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Ho un pastore tedesco di 6 anni,purtroppo all inizio non ci siamo
accorti di nulla ma dopo varie visite e dopo molte risposte assurde da
parte di alcuni veterinari abbiamo riscontrato che il mio cane e affetto
da displasia all anca di 4 grado. Abbiamo fatto tutti i controlli possibili
ma la mia domanda serve per capire se ci sono cure possibili ed efficaci
e quanto verrebbero a costarmi. Oltretutto da tre giorni stenta a mangiare
e i suoi movimenti sono molto piu goffi di prima. Si puo fare qualcosa
perché adoro il mio cane si chiama Sony ed e una femmina. Confido
in una sua risposta e ringrazio anticipatamente saluti
Marina G.
Purtroppo per la displasia non ci sono molte cose da fare se non
intervenire chirurgicamente ( protesi d'anca ) altrimenti si utilizzano
antinfiammatori che riducono il dolore e rendono la deambulazione accettabile
Gentili Dottori,
ho un bel setter bianco-nero di sette anni, maschio che gode ottima salute anche se a livello del gomito sinistro presenta un'area alopecica che si è estesa ultimamente; infatti una piccola zona senza peli era presente da tempo. Il cane non presenta prurito e non si lecca.Ho cercato di informarmi dal mio veterinario, ma senza grossi risultati. Io stessa frequento la facoltà di veterinaria a Parma. Tempo fa, avevo letto di una malattia ancora molto poco conosciuta che colpisce i cani con mantello bianco-nero, provocando aree alopeciche. Ne sapete qualcosa? Vi ringrazio molto per la vostra attenzione e complimenti per il vostro sito!
Tanti saluti, Greta.
Non so di quale malattia si tratta , ma non potrebbe essere un callo da decubito? Che cosa ha detto il collega?
Gentile dottore, ho una femmina di maremmano di circa sette anni,
peso circa 40 kg, trovata abbandonata circa quattro anni fa (già
sterilizzata) che da circa un mese e mezzo ha problemi di incontinenza.
Il tutto è iniziato improvvisamente una mattina con un'urinazione
continua e senza controllo, portata immediatamente dal veterinario le è
stata data una terapia a base di antibiotico Bayticol per dieci giorni.
Già dal secondo giorno l'incontinenza si è subito fermata
e nell'arco dei dieci giorni di terapia si è completamente risolta.
Dopo circa tre settimane una sera si è ripresentato l'episodio in
forma molto ridotta per ricomparire dopo poche ore. Volevo però
precisare che la stessa sera le avevo dato da mangiare un cibo secco nuovo
che l'aveva portata a bere eccessivamente. Il giorno dopo l'ho riportata
dal veterinario dove le sono state fatte le analisi del sangue e delle
urine e dal profilo biochimico risulto molto alti ALP 615, TRIGLICERIDI
512 e COLESTEROLO 277, per il resto Emocromo, Elettroforesi e restanti
valori biochimici nella norma. Dall'esame delle urine qualche traccia di
proteine e sangue. Hanno subito escluso il diabete e mi hanno parlato di
Cushing, Leishmaniosi o incontinenza dovuta alla sterilizzazione.
L'episodio non si è più verificato per altre tre settimane
fino a lunedì scorso quando il cane ha ricominciato a perdere poca
pipì, riportata dal veterinario, questa volta hanno pensato di farle
un altro esame delle urine, con urinocoltura ed antibiogramma per escludere
una fortissima cistite, esame che forse andava fatto per primo ed ora siamo
in attesa di risposta. Se quest'ultimo fosse completamente negativo mi
dicono di fare un'ecografia per escludere problemi ai reni e nel caso anche
questa fosse negativo curare il tutto come incontinenza.
In questo mese e mezzo il cane non ha mai perso la sua notevole vivacità,
il suo grande appetito e non mi sembra neanche che beva più del
anormale a parte quando mangia il cibo secco.
E' possibile che malattie gravi come Cushing e Leishmaniosi si presentino
con queste caratteristiche e con episodi così sporadici?
Ed inoltre da che valori del sangue si possono verificare?
Il veterinario ha prescritto, come farmaco, capsule di Modrenal.
Dette capsule sono prodotte in Inghilterra e ,quindi, difficilmente
acquistabili.
Vi preghiamo, se è possibile, di suggerirci dove poterle
reperire più facilmente o di indicarci una eventuale alternativa
da sottoporre al ns veterinario.
Grazie per la collaborazione.
La prima patologia da prendere in considerazione e' l'incontinenza
dovuta alla sterilizzazione che si puo' curare con farmaci, per il cushing
bisogna fare una prova particolare mentre per la leishmaniosi si esegue
un test sierologico, sono comunque test da fare perche' il soggetto e'
ancora giovane
Per le medicine puo' provare presso la farmacia di Chiasso tel.0041916976300
Gent. dottore, ho una meticcia di 11 anni in cura per il Cushing surrenalico. So che la malattia rende la cute secca, ma da un po di tempo, ancor prima che iniziasse la terapia di induzione, ha una dermatite secca sui fianchi e soprattutto sulla testa che le fa perdere ciocche di peli. Il veterinario ha escluso parassiti ma non sa cosa può causarla; ha pensato potesse essere una dermatite rimasta quiescente finchè i livelli di cortisolo erano alti e poi, con l'inizio della terapia si sia sviluppata. Ma questa è solo un'ipotesi. Qualche altra spiegazione?
