data: 22 aprile, 1999
Animali in Città - a cura di Lionello Gabrielle, veterinario 
ANIMALI IN CITTA'
risponde il veterinario
Salve, vorrei raccontare una storia, la storia del mio coniglio nano Epponatto..morto per una malattia ancora tutta da scoprire.E' morto a 2 anni e 1/2, si è accoppiato una sola volta, ma dopo diversi incontri con altre coniglie non "riusciti".Ha tutt'oggi 5 figli tutti adottati con amore.Era un coniglio nano tipo razza olandese( bianco e nero), molto piccolo.Un paio di mesi dopo l'accoppiamento incominciò ad avere strani comportamenti:giocava di meno, dormiva di più, non reagiva più come prima.Poi all'improvviso una sera incomincia a non camminare, gli si bloccano le zampe posteriori, poi piano piano nei giorni anche il corpo, insomma un coniglio "molle" senza capacità di muoversi, ma sveglio,con la testa dritta e attento.Era pasqua, lo curai con vari medicinali consigliati( di glucosio), il veterinario mi disse che era un coniglio in stato "precomatoso" cioè lo stadio finale di qualsiasi malattia.Mi disse che non c'era via d'uscita.Allora stavo ad Ischia; tornai a casa dal mio veterinario di fiducia il quale, bravissimo, agì subito con gli omeopatici..Risultato: il coniglio (già comunque aveva ripreso a mangiare, ma sempre imboccato da me) resuscita incredibilmente e 2 giorni dopo correva, stava bene, giocava.Un coniglio normalissimo per circa 2 mesi...Poi improvvisamente una sera alle 22 circa ricomincia a comportarsi strano, gli si bloccano di nuovo le zampe posteriori, va in un angolo al riparo, ma cammina a stento, trascinandosi.Telefono subito al veterinario e prendo appuntamento per il giorno dopo.Ma Epponatto non ce la fa, la mattina dopo lo trovo già abbastanza "rigido", come se da tempo fosse morto.Ma questa volta è stato veramente improvviso, non come la prima volta, dove il coniglio gradatamente perdeva le forze. Nessuno ancora mi sa spiegare cosa è successo.Le ipotesi avanzate:-malattia presa dalla coniglia femmina che è morta allo stesso modo ma dopo 3 giorni dallo svezzamento.- avvelenamento per qualcosa.-malattia genetica imprecisata. Vorrei avere ulteriori spiegazioni.

Mi risulta difficile con le informazioni che lei mi ha dato riuscire a definire la causa della morte del suo coniglietto: non so, ad esempio, se aveva febbre, se è stato effettuato un esame coprologico per definire una eventuale presenza di parassiti intestinali, per avere una anamnesi completa. Potrei fare una serie di ipotesi, ma non mi sembra che il caso di aumentare il numero di diagnosi che già le hanno fatto.
Per concluderle posso ricordarle che forse sarebbe stato opportuno eseguire un esame autoptico per definire la causa di morte di Epponatto.

Buon giorno,ho acquistato una confezione di erba per gatti,credo che sia orzo.
Sapreste dirmi a cosa serve realmente l,erba per i gatti??
grazie!

La Nepeta cataria è più comunemente conosciuta come "erba gatta".
Alcuni gati hanno manifestazioni particolari verso questa erba, tali reazioni sembrano legate alla presenza di una sostanza che si trova nepetalactone.
Tale sostanza sembra che liberi un particolare aroma che stimola questi soggetti.
Non tutti i gatti sono stimolati "dall'erba gatta" e, oltre ai gatti, sembra che altri felini tra cui il leone siano sensibili a questa erba.
Alcuni autori sostengono che solamente i maschi ne siano attratti in quanto, secondo loro, l'erba contiene un feromone simile a quello della femmina, per altri, invece, non c'è differenza tra maschie e femmine.
Alcuni consigliano, per preparare da soli l'erba gatta di far germogliare dei chicchi di grano, avena, salvia... il risultato di questa germogliazione consente al gatto di apportare vitamine al gatto e di far vomitare i peli ingoiati.
 

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