I FATTI
LE NOTIZIE DI OGGI
Veron@ quotidiano - edizione del 2004, gennaio 05




 
Polizia: è morto Zingales, ex questore di Verona
Armando Zingales, l'ex questore di Verona è morto all'ospedale Borgo Trento di Verona, dopo una lunga malattia. Il poliziotto era andato in pensione il 30 ottobre dello scorso anno, dopo un lunga carriera ricca di successi., cominciata alla questura scaligera nel 2000.
Laureato in giurisprudenza era entrato nella polizia nel 1969. Prima di giungere al vertice della questura di Verona, era stato dirigente della squadra mobile di Aosta, Verona, della Criminalpol Triveneto, del Commissariato di Monza. Al suo attivo, numerose missioni all'estero contro il traffico internazionale di stupefacenti e corsi di specializzazione con la Dea americana.
Diventato Questore nel 1996, aveva ricoperto l'incarico a Treviso e poi, quattro anni fa era arrivato a Verona. Tra le operazioni risolte brillantemente sotto la sua guida a Verona, si ricordano l'operazione "Dolly" contro il traffico di auto rubate con 61 arresti, la soluzione del caso Marsiglia, l'operazione "Comoré" per traffico internazionale di armi, l'operazione "Marabutto" contro l'immigrazione clandestina con 61 arresti, senza dimenticare i blitz antidroga, le attività di controllo del territorio, i servizi di ordine pubblico nelle manifestazioni sportive in una delle piazze più vivaci d'Italia, le operazioni contro gli estremismi politici e l'organizzazione di rilevanti appuntamenti e vertici politici internazionali. I funerali dell'ex questore Zingales si svolgeranno probabilmente domani a Verona.
 
Confindustria: Tognana for president

Gli industriali veronesi pongono termine, con una nota, alle voci di una spaccatura all'interno degli industriali del Veneto sulla candidatura di Nicola Tognana a presidente di Confidustria.
"Il Consiglio Direttivo dell'Associazione degli Industriali della Provincia di Verona, presieduto da Alessandro Riello - si legge nella nota diffusa ieri - ha proceduto a un approfondimento della situazione relativa alla futura presidenza di Confindustria. Il Consiglio veronese ritiene fondamentale salvaguardare e rafforzare i processi in atto che hanno portato l'industria veneta a lusinghiere affermazioni. In questa prospettiva ha confermato il pieno appoggio alla decisione della Federazione regionale degli Industriali di candidare Nicola Tognana alla Presidenza di Confindustria per il quadriennio 2004 - 2008".
Anche i costruttori edili del Veneto e Triveneto si schierano a favore della candidatura di Nicola Tognana per il rinnovo del vertice di Confindustria.
La candidatura di Tognana, attualmente vice Presidente dell'organizzazione degli industriali, è stata indicata dopo un incontro tra i vertici dell'Ance, cui hanno partecipato i sette presidenti dei costruttori provinciali e di quello regionale Andrea Marani, che, in qualità di coordinatore della Consulta dell'Ance per il Triveneto, ha espresso parere favorevole a Tognana anche per i costruttori di Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
Per l'Ance è fondamentale l'attenzione che Tognana ha dato al sistema delle Piccole medie imprese e il riconoscimento dell'importanza del settore edile nel sistema produttivo nazionale.
 
