data: 23 marzo, 2000
Animali in Città - a cura di Lionello Gabrielle, veterinario 
 

Coniglio nano, leucemia felina, piometra, pustole nel boxer

CIAO MI CHIAMO GRAZIELLA,
DA CIRCA 4 SETTIMANE E' MORTO IL  MIO ADORABILE CONIGLIETTO, E NON MI DO PACE .
NON RIESCO A CAPIRE COME SIA POTUTO SUCCEDERE.
STAVA BENISSIMO, LA MATTINA COME SEMPRE CORREVA , SCULETTAVA SALTAVA SUL DIVANO COME PER DIRMI: CHE FAI NON MI RINCORRI????.
NULLA MI POTEVA FAR PENSARE CHE STESSE MALE.
LA SERA AL MIO RIENTRO NON TI DICO, ERA IN UN ANGOLINO ACCUCCIATO NEL CUCININO DOVE LUI STAVA SEMPRE DURANTE IL GIORNO, TUTTO SPORCO DI "DIARREA". HO CERCATO DI PULIRLO ALLA MEGLIO LO MESSO
DENTRO LA SUA GABBIETTA, GLI HO DATO UNA FIALA DI ENTOROGERMINA DILUITA NELL'ACQUA ,(MI ERA STATA CONSIGLIATA ALTRE VOLTE), SPERANDO CHE SI RIPRENDESSE UN POCHINO, IL GIORNO DOPO L'AVREI PORTATO DAL VETERINARIO.INVECE NON ME NE HA DATO IL TEMPO PERCHE'LA MATTINA SUCCESIVA ERA MORTO, NON TI DICO CHE DOLORE HO NEL CUORE.
SE AVESSI SAPUTO QUALE ANTIBIOTICO DOVEVO DARGLI , A QUEST'ORA LUI  ERA ANCORA CON NOI, NE SONO SICURA. E' ASSURDO CHE SIA DOVUTO MORIRE COSI' , SENZA POTERGLI DARE AIUTO.VORREI TROVARE UNA SPIEGAZIONE COSA GLI E' SUCCESSO, E QUALE ANTIBIOTICO AVREI POTUTO DARGLI PER SALVARGLI LA VITA O PERLOMENO FARGLI PASSARE LA NOTTE???
GRAZIE PER AVERMI ASCOLTATA.

RISPONDE IL VETERINARIO
I conigli nani sono animali molto delicati, a volte basta poco per scatenare una reazione tale da portare a morte il soggetto. Volendo potrei indicarle una serie di principi attivi generalmente utilizzati per le forme enteriche dei conigli, però mi pare sia inutile a questo punto e penso che se anche ne avesse avuti in casa sarebbe stato molto difficile riuscire a salvare il suo coniglietto.
 



 
Sono Irma da Torino e ho un grandissimo problema: alla mia gattina Isabeau di appena due anni, è stata diagnosticata proprio in questi giorni la leucemia. La gattina è stata VACCINATA contro la  leucemia. Ha avuto una grave crisi: grossi linfonodi, respirazione faticosa, inappetenza per tre giorni, chiari sintomi di dolore. Adesso la crisi è stata superata con cortisone, buscopan, soluzione fisiologica, attualmente sto dando tutti i giorni una fiala di Engystol ma Isabeau mangia pochissimo, ed è visibilmente provata malgrado tutti i suoi tenerissimi sforzi di comportarsi da gatta "normale". Io ADORO questa bestiolina anche se ne ho altri sette, per cortesia potete dirmi se ci sono stati casi di guarigione di questa malattia in soggetti vaccinati? Posso sperare di tenerla con me in condizioni "decenti" ancora per quanto? Seguo la terapia giusta? Posso fare altro per farla stare meglio? Sono disposta a qualsiasi cosa purchè sia seria. Vi ringrazio se vorrete cortesemente rispondermi. Ciao! Irma.
 
RISPONDE IL VETERINARIO
Non riesco a capire se la sua gatta è stata vaccinata prima o dopo la scoperta della positività alla leucemia. La leucemia è una malattia molto grave, ci sono soggetti positivi che vivono a lungo, presentando di tanto in tanto manifestazioni riferibili alla malattia che regrediscono dopo un breve periodo di terapia, altri invece purtroppo non riescono a superare la malattia.

