacco: Veneto difende produttori
"Per quanto mi riguarda sosterrò in tutte le sedi le istanze e le proposte dei nostri produttori di tabacco contro l'attuale proposta di modifica della Organizzazione Comune di Mercato avanzata dalla Commissione Europea". Lo ha affermato l'assessore all'agricoltura del Veneto Giancarlo Conta, che condivide le preoccupazioni espresse dalla filiera italiana e veneta sulla questione.
"Nella nostra Regione c'è una produzione di altissima qualità espressa da grande professionalità. Se sono legittime le preoccupazioni della Commissione per la salute, penalizzare i produttori non ha alcun senso, perché l'unica vera conseguenza sarebbe un aumento delle importazioni di prodotto da paesi extracomunitari, oltretutto con meno garanzie qualitative di quelle che i nostri agricoltori sono in grado di offrire.
Va altresì tenuto presente che la produzione è comunque contingentata e viene praticata in prevalenza in territori che non hanno altre vocazioni sostitutive: vi sarebbe insomma non solo una caduta di occupazione senza effetti reali al consumo, ma anche il rischio di un ulteriore abbandono della campagna, con tutti gli effetti negativi che questo può avere".
In questa stessa direzione - ha precisato l'assessore - si può pensare anche ad applicare il taglio delle risorse a partire dalle aziende che possono rimanere meglio sul mercato a prescindere dai sostegni comunitari. Nello stesso tempo, le risorse tolte al tabacco in quanto tale, andranno utilizzate per favorire processi di riconversione aziendale che tengano conto anche dell'esigenza di salvaguardare il più possibile gli attuali posti di lavoro".