Scuola: riparte progetto Itinera

Riparte il progetto scolastico Itinera, da 13 anni sostenuto dal Banco Popolare di Verona e Novara, dato che la 1° edizione è stata nell'anno scolastico 1991/92.
In Itinera si ritrovano i principali protagonisti della vita civile e professionale del comprensorio veronese (Assessorato al Lavoro del Comune di Verona, Gruppo Giovani dell'Associazione Industriali di Verona, Apindustria- Gruppo Giovani e, da quest'anno, la multinazionale farmaceutica Glaxo SmithKline).
Il progetto coinvolge le classi terze, quarte e quinte degli istituti superiori della provincia di Verona e propone percorsi didattici alternativi all'offerta didattica scolastica capaci di integrarne e ampliarne il valore formativo, coinvolgendo più di 86.000 ragazzi dalla 1° edizione ad oggi.
"Itinera Base", nella sua completa articolazione, prevede che gli studenti approfondiscano le tematiche principali legate al mondo dell'impresa e dell'istruzione. Esperti del mercato del lavoro, operatori d'orientamento, referenti per l'Università e per gli ordini professionali supportano, indirizzano e stimolano i ragazzi che partecipano ai corsi. Gli studenti sono i soli protagonisti dell'intero progetto: l'approccio proposto, infatti, è di tipo esperenziale, il che consente loro di conoscere meglio l'ambiente professionale e lavorativo che li circonda.
"Si tratta di una collaborazione particolarmente sentita dal nostro istituto", sostiene Carlo Fratta Pasini, Presidente del Banco Popolare di Verona e Novara, "per le finalità di ordine sociale e culturale che persegue il COSP con Itinera e per il significativo impatto di questo progetto sul mondo scolastico, con cui abbiamo da sempre un rapporto privilegiato. Inoltre è importante sottolineare come questa collaborazione rappresenti un'ulteriore testimonianza del radicamento sul territorio del Banco Popolare, visto che si rivolge agli istituti scolastici di tutta la provincia di Verona".
In particolare il COSP e il Banco Popolare di Verona e Novara organizzano, insieme all'Associazione degli Industriali e alla Camera di Commercio di Verona, il "Master d'Impresa", frequentato da più di 100 studenti che il monitoraggio dello scorso anno ha certificato avere un indice di gradimento pari all'83%, livello difficilmente raggiungibile per questo tipo di utilizzazione "pedagogica". Si tratta di un percorso di 12,5 ore volto a realizzare l'approfondimento di alcuni argomenti specifici, offrendo un'opportunità di crescita personale e culturale di particolare livello. Temi fondamentali del corso sono rappresentati dalla logica imprenditoriale e dalla gestione delle risorse umane. Gli studenti che frequentano il corso provengono soprattutto dagli istituti tecnici e dai licei. Risulta particolarmente indicato per coloro che intendono proseguire gli studi universitari nel campo dell'economia e della giurisprudenza.
Allo storico Master d'Impresa si aggiungono quest'anno altri tre corsi, organizzati con altri partner leader dei vari settori: Glaxo SmithKline per il Master in Scienze e Salute, Cad It per il Master Information Tecnology e Vini Bolla per il Master Agroalimentare. Il Master d'Impresa è già iniziato il 26 gennaio, tutte le edizioni si chiuderanno in marzo e per tutte stiamo ancora ricevendo richieste di adesione".
   
Torricelle: centrodestra reclama il traforo

Perché non si vuole realizzare il traforo delle Torricelle? Se lo chiede il presidente dell'VIII Circoscrizione Enrico Corsi, denunciando la mancata concessione, da parte dell'Amministrazione Comunale, di una sala della Gran Guardia per discutere su questo  tema. Assieme ad alcuni consiglieri comunali della minoranza, Corsi accusa l'Amministrazione Zanotto di "censurare le iniziative popolari favorevoli alla realizzazione del traforo e promosse da un colore politico diverso dal suo. I cittadini - spiega - vogliono il traforo. Senza una soluzione di questo tipo si rischia la paralisi non solo del traffico, ma anche dell'intero sistema economico della città".
"Il nostro scopo - precisa il consigliere comunale dell'Udc Roberto Marchesini - è quello di sensibilizzare la città su un argomento così importante. L'Amministrazione ha negato all'VIII Circoscrizione una sala pubblica per un'assemblea pubblica, perché considerata manifestazione di interesse locale. Vedremo - conclude - se verrà data la stessa risposta ai capigruppo della minoranza del Consiglio comunale".
"Le risorse pubbliche - aggiunge il consigliere della Lega Nord Flavio Tosi - vanno utilizzate con parsimonia. Le sale della Gran Guardia sono state finora concesse gratuitamente ad iniziative di minor interesse rispetto al traforo, che riguarda non solo la città di Verona, ma anche la sua provincia. Senza contare il mancato introito di centinaia di migliaia di euro per il Comune. Per questo - conclude Tosi - ci rivolgeremo alla Corte dei Conti".
 
