Animali in Città   - 24 Gennaio 2002 -

Cani: Boxer

Gatti: Grave insufficienza renale - Megacolon del gatto - Ossiuri

Conigli: Coniglio nano

 
 

Vi ringrazio  anticipatamente, ho un boxer maschio di due anni circa, per motivi di  accavallamento di impegni è da un mese che non lo porto a spasso ma lo  libero un pochino nel terreno dietro casa. Avverto chiaramente il dispiacere che  lui prova a seguito delle passeggiate e delle attenzioni perse, tutto  questo stranamente sembra aver provocato un aumento consistente dell'appetito,  ma invece di ingrassare e dimagrito visibilmente. La mia vet. dopo una visita mi  ha detto che potrebbe essere affetto da leishmaniosi, da cosa potrei accorgermi se  effettivamente ha la malattia? E poi se si, potrebbe procreare senza trasmettere  alla eventuale compagna la malattia e/o ai cuccioli? L'uomo può contrarre la  malattia dal suo migliore amico. Ancora grazie e scusate per l'abbondanza di quesiti.-
Per sapere se e' affetto da leishmaniosi bisogna fare un test sierologico, la malattia e' molto frequente nel bacino mediterraneo, colpisce anche l'uomo pero' la malattia viene trasmessa da un insetto: flebotomo o pappatacio
 

Gentili Dottori,
ho 3 gatti (due bastardini e un soriano), da sempre alimentati e curati come fossero bambini. Circa 1 mese fa il soriano (che ormai ha oltre 10 anni) ebbe una forte irritazione ad un occhio che lo porto' alla perdita di molto liquido giallastro (venne curato con le medicine Tobral e Tobral-Dex). Da allora inizio' a dimostrare poco appetito, a dormire molto ed a bere spesso. Passata (non del tutto) l'irritazione all'occhio, scoprimmo una vistosa ulcera sempre allo stesso occhio e, su consiglio del veterinario, lo curammo con il medicinale Oftalvet.
Il gatto, nel frattempo, continuava ad avere poco appetito, a bere molto ed a perdere vistosamente peso. Vi rendo noto che il gatto ha sempre sofferto di insufficienza renale e che lo abbiamo sempre alimentato con prodotti specifici a basso contenuto proteico.
Il Dottore diagnostico' un peggioramento dell'insufficienza renale, suggerendo di intraprendere una terapia a base di iniezioni (Ringer lattato, Vitamine, Stimul fos). Contemporaneamente chiedemmo che gli venissero fatte le analisi del sangue.
La scorsa settimana dai risultati delle analisi scoprimmo che i valori di fosforo e ammoniaca erano sballati (raddoppiati nell'ultimo mese). Ora il Dottore ci suggerisce di praticare iniezioni endovena.
A tutt'oggi il gatto si muove poco, mangia poco, beve molto e talvolta barcolla.
Vorrei che mi aiutaste a capire cosa diavolo e' successo e che spieghi perché', in 30 giorni, tutto sia precipitato senza poter intervenire significativamente. Sono anche disposto a procedere ad un trapianto ... non voglio che il gatto viva nelle condizioni attuali e non voglio credere che non si possa fare nulla se non vederlo morire di stenti. Per favore, aiutatemi.
Stefano.
PS Scusate se i nomi delle medicine non sono precisi. Vi prego di fare presto a rispondermi
Dovresti essere più' preciso, il valore della creatinina-urea-pt-albumine-emocromo-fosforo. Per quanto riguarda il trapianto rappresenta la fantascienza veterinaria


