data: 26 marzo , 1999
Animali in Città - a cura di Lionello Gabrielle, veterinario 

LA FILARIOSI CARDIO-POLMONARE NEL CANE

Il responsabile della Filariosi cardio-polmonare è un nematode, DIROFILARIA IMMITIS, presente in molte aree del mondo, in particolar modo nelle regioni tropicali e subtropicali. Il parassita viene trasmesso da molte specie di zanzare che fungono anche da ospiti intermedi in quanto accolgono il 1° stadio larvale (L1; microfilarie) quando assumono il sangue da un cane infetto. Queste larve nella zanzara in 2 - 3 settimane si sviluppano diventando L3, cioè larve di 3° stadio e vanno a reinfettare il cane quando lo pungono per il loro pasto di sangue. Le larve migrano attraverso i tessuti sottocutanei fino a localizzarsi nei piccoli rami delle arterie polmonari circa 5 - 6 mesi dopo l'infezione. Il danno a carico dell'endotelio vascolare e la flogosi portano ad un aumento della permeabilità dei vasi con edema infiammatorio perivascolare. Teoricamente tutti i cani non protetti che vivono in regioni altamente endemiche possono essere infettati e diventare portatori. I cani di grossa taglia hanno un rischio maggiore di contrarre l'infestazione da filaria. I gatti sono relativamente resistenti, ma possono essere colpiti specialmente nelle aree altamente endemiche. I sintomi dipendono dalla quantità di vermi adulti presenti nel cuore e dal grado di infestazione e comprendono intolleranza all'esercizio, tosse, dispnea, emottisi, a volte si può verificare una sincope (svenimento) dovuta al coinvolgimento dell'arteria e all'ipertensione polmonare. Un'eventuale emoglobina (urina rossa) è associata a crisi emolitiche dovute ad ostruzioni della vena cava da parte dei vermi adulti La diagnosi si basa sul ritrovamenteo di mirofilarie nel sangue periferico dopo un prelievo ed un esame microscopico; se il risultato fosse negativo nonostante un forte sospetto di malattia, si consiglia di efettuare un test immunodiagnostico per assicurarsi dell'assenza di infestazione.  Cani di mezza età e vecchi con sintomi clinici riferibili alla presenza di filaria, dovrebbero essere sottoposti ad esami più approfonditi. La radiografia del torace è l'accertamento più importante per determinare la gravità della patologia. Ogni volta che un cane presenta tosse, intolleranza all'esercizio, difficoltà respiratoria, dimagrimento, aumento di volume dell'addome (ascite) e vive in una zona umida con alta concentraizone di zanzare, sarebbe opportuno seguire un esame a goccia spessa del sangue per riscontrare la presenza delle microfilarie. La terapia consiste nell'eliminare i vermi adulti presenti nel cuore e nell'arteria polmonare mediante un farmaco adulticida che abbia una bassa tossicità; poi si devono eliminare le microfilarie che rappresentano le forme serbatoio presenti nel torrente circolatorio del cane. I farmaci con azione adulticida sono diversi:
1. LEVAMISOLO
2. TIACETARSAMIDE
3. MELARSOMINA
La Tiacetarsamide è un composto arseniacale che deve essere somministrato esclusivamente per via endovenosa. La Melarsomina è l'ultimo farmaco registrato in ordine di tempo e va somministrato per via intramuscolare profonda (regione lombare). Per le microfilarie il farmaco più efficace  l'IVERMECTINA iniettabile. Bisogna poi effettuare un test di concentrazione delle microfilarie a distanza di tre settimane di trattamento. La prevenzione rappresenta l'arma più efficace e la si può attuare somministrando mensilmente delle compresse che impediscono lo sviluppo della forma larvale della filaria. I principi attivi presenti nelle compresse sono a bassissimi dosaggi:
VERMECTINA
MILBENICINA
MOSSIDECTINA
Si consigliano i proprietari dei cani di sottoporre il soggetto da trattare ad una visita veterinaria per impedire che si possano instaurare delle infestazioni occulte.
 

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