Fasoli: sostegno a sciopero degli spedizionieri

Il capogruppo di Rifondazione comunista in consiglio comunale a Verona, Fiorenzo Fasoli e il segretario provinciale di Rifondazione comunista Renato Peretti hanno espresso solidarietà e appoggio "alla lotta dei dipendenti e parasubordinati delle case di spedizione doganale". Gli spedizionieri doganali (gestori, dipendenti e parasubordinati) scenderanno in sciopero nelle giornate di venerdì 6, sabato 7 e lunedì 9 febbraio, dopo l'iniziativa del 12 dicembre, per la difesa del posto di lavoro. L'iniziativa è promossa in Veneto, Trentino Alto Adige ed Emilia (le regioni più colpite) dall'associazione Difesa Lavoratori Cobas, ed in Friuli Venezia Giulia anche da FILT-CGIL, FIT-CISL e UILT-UIL.
"A Verona gli spedizionieri doganali, punto di collegamento tra le ditte di trasporto e le agenzie delle dogane, sono circa 400 - spiega Renato Peretti -  lavoratori e lavoratrici che dal 1° maggio, in occasione dell'allargamento dell'Unione Europea e del conseguente calo delle pratiche doganali, rischiano il licenziamento".
"Con il licenziamento di decine di lavoratori andranno perdute importanti professionalità - prosegue Peretti - conoscenze che possono essere positivamente impiegate per la lotta all'evasione fiscale, per la sicurezza sanitaria e per la verifica sulla qualità delle merci in transito".
"Il 18 dicembre scorso il consiglio regionale del Veneto, preso atto che l'allargamento dell'Unione Europea comporterà la crisi occupazionale di circa 2.000 lavoratori spedizionieri doganali del Veneto - precisa il consigliere Fasoli - ha impegnato la giunta regionale ad individuare in tempi rapidi soluzioni idonee e risolutive dello stato di crisi occupazionale che rischia di profilarsi nei prossimi mesi". "Un impegno politico che deve trovare attuazione - conclude Fasoli - perché in nessun modo l'allargamento dell'Unione Europea deve diventare motivo di crisi occupazionale per centinaia di lavoratori e per le loro famiglie". 
Sanità: inaugurata unità operativa pneumologia a Borgo Trento
E' stata inaugurata ieri all'ospedale di Borgo Trento di Verona la nuova sede dell'Unita' operativa di pneumologia. Il nuovo reparto si
trova al primo piano e dispone di 27 posti di degenza in camere e a due e tre letti, tutte dotate di bagno. L'Unita' e' diretta dal dottor Angiolo Cipriani e vi operano nove medici e 29 infermieri e operatori sanitari. La pneumologia ricovera oltre mille pazienti l'anno, in maggior parte sessantenni o piu' anziani e ospita circa il 15% dei pazienti dalle altre province venete. L'attivita' del reparto e' completata da circa 700 ricoveri in day-hospital l'anno e dall'attivita' dei servizi di fisiopatologia respiratoria (oltre settemila pazienti esterni l'anno e circa altrettanti
interni) e di endoscopia respiratoria (1600 broncoscopie l'anno). I pazienti seguiti in ambulatorio sono circa quattromila l'anno.
 