Salve, vi scrivo per avere un consiglio per il mio gatto soriano di 2 anni che soffre di "megacolon". Il micio è stato raccolto sulla strada quando aveva circa 2-3 mesi. Era stato investito e presentava una lesione al femore (che è stata curata ed è perfettamente guarita), una frattura al bacino ( sulla quale il veterinario ha preferito non intervenire a causa della giovane età del gatto), e una lesione a una vertebra sacrale (dalla radiografia si notava un lieve dislivello rispetto alle altre vertebre) che non gli permetteva di fare i suoi bisogni da solo. Per farlo urinare bisognava ricorrere alla compressione manuale della vescica, e per farlo andare di corpo gli veniva somministrata un po' di paraffina liquida per via orale , più qualche clistere per bambini alla glicerina. Il veterinario perciò ha deciso di operarlo effettuando la decompressione del midollo, e dopo qualche settimana il micio ha cominciato a riprendersi e a fare i suoi bisogni da solo. E' andato avanti così per qualche mese ma poi ha cominciato a presentare stitichezza periodicamente, anche per colpa del suo precedente proprietario che non lo seguiva in modo continuativo (ad es. pasti irregolari e scarso esercizio fisico, in quanto il gatto
viveva in un piccolo monolocale). Ora il gatto viene curato con questa terapia: 3 ml di Laevolac suddivisi nei 3 pasti giornalieri; 3 ml di Enterofilus anch'essi ai pasti; solo cibo umido (prima mangiava molti croccantini) mescolato con un po' di crusca biologica (il veterinario mi ha suggerito anche la zucca cotta, ma non è molto gradita al micio; ha anche consigliato lo sciroppo Peridon per favorire la peristalsi, ma il gatto non ne vuole sapere). Il problema è che ogni 3 giorni devo ricorrere a un clistere perché il gatto va di corpo da solo sempre più raramente. Inoltre un'altra importante concausa è che il bacino si è saldato non perfettamente in seguito alla frattura e si presenta un po' più stretto rispetto alla norma (l'ortopedico che ha visto le lastre non ritiene comunque necessario un intervento chirurgico). Scusate se mi sono dilungata, ma volevo precisare bene la situazione clinica in modo da avere qualche consiglio per il mio gatto.
Vi ringrazio in anticipo.
Daniela Barbieri, Parma
Mi sembra di capire che al micio e' stato fatto di tutto, secondo il mio parere ( senza vedere il micio ) che si tratti di un problema neurologico
 

Ho un bambino di circa 3 anni è affetto da verminosi, più precisamente da ossiuri. E' possibile che questo tipo di parassiti si trovi anche nell'intestino dei gatti? Quale altro animale oltre l'uomo frequenta? Grazie per l'aiuto, Monica.
L'Uomo e' il responsabile della trasmissione, sicuramente no il cane e gatto


Cortese Redazione, posseggo da circa 5 anni un coniglio nano di razza polacca. Dopo 2 anni è stato operato di un calcolo all'uretra e tutto si è risolto nel migliore dei modi (dopo una lunga e tormentata convalescenza). Ora è subentrato un 'altro problema: da circa un mese ho notato che una spalla è gonfia rispetto l'altra; il coniglio non accusa nessun dolore e si comporta come al solito. Il veterinario, per il momento, gli ha dato una cura omeopatica contro un'eventuale storta o ematoma, dicendomi che se non si risolve il problema, occorre fare una biopsia per evidenziare un probabile tumore.
La mia considerazione è la seguente: se non fosse niente di preoccupante, la cosa finirebbe come è nata, se invece ci fosse veramente il problema, oltre a far soffrire questo piccolo animale nell'eventualità di un'operazione (vedi calcolo all'uretra), secondo me non vivrebbe più di tanto visto anche l'età; pertanto è mia intenzione lasciarlo vivere come al solito e al primo cenno di reale insofferenza fare in modo che la sua breve ma intensa vita finisca senza ulteriori sofferenze. Gradirei molto avere un Vostro conforto e/o parere e, nel caso, sapere dove dovrei rivolgermi per porre fine alle sue eventuali
future sofferenze.
Ringrazio vivamente e porgo cordiali saluti.
Fai fare dal collega un ago aspirato (citologico) costa poco e' veloce e ti permette di sapere molto velocemente la natura
 
 
 
 


realizzazione testi a cura dei dottori veterinari Lionello Gabrielle & Maurizio Anselmi


Prima di scrivere e porre domande, invitiamo gli interessati a leggere il sommario
degli anni precedenti e verificare che non sia stata data risposta a quesiti analoghi.



 
 
 
 
 

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