data: 15 luglio, 1999
Animali in Città - a cura di Lionello Gabrielle, veterinario 

Il graffio del gatto

 
Ciao sono Alessandro e ho mio figlio Mattia di 7 anni che è stato graffiato da un gatto.
Per farla breve ha avuto la toxoplasmosi, vorrei sapere se il graffio del gatto porta delle conseguenze e quali. Grazie.
 

RISPONDE IL VETERINARIO
La Toxoplasmosi è una malattia trasmessa da un protozoo (Toxoplasma gondii) che infetta numerose specie di animali, uomo compreso. Il ciclo del Toxoplasma si svolge  nell'intestino tenue dei felini mediante l'ingestione di carne cruda che contiene cisti del protozoo (ritagli di carne trovati nella spazzatura) oppure cisti in topi, uccelli. Il gatto viene considerato un ospite completo in quanto può fungere sia da ospite intermedio che definitivo. Quando il gatto ingerisce la carne infetta di un ospite intermedio (topi, uccelli, etc.) il toxoplasma viene liberato dagli enzimi digestivi nel lume intestinale ed invade le cellule dell'epitelio, qui avviene la moltiplicazione e l'eliminazione delle oocisti con le feci. Dopo quattro giorni dall'ingestione delle cisti del toxoplasma, compaiono le oocisti nelle feci che continuano ad essere eliminate anche per 20 giorni. Quindi ai gatti non dovremmo somministrare carne cruda, visceri, non bisogna permettere al gatto di accedere ai rifiuti della spazzatura, di vagare liberi e cacciare, ma dovremmo alimentarli con cibi secchi o inscatolati preparati industrialmente. Gli accorgimenti per l'uomo sono: non mangiare carne cruda o poco cotta, pulire la cassetta del gatto ogni giorno e disinfettarla con acqua bollente, non bere acqua da una fonte se non si è certi della purezza, lavare le verdure abbondantemente prima di mangiarle nel caso il terreno sia contaminato, controllare le colonie feline con esami sierologici o somministrare Clindamicina a scopo profilattico. Le donne nei primi mesi di gravidanza dovrebbero evitare di toccare il terreno, la lettiera dei gatti e la carne cruda. Data la maniera in cui i gatti  defecano (seppelliscono le loro feci e tengono pulito il loro mantello) risulta improbabile che gli uomini possano infettarsi infettarsi attraverso le oocisti di toxoplasma, toccando o accarezzando il proprio gatto. Per quanto riguarda invece la possibilità che il graffio del gatto possa portare delle conseguenze c'è da dire che esiste una patologia denominata appunto "Malattia da graffio di gatto" la quale determina una infezione sostenuta da un bacillo pleomorfo gram-negativo, generalmente benigna, con ingrossamento dei linfonodi regionali e con un decorso di circa tre settimane. E' una malattia riscontrata in tutto il mondo, colpisce popolazioni di qualsiasi razza e con una maggiore frequenza l'uomo rispetto alla donna. La lesione primaria la si riscontra a livello delle estremità, la trasmissione può avvenire sia tramite il morso che in seguito al leccamento da parte del gatto di una ferita aperta. Da prove effettuate in laboratorio, i gatti che hanno dato origine alle lesioni tipiche della malattia erano sani. Per quanto riguarda le manifestazioni cliniche ricordiamo la lesione primaria che si manifesta una decina di giorni dopo il graffio, mentre l'ingrossamento dei linfonodi si evidenzia in un periodo di tempo che può arrivare fino alle sette settimane in rapporto alle dimensioni a cui il linfonodo può arrivare, l'interessamento linfonodale persiste per un periodo di tempo che varia in genere dai 2 ai 4 mesi. Eccezionalmente può  presentarsi anche un rialzo termico.

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