Sanità: caso ospedale Caprino in commissione regionale

La Commissione sanità del Consiglio regionale presieduta da Leonardo Padrin (FI), ha affrontato la situazione creatasi in seguito alle recenti sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto che hanno accolto i ricorsi avanzati dalle amministrazioni comunali di Caprino Veronese , Tregnago e Malcesine che si erano opposti alla chiusura dei rispettivi ospedali decisa dalla Giunta regionale. E' stata discussa, in modo particolare, la situazione dell'ospedale di Caprino Veronese i cui amministratori (erano presenti all'incontro il Sindaco Maria Teresa Girardi e l'assessore Antonio Gaspari ) hanno sottolineato come questa sentenza del TAR "che -hanno precisato- è la terza dopo le prime due, una sempre del TAR relativa alla prima decisione della Giunta a cui è seguita una conferma del Consiglio di Stato, ribadisce la mancanza di motivazioni della scelta regionale di dismettere l'ospedale di Caprino".
"La Giunta -ha annunciato a questo proposito l'assessore alla Sanità Fabio Gava a conclusione della seduta- sta svolgendo una riflessione giuridica verificando se "rispondere" alla sentenza integrando la delibera con ulteriori motivazioni che riguardino nello specifico Caprino oppure scegliere altre strade".
"I motivi della sentenza -aveva rilevato il Sindaco- sono quelli che da sempre sosteniamo: l'ospedale di Caprino è indispensabile perché serve un'area molto vasta e in gran parte montana e con un bacino di utenza rilevantissimo vista la presenza turistica sul lago di Garda. Confidiamo in una pronta accoglienza della sentenza da parte della Giunta regionale in caso contrario saremo costretti a mettere in moto le procedure per un commissario "ad acta". Da parte dei consiglieri regionali veronesi da registrare gli interventi di Angelo Fiorin (FI) il quale ha rilevato che "c'è ancora un margine per affrontare la questione con una riflessione politica", Mauro Tosi (RC) che ha ricordato che "la commissione sanità è stata costretta a venire a conoscenza della sentenza dai giornali", Gustavo Franchetto (Margherita) che si è augurato "che la Giunta accolga quanto deciso dal TAR e riveda la sua decisione di chiusura che non è un totem intoccabile", Nadir Welponer (DS) il quale si è chiesto "se la progressiva smobilitazione dell'ospedale non sia dovuta anche alla non contiguità politica dell'amministrazione di Caprino rispetto alla maggioranza" e Mario Rossi (FI) che ha espresso la sua "forte preoccupazione per il caso dell'ospedale di Caprino che rischia di diventare un precedente e ha rilevato la necessità di maggiori controlli giuridici e l'indicazione di criteri specifici da parte della Giunta per garantire le scelte soprattutto quando sono difficili come in questo caso".
Per l'Avvocatura regionale è intervenuto l'avvocato Romano Morra il quale ha osservato che "un provvedimento" di alta amministrazione, "come la delibera che disegna strategicamente l'organizzazione della rete ospedaliera, va considerato nella sua complessità dal momento che i criteri generali che l'informano spiegano anche le singole scelte relative alle particolari situazioni territoriali."Concetto questo ribadito, da un punto di vista politico, anche dall'assessore Gava il quale ha anche osservato che "una delibera di Giunta è una scelta, comunque, politica e che, come tale, comporta di per sé notevoli elementi di discrezionalità. "Rispondendo alle sollecitazioni dei consiglieri l'assessore Gava ha affermato che la Giunta sta valutando quale sia il passo giuridico da adottare.
 
Influenza aviaria: Rifondazione chiede impegno Regione

I consiglieri regionali di Rifondazione Comunista Mauro Tosi e Pietrangelo Pettenò hanno presentato un'interrogazione "a risposta immediata" per sapere come la Giunta veneta intende affrontare il rischio dell'influenza aviaria.
In particolare i due consiglieri vogliono conoscere: 1) quali misure urgenti intende applicare ed attivare per tutelare la salute dei cittadini; 2) se non ritenga necessario, per tutelare la salute pubblica, assumere provvedimenti di controllo e divieto d'importazione di carni e di animali provenienti dai Paesi a rischio; 3) se non ritenga urgente il finanziamento e l'attuazione delle leggi regionali in vigore in materia di tutela alimentare, nonché la valorizzazione di colture biologiche e di prodotti tipici locali.
 
