data: febbraio 11, 1999
Animali in Città - a cura di Lionello Gabrielle, veterinario 

OSTRUZIONI INTESTINALI

Le ostruzioni intestinali nel cane e nel gatto sono causate da:
- corpi estranei (sassi, noccioli di pesca, palline di gomma, fili, aghi, piombi);
- ascessi;
- neoplasie intestinali;
- stenosi;
- anse intestinali erniate;
- torsioni intestinali.
La gravità dell'ostruzione dipende da diversi fattori come la localizzazione, la durata e l'integrità vascolare del tratto intestinale leso. I segni clinici più evidenti sono: vomito, anoressia, disfagia, salivazione. Si possono riscontrare ostruzioni prossimali e distali. Le ostruzioni dei tratti più prossimali sono le più gravi in quanto esitano velocemente in disidratazione, squilibrio elettrolitico e shock. Le ostruzioni distali, oltre a determinare vomito, disfagia e stasi fecale, conducono a cachessia progressiva (il soggetto può non alimentarsi anche per oltre 1 mese).
La compromissione vascolare delle anse ostruite aggrava inoltre il quadro provocando ipossia dei tessuti, edema, ingorgo venoso, accumulo di batteri, tossiemia e shock con morte del soggetto.
i segni clinici possono, in un primo periodo, passare inosservati (vomito, anoressia, diarrea, irrequietezza), poi quando diventano imponenti ci si rivolge al veterinario che con la palpazione dell'addome, può rilevare la presenza di corpi estranei, volvoli, ecc. L'indagine radiografica spesso conferma la presenza di un'ostruzione e ne può evidenziare la causa.
Le ostruzioni intestinali devono essere trattate chirurgicamente e richiedono a volte l'asportazione del tratto di ansa intestinale interessato. Occorre prestare molta attenzione sia all'equilibrio idrico-salino, che alle infezioni batteriche secondarie ad una perforazione dell'intestino.
 
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