Animali in Città    - 07 dicembre, 2000 -
 

Cani: leptospirosi / allergie  Le tartarughine e l'inverno

Vorrei sapere qualcosa riguardo la malattia che colpisce i  cani che vengono a contatto con escrementi di ratto.
Ho un piccolo levriero italiano e non so se mi conviene vaccinarlo.
Ringraziandovi per l'interessamento, porgo distinti  saluti
 
La malattia da considerare è la leptospirosi per cui conviene vaccinare il piccolo levriero con due richiami annuali.
 

Salve, ho una maltesina di due anni che, dall'età di cinque mesi fino a settembre di quest'anno, è stata curata, sotto consiglio del nostro veterinario, con antistaminici (Zirtec e Redonyl) e dieta a base di pesce e patate bolliti. Questo perché la cagnolina si grattava e rosicchiava il pelo e si pensava che il prurito derivasse da un'allergia alimentare, avendo i test per le micosi negativi. Ad agosto, trascorso al mare, è peggiorata tantissimo e da allora presenta ampie chiazze di alopecia su entrambe le cosce e cute secca. Le abbiamo cambiato l'antistaminico (Tinset) e la dieta (pollo bollito, zucchine, carote e patate). Successivamente abbiamo sospeso la terapia farmacologica, visto il miglioramento del prurito. Il veterinario ci ha infine consigliato l'intervento di sterilizzazione, perché pensa che il problema sia dovuto ad uno squilibrio ormonale. Visto il quadro, cosa ci consigliate di fare?
Chiaramente non vorremmo sottoporre ad un intervento la nostra cagnolina se non esistono buone probabilità di guarigione. Grazie per la cortese attenzione e un ringraziamento speciale  da parte della piccola Margot...
Bau!
 
E' molto difficile valutare se si tratta di un prurito determinato da una allergia alimentare oppure se si tratta di un problema endocrino, dovreste fare diverse prove alimentari per verificare quale alimento (se alimentare) determina la sintomatologia pruriginosa, il problema endocrino dovrebbe essere considerato come ultima spiaggia
 
Vi chiedo una risposta e un aiuto sul comportamento da adottare con la mia piccola tartarughina,  nuova arrivata. Ho già chiesto a diversi Veterinari della mia zona, ma nessuno sa darmi un aiuto concreto. La mia tartarughina è nata dall'accoppiamento delle mie due tartarughe comuni che sono con me ormai da diversi anni.
Le due adulte hanno una buona sistemazione in giardino, molto spazio, piante, acqua, cibo sempre a disposizione ed una grotta per dormire. Durante l'inverno li trasferisco in un terraio dopo dormono tranquilli ed al riparo. Per la piccolina non so bene, invece, come comportarmi: ha circa tre mesi, mangia ma non regolarmente; da diversi giorni dorme spesso e non capisco perché credevo che così piccole non andassero in letargo.
La tengo in un piccolo terraio in una scatola con delle piantine, acqua, cibo e il mio dubbio è se sistemarla all'esterno o come ora all'interno della mia abitazione in una stanza discretamente riscaldata. Vi chiedo più consigli possibili.
Grazie!!!!!
Nico da Teramo
 
La nuova nata converrebbe tenerla in casa perche' il rigore dell'inverno potrebbe essere fatale, quindi utilizzi un terrario da tenere in un ambiente riscaldato.

 


realizzazione testi a cura dei dottori veterinari Lionello Gabrielle & Maurizio Anselmi

 
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