La terapia è iniziata il 19 settembre, il nome del farmaco non lo conosco ma sulle pastiglie c'è scritto BL L1 e so che la dose è metà di quella di induzione usata per "uccidere" le surrenali. Di pastiglie per l'induzione ne ha prese 2 al giorno per 10 gg, adesso ne prende due alla settimana. Grazie
per l'interessamento, Erika.
Prima di rivedere una cute normale bisogna aspettare un paio di mesi, per cui non avere fretta e aspetta con pazienza, prova a ricontrollare il cortisolo dopo stimolazione
Grazie per il servizio che offrite, è preziosissimo, ma vi
prego rispondetemi in fretta!
Coco è la mia gatta, un persiano di 14 anni ed ha sempre goduto
di ottima salute.
Un mese fa circa aveva un po' di tosse e l'ho portata dal vet che le
ha fatto due iniezioni di antibiotico a distanza di 48 ore l'una dall'altra.
Tosse risolta.
Quindici giorni fa noto una piccola masserella dura nei pressi dell'ascella
della zampa anteriore. E' sulla pelle, non sugli organi sottostanti. Coco
ha meno appetito
e dorme molto, sembra stanca e sembra che usi gli arti posteriori con
fatica. Il veterinario pensa che si tratti di una volgare cisti di grasso.
Dieci giorni fa porto Coco dal vet perchè sta peggio. Le cisti
sono diventate due, forse tre e soprattutto non ha appetito, è sempre
più debole e fatica a camminare.
Non ha febbre. il veterinario le fa una flebo di fisiologica e una
puntura di cortisone + antibiotico.
Coco sta benone, tanto che penso sia guarita, ma 48 ore dopo di nuovo
non ha appetito, si trascina sempre di più, le cisti si moltiplicano.
Per riassumere: da dieci giorni a questa parte, Coco fa una flebo di
fisiologica + cortisone ogni 48 -72 ore. Alcune delle cisti si sono aperte,
secernendo un po' di
liquido. Senza le cure del veterinario non mangia, dorme di continuo
come se fosse svenuta, fa poca pipì.
Stasera l'ho portata a fare le analisi del sangue e un esame che si
fa apponendo un vetrino sull'essudato di una delle cisti che si sono aperte.
Purtroppo questa
volta anche dopo la flebo e le cure che di solito la rimettevano a
nuovo, non ha appetito, non ho osservato miglioramenti.
Sono preoccupatissima perchè vedo che ogni giorno che passa
sta peggio e mi pare che il vet non abbia idea di cosa possa essere. E'
vero che Coco è vecchia, ma
fino a due settimane fa era un'arzilla vecchietta che dimostrava molto
meno dei suoi anni e invece adesso ho la sensazione che le resti davvero
poco tempo.
Vi prego, aiutatemi subito! Domani riscrivo se gli esami dessero
risultati significativi.
Cosa può avere la mia gatta? Come devo curarla?
Grazie in anticipo al veterinario che vorrà rispondermi!
Monica e Coco
La cosa piu' importante da fare e' un citologico di un nodulo, potrebbe
essere una forma neoplastica che ha determinato delle metastasi polmonari
per cui converrebbe fare anche una radiografia. In bocca al lupo
Ho un gatto maschio di circa sette anni (e' un trovatello, dunque non posso essere più preciso) che dall'agosto 2000 soffre di una forma estesa di prurito, per placare la quale gli somministro regolarmente delle pastiglie che contengono un mix di cortisone ed antistaminici. Qualche settimana fa, dopo mesi e mesi di indagini infruttuose ed in seguito all'ingrossamento di tutte le ghiandole linfatiche, un ago aspirato prima ed una biopsia poi hanno permesso di diagnosticare una "... disorganizzazione della normale architettura linfonodale causata da un'imponente proliferazione neoplastica della linea linfoide ..." con "... elevatissimo indice mitotico": insomma, un linfoma.
Mi e' stato detto che ne avra' per 6-8 settimane, a meno di non intervenire con la chemioterapia. Per scegliere tra lasciar morire il gatto senza farlo soffrire ulteriormente ed intervenire sperando che la chemio possa allungargli - migliorandola - la vita, mi aiuterebbe avere una risposta ai seguenti quesiti: se lo tratto solo con cortisone (come ho fatto, in pratica, da un anno e mezzo a questa parte) quanto puo' sopravvivere?
poche piastrine (70-80.000) possono rappresentare un problema ai fini della sopportabilita' immediata della chemio?
se si interviene con la chemio ed il gatto non la tollera, quanto e come sopravvivera'?
Grazie.
Purtroppo l'unica possibilita' che ha il tuo micio e' provare e sperare con la chemioterapia altrimenti ci sara' una lenta agonia la terapia con cortisone spesso e' infruttuosa e non rallenta la malattia
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