Grazie per la risposta, la mia gatta è stata vaccinata subito fin dal primo vaccino contro la leucemia ed è per questo che non riesco a darmi pace quando abbiamo scoperto la positività alla malattia. Adesso sta molto meglio ed avrei un'altra domanda:  i test sono ASSOLUTAMENTE sicuri? Non c'è possibilità di errore? Secondo la vostra esperienza sono frequenti i casi in cui i soggetti vaccinati contraggono la malattia? Vi ringrazio moltissimo, Irma.

RISPONDE IL VETERINARIO
Lei si ricorda se prima della vaccinazione contro la leucemia era stato fatto il test per verificare la presenza o meno della malattia stessa?
In base a quanto detto dalla ditta produttrice dei test c'è una bassa percentuale di errore e lo stesso dicasi per i vaccini e cioè se un gatto è vaccinato contro la leucemia è improbabile che prenda la malattia

La gatta in questione è stata da me "adottata" quando aveva 15 giorni, all'inizio l'ho nutrita con il biberon e la prima vaccinazione contro la leucemia è stata fatta in data stabilita dal mio veterinario. NO, non ho mai pensato di fare il test prima della vaccinazione (era piccola e non ne ho avuto motivo). Adesso la gatta dopo la grave crisi che ci ha portati a farle il test per poi scoprire che era positivo, sta benissimo, è ritornata normale, mangia, gioca, salta. Ci sono dei precedenti come questo? E' già successo che un gatto positivo, dopo una gravissima crisi sia guarito (almeno in apparenza) perfettamente? Grazie infinite, Irma.

RISPONDE IL VETERINARIO
Come le avevo gia scritto in precedenza ci sono soggetti positivi alla leucemia che nell'arco della loro vita presentano dei periodi in cui c'è un accentuarsi della malattia ed altri dove invece l'animale risulta apparentemente sano, di conseguenza può essere che la sua gatta superata la crisi ora stia meglio ma non si stupisca se col tempo manifestera altre volte dei periodi di crisi.


Al mio setter inglese, femmina di nove anni è stata diagnosticata una piometra, da quanto ho capito si tratta di una grave infezione a livello dell'apparato genitale.
Sottoposta a cura di antibiotici e uterotonico, dopo 3 giorni continua ad avere perdite dalla vulva, e anche se ho notato lieve miglioramento, sono costretta a sottoporla a flebo poichè non mangia e tutto ciò che beve lo rigetta. Il veterinario dice che non può sterilizzarla, se prima non si riprende, sarebbe rischioso. Vorrei maggiori informazioni sulla "piometra", e quali sintomi portano a capire la gravità del caso. Grazie.

RISPONDE IL VETERINARIO
Per piometra si intende una raccolta di pus in utero. I sintomi più frequentemente riscontrabili sono scolo di materiale purulento dalla rima vulvare (se la cervice è dilatata), aumento della sete, vomito, mancanza di appetito.
La gravità della situazione è da valutare in seguito alla effettuazione di esami del sangue, con particolare riferimento ai valori riguardanti il rene e il fegato. Se questi valori sono molto alterati, la situazione inizia a diventare molto critica per l'animale. Il consiglio è quello di operarla il più presto possibile prima che la situazione imbocchi un vicolo cieco.


Ho un boxer di 3 anni e in questi ultimi mese le sono venute delle pustole sotto pelle a livello delle cosce, senza prurito. L'unica cosa che sono antiestetiche da vedere, il cane stà bene, abbiamo provato dargli le crocchette della hill's agnello e riso ma non abbiamo risoltoniente, il veterinario dice che può essere un fattore ambientale.
Le pomate al cortisone non rispondono. Cosa può essere? Grazie flavia

RISPONDE IL VETERINARIO
Se le pustole contengono del pus si potrebbero spremere e raccogliere il materiale con un tampone sterile spedirlo ad un laboratorio di analisi e fare una coltura batterica con eventuale antibiogramma, in base alla risposta si vedrà se c'è una infezione e nel caso la si trattera con l'antibiotico adatto. Oppure si potrebbe fare un raschiato cutaneo e controllare se ci sono dei parassiti cutanei che determinano il problema, anche se da quello che mi scrive lei penso che si possa trattare più di una infezione che di un problema parassitario.

Volevo gentilmente sapere se può esistere un problema parassitario senza che siano visibili parassiti tipo bestiole ecc.

RISPONDE IL VETERINARIO
Si, può esistere un problema parassitario senza che si vedano parassiti tipo bestiole. Per problemi parassitari intendevo la presenza di parassiti che si riescono a vedere tramite un esame microscopico, dopo un raschiato cutaneo.
 

 

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