Nebbia: mappa ACI strade più pericolose
In vista della giornata mondiale sulla sicurezza stradale, fissata per il 7 aprile, l'Aci ha pubblicato una mappa di autostrade e strade statali più pericolose in condizioni di scarsa visibilità, pertanto per la nebbia. Alcuni tratti delle strade più temibili attraversano anche il Veronese.
La nebbia è uno degli agenti atmosferici più pericolosi per chi è al volante, sono i dati a dimostrarlo. Gli incidenti che si verificano a causa della nebbia hanno un tasso di mortalità sensibilmente più elevato (+38 per cento) rispetto alla media: 39,43 morti ogni mille incidenti, a fronte di un valore medio annuale pari a 28,6 decessi ogni mille sinistri.
La nebbia, inoltre, è più pericolosa in città: il 54 per cento degli incidenti si verificano in ambito urbano, il 39 per cento sulle strade statali, provinciali e comunali. Sulle autostrade appena l'8 per cento del totale, dove però si registra il più alto tasso di mortalità. La regione più colpita risulta essere la Lombardia, dove si registrano il 26,6 per cento del totale degli incidenti per nebbia, seguita da Emilia Romagna (24 per cento), Veneto (16 per cento) e Piemonte (10 per cento). Il fenomeno è però emergente anche in Toscana, nel Lazio e nelle Marche.
Le autostrade più pericolose, dove nell'ultimo triennio si sono registrati il 73 per cento del totale dei decessi causati da nebbia, sottolinea l'Aci, sono: A1 Milano-Napoli (17,5 per cento di incidenti), A14 Bologna-Taranto (12,1 per cento), A04 Torino-Trieste tratto Torino Milano (9,8 per cento), A22 Modena-Brennero (6,5 per cento), A21 Torino-Brescia (5,6 per cento), A13 Bologna-Padova (5,4 per cento), A04 Torino-Trieste tratto Milano Venezia (5,3 per cento).
Le statali più pericolose, dove si è verificato il 35 per cento del totale dei morti per incidenti causati da nebbia, risultano invece essere: la SS16 Adriatica (15,5 per cento incidenti), la SS9 via Emilia (11,3 per cento), la SS11 Padana Superiore (7,9 per cento), la SS10 Padana Inferiore (6,5 per cento), la SS309 Romea (5,8 per cento), la SS35 Dei Govi (4,8 per cento), la SS12 dell'Abetone e Brennero (4,2 per cento).
 
Chievo: 4-0 contro Vaduz
Ieri il Chievo ha disputato la consueta amichevole infrasettimanale contro il Vaduz, formazione dilettantistica del Liechtenstein. 4 a 0 per il ChievoVerona il risultato finale. Tutti a disposizione di mister Del Neri.
Oggi, giovedì 5, seduta pomeridiana. Venerdì pomeriggio rifinitura, quindi ritiro al "Montresor Tower" in vista dell'anticipo di sabato alle 18 contro il Lecce.
I marcatori di ieri: Pellissier 45' pt;  Barzagli 10', Sculli 28', Baronio 31' st.
 
Peschiera: Amauri e Higo a scuola per ChievoBrasil

Attesissimo incontro tra i ragazzi dell'Istituto Comprensivo di Peschiera e i brasiliani Amauri e Higo. I due gialloblù, assieme agli esponenti del MLAL ProgettoMondo Aldo Piccoli e Roberto Pachera, hanno fatto visita agli scolari per parlare del Progetto "Chievo Brasil" e per invitarli ad assistere all'amichevole in programma a Peschiera mercoledì 11 febbraio 14.30. Grazie alla sensibilità dell'A.S. Peschiera, rappresentata per l'occasione dal Presidente Antonio Invidia, e alla collaborazione del Preside Alberto Muzio, degli insegnanti e dell'Amministrazione Comunale, il ricavato dell'incontro amichevole verrà devoluto a sostegno dell'iniziativa. Dopo la presentazione dei giocatori, accolti con grande entusiasmo dai quasi 700 ragazzi assiepati nella palestra della scuola, è stato illustrato il progetto. "E' stata da poco inviata in Brasile una prima parte di fondi e si attende a breve l'inizio dei lavori: l'impresa è già stata incaricata" ha spiegato Aldo Piccoli. In chiusura, Amauri e Higo si sono prestati volentieri alle "interviste" dei ragazzi e hanno scambiato due chiacchiere in portoghese con i loro giovani connazionali appartenenti alla folta comunità brasiliana di Peschiera.
 
 
 
 
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