|
Vi ringrazio anticipatamente, ho un boxer maschio di due anni
circa, per motivi di accavallamento di impegni è da un mese
che non lo porto a spasso ma lo libero un pochino nel terreno dietro
casa. Avverto chiaramente il dispiacere che lui prova a seguito delle
passeggiate e delle attenzioni perse, tutto questo stranamente sembra
aver provocato un aumento consistente dell'appetito, ma invece di
ingrassare e dimagrito visibilmente. La mia vet. dopo una visita mi
ha detto che potrebbe essere affetto da leishmaniosi, da cosa potrei accorgermi
se effettivamente ha la malattia? E poi se si, potrebbe procreare
senza trasmettere alla eventuale compagna la malattia e/o ai cuccioli?
L'uomo può contrarre la malattia dal suo migliore amico. Ancora
grazie e scusate per l'abbondanza di quesiti.-
Per sapere se e' affetto da leishmaniosi bisogna fare un test sierologico,
la malattia e' molto frequente nel bacino mediterraneo, colpisce anche
l'uomo pero' la malattia viene trasmessa da un insetto: flebotomo o pappatacio
Gentili Dottori,
ho 3 gatti (due bastardini e un soriano), da sempre alimentati e curati come fossero bambini. Circa 1 mese fa il soriano (che ormai ha oltre 10 anni) ebbe una forte irritazione ad un occhio che lo porto' alla perdita di molto liquido giallastro (venne curato con le medicine Tobral e Tobral-Dex). Da allora inizio' a dimostrare poco appetito, a dormire molto ed a bere spesso. Passata (non del tutto) l'irritazione all'occhio, scoprimmo una vistosa ulcera sempre allo stesso occhio e, su consiglio del veterinario, lo curammo con il medicinale Oftalvet.
Il gatto, nel frattempo, continuava ad avere poco appetito, a bere molto ed a perdere vistosamente peso. Vi rendo noto che il gatto ha sempre sofferto di insufficienza renale e che lo abbiamo sempre alimentato con prodotti specifici a basso contenuto proteico.
Il Dottore diagnostico' un peggioramento dell'insufficienza renale, suggerendo di intraprendere una terapia a base di iniezioni (Ringer lattato, Vitamine, Stimul fos). Contemporaneamente chiedemmo che gli venissero fatte le analisi del sangue.
La scorsa settimana dai risultati delle analisi scoprimmo che i valori di fosforo e ammoniaca erano sballati (raddoppiati nell'ultimo mese). Ora il Dottore ci suggerisce di praticare iniezioni endovena.
A tutt'oggi il gatto si muove poco, mangia poco, beve molto e talvolta barcolla.
Vorrei che mi aiutaste a capire cosa diavolo e' successo e che spieghi perché', in 30 giorni, tutto sia precipitato senza poter intervenire significativamente. Sono anche disposto a procedere ad un trapianto ... non voglio che il gatto viva nelle condizioni attuali e non voglio credere che non si possa fare nulla se non vederlo morire di stenti. Per favore, aiutatemi.
Stefano.
