data: 23 settembre, 1999 |
Animali in Città
- a cura di Lionello Gabrielle,
veterinario
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RISPONDE IL VETERINARIO
La colangioepatite è un processo infiammatorio dei dotti
biliari, con interessamentoÝ secondario degli epatociti. Tra
le cause di questa patologia c'è anche l'infezione batterica
dovuta però alla presenza di una stasi biliare, da ostruzione o
per un difetto anatomico del tratto biliare. Oltre all'infezione batterica
altre possono essere le cause di tale patologia, ma ho preso in considerazione
questa in quanto lei mi dice che dopo un trattamento con Enrofloxacin
il gatto è stato bene e quindi presumo che la causa fosse
di questa origine. I gatti con colangioepatite batterica, come sintomi
presentano: febbre, un aumento del volume epatico ed ittero, nelle
forme croniche c'è anche ascite. Nel caso di colangioepatite
batterica, la patologia potrà ripresentarsi, sarebbe opportuno
effettuare allora alcuni esami del sangue per valutare la funzionalità
del fegato e lo stato generale dell'animale e quindi riprendere la
terapia antibiotica tenendo sotto controllo l'evoluzione della situazione.
Ho un samoiedo femmina di 10 anni, sempre stato in buona salute.
Nell'ultimo periodo ( 6 mesi ) sotto gli occhi gli sono formate
delle lacrime di colore nero. Il veterinario ci ha prognosticato una disfunzione
al fegato dovuta al consumo eccessivo di croccantini secchi.
Il problema è che non mangia nessun altro tipo di cibo (
a parte la carne naturalmente) ed ora gli è stato riscontrato un
tumore in una mammella: è grosso, ma rimane costantemente così.
Il veterinario ha
detto che ormai è troppo anziana per un intervento che sarebbe
anche troppo dispendioso.
Gradirei una vostra risposta al più presto.
Grazie.
Francesca
RISPONDE IL VETERINARIO
Per valutare la funzionalità del fegato si possono fare degli
esami specifici prelevando il sangue al cane, per quanto riguarda la lacrimazione
oltre al fegato ci possono essere altre cause da prendere in considerazione
come la pervietà dei dotti lacrimali o una infