Commercio: premiate botteghe storiche veronesi
Con una cerimonia presieduta dal Sindaco Paolo Zanotto e dall'assessore al Commercio Francesca Tamellini, i 75  negozi storici veronesi iscritti all'albo delle botteghe storiche di Verona, sono stati premiati, in Sala Arazzi, con una targa di bronzo personalizzata da esporre all'esterno dell'esercizio commerciale. Due le classi di merito premiate: oltre 40 anni di attività e pregio storico.
Presente anche Giorgio Massignan, presidente della sezione veronese di Italia Nostra, la Onlus nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale, promotrice dell'iniziativa assieme al Comune.
"È motivo di soddisfazione, per me, premiare le botteghe che contribuiscono a dare vitalità al centro storico, consentendo alla città di rimanere legata alle sue tradizioni e fedele a se stessa" ha detto il Sindaco.
"La costituzione dell'albo delle botteghe storiche della nostra città - spiega l'assessore Francesca Tamellini -  nasce dal desiderio dell'amministrazione di salvaguardare il patrimonio di piccole attività artigianali e commerciali che da sempre caratterizzano il nostro centro storico. Il problema della tutela delle botteghe nasce dalla constatazione che le vie della città antica sono ormai destinate in prevalenza ad attività economiche legate direttamente a società multinazionali, con merceologie e modalità di vendita codificate e uniformate a prescindere dalle località. La premiazione di oggi vuole anche essere un riconoscimento per i tanti anni di lavoro di molti negozi a servizio della cittadinanza. Prevediamo altre iniziative per contrastare la cessazione delle attività storiche. Prossimamente stamperemo delle guide alle botteghe storiche di Verona".
La consegna dei premi a palazzo Barbieri è stata preceduta dalla posa della prima targa di riconoscimento presso la bottega “Studio fotografico Bazzoni” di via Roma.
 
Nato: generale Quintana succede a D'Arrigo
Cambio al vertice delle Forze operative terrestri e del Joint Command South, il comando interforze Nato che ha sede a Verona. Il generale Antonio Quintana cederà oggi il comando al generale Cosimo D'Arrigo.
La cerimonia di avvicendamento si svolgerà alle 11, nella caserma Passalacqua di Verona.
 
Rivoli: 200mila euro per forte austriaco
Ulteriori contributi per 813 mila euro complessivi sono stati assegnati dalla giunta regionale ad enti locali per acquisire e utilizzare immobili dismessi o ceduti dal Ministero della difesa.
Di questi quasi 200mila andranno a Rivoli.
Con riferimento alla normativa statale per la cessione di immobili individuati dal Ministero della difesa - spiega l'assessore veneto alle autonomie locali Raffaele Grazia - per venire incontro ai comuni interessati all'operazione, la Regione si è dotata di una legge (n. 54/1999) che consente l'erogazione di contributi fino al 50% del prezzo d'acquisto.
Ad aprile erano già stati erogati  fondi per 400 mila euro ma nel corso di questo esercizio finanziario si sono rese disponibili ulteriori risorse ora assegnate agli enti locali in graduatoria con questo provvedimento.
In particolare è stata concessa una seconda assegnazione per raggiungere il massimo del contributo erogabile al comune di Rivoli Veronese (182.615 euro) per il forte austriaco.
 
Rossi: più soldi per restaurare chiese
"Se la maggioranza non dovesse avere il coraggio di rivedere quanto disposto dalla Giunta nel capitolo 043050 "Restauro e risanamento edifici di culto", e al capitolo 070242 "Valorizzazione del patrimonio degli organi musicali", mi troverò costretto, mio malgrado, a non votare il bilancio della Regione Veneto".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale di Forza Italia Mario Rossi, veronese, il quale ricorda che per il primo capitolo la proposta della Giunta regionale prevede soli 2.500.000 milioni di euro mentre "zero" euro per il secondo.
"In commissione Cultura -afferma ancora Mario Rossi- abbiamo proposto di rivedere questa impostazione ma a tutt'oggi non siamo riusciti definitivamente nell'intento. Mi spiace che alcuni colleghi non conoscano o non tengano conto di quanto sia umiliante, dispendioso in termini di denaro e di tempo, redigere le domande di contributo finalizzate a conservare un bene culturale. Parroci, superiori religiosi, presidenti di enti religiosi o civili titolari di beni culturali, si ritrovano costretti a redigere una serie di pratiche molto complesse, progetti di restauro conservativo, a chiedere autorizzazioni di Sovrintendenze ai Beni culturali e non solo, nella assoluta incertezza di ricevere un contributo dalla Regione, o di ricevere dalla stessa, nel migliore e nella maggioranza dei casi, cifre assai poco significative rispetto ai beni da salvaguardare e da conservare. Con 2 milioni e mezzo di euro si restaurano al massimo solo un paio di edifici per provincia. Quanto agli organi musicali è una sofferenza vedere lo stato in cui essi si ritrovano e quanta poca attenzione ci sia nei confronti di essi". "Spendiamo in vari capitoli del bilancio cifre consistenti per la promozione del turismo all'estero, cosa senza dubbio saggia, però, -si legge ancora nella nota del consigliere di Forza Italia- quando i turisti vengono nella nostra Regione cosa facciamo vedere loro? Da vent'anni a questa parte il 10% di preziosi affreschi del Veneto si possono vedere solo in fotografia. Opere di valore inestimabile sono state depredate in Veneto in quanto le persone sopra citate non possono pagare e garantire un adeguato servizio di sicurezza". "Spero -conclude Mario Rossi- che la sensibilità e la consapevolezza del Presidente Giancarlo Galan , che in questo campo non manca vista anche la delega alla cultura che egli ha mantenuto per alcuni anni nella scorsa legislatura, favoriscano nelle fasi future del dibattito in Consiglio un ripensamento e quantomeno una compensazione fra capitoli del bilancio più importanti rispetto ad altri assai meno importanti".