PS Scusate se i nomi delle medicine non sono precisi. Vi prego di fare presto a rispondermi
Dovresti essere più' preciso, il valore della creatinina-urea-pt-albumine-emocromo-fosforo. Per quanto riguarda il trapianto rappresenta la fantascienza veterinaria
Salve, vi scrivo per avere un consiglio per il mio gatto soriano
di 2 anni che soffre di "megacolon". Il micio è stato raccolto sulla
strada quando aveva circa 2-3 mesi. Era stato investito e presentava una
lesione al femore (che è stata curata ed è perfettamente
guarita), una frattura al bacino ( sulla quale il veterinario ha preferito
non intervenire a causa della giovane età del gatto), e una lesione
a una vertebra sacrale (dalla radiografia si notava un lieve dislivello
rispetto alle altre vertebre) che non gli permetteva di fare i suoi bisogni
da solo. Per farlo urinare bisognava ricorrere alla compressione manuale
della vescica, e per farlo andare di corpo gli veniva somministrata un
po' di paraffina liquida per via orale , più qualche clistere per
bambini alla glicerina. Il veterinario perciò ha deciso di operarlo
effettuando la decompressione del midollo, e dopo qualche settimana il
micio ha cominciato a riprendersi e a fare i suoi bisogni da solo. E' andato
avanti così per qualche mese ma poi ha cominciato a presentare stitichezza
periodicamente, anche per colpa del suo precedente proprietario che non
lo seguiva in modo continuativo (ad es. pasti irregolari e scarso esercizio
fisico, in quanto il gatto
viveva in un piccolo monolocale). Ora il gatto viene curato con questa
terapia: 3 ml di Laevolac suddivisi nei 3 pasti giornalieri; 3 ml di Enterofilus
anch'essi ai pasti; solo cibo umido (prima mangiava molti croccantini)
mescolato con un po' di crusca biologica (il veterinario mi ha suggerito
anche la zucca cotta, ma non è molto gradita al micio; ha anche
consigliato lo sciroppo Peridon per favorire la peristalsi, ma il gatto
non ne vuole sapere). Il problema è che ogni 3 giorni devo ricorrere
a un clistere perché il gatto va di corpo da solo sempre più
raramente. Inoltre un'altra importante concausa è che il bacino
si è saldato non perfettamente in seguito alla frattura e si presenta
un po' più stretto rispetto alla norma (l'ortopedico che ha visto
le lastre non ritiene comunque necessario un intervento chirurgico). Scusate
se mi sono dilungata, ma volevo precisare bene la situazione clinica in
modo da avere qualche consiglio per il mio gatto.
Vi ringrazio in anticipo.
Daniela Barbieri, Parma
Mi sembra di capire che al micio e' stato fatto di tutto, secondo
il mio parere ( senza vedere il micio ) che si tratti di un problema neurologico
Ho un bambino di circa 3 anni è affetto da verminosi, più precisamente da ossiuri. E' possibile che questo tipo di parassiti si trovi anche nell'intestino dei gatti? Quale altro animale oltre l'uomo frequenta? Grazie per l'aiuto, Monica.
L'Uomo e' il responsabile della trasmissione, sicuramente no il cane e gatto
Cortese Redazione, posseggo da circa 5 anni un coniglio nano di
razza polacca. Dopo 2 anni è stato operato di un calcolo all'uretra
e tutto si è risolto nel migliore dei modi (dopo una lunga e tormentata
convalescenza). Ora è subentrato un 'altro problema: da circa un
mese ho notato che una spalla è gonfia rispetto l'altra; il coniglio
non accusa nessun dolore e si comporta come al solito. Il veterinario,
per il momento, gli ha dato una cura omeopatica contro un'eventuale storta
o ematoma, dicendomi che se non si risolve il problema, occorre fare una
biopsia per evidenziare un probabile tumore.
La mia considerazione è la seguente: se non fosse niente di
preoccupante, la cosa finirebbe come è nata, se invece ci fosse
veramente il problema, oltre a far soffrire questo piccolo animale nell'eventualità
di un'operazione (vedi calcolo all'uretra), secondo me non vivrebbe più
di tanto visto anche l'età; pertanto è mia intenzione lasciarlo
vivere come al solito e al primo cenno di reale insofferenza fare in modo
che la sua breve ma intensa vita finisca senza ulteriori sofferenze. Gradirei
molto avere un Vostro conforto e/o parere e, nel caso, sapere dove dovrei
rivolgermi per porre fine alle sue eventuali
future sofferenze.
Ringrazio vivamente e porgo cordiali saluti.
Fai fare dal collega un ago aspirato (citologico) costa poco e'
veloce e ti permette di sapere molto velocemente la natura
|
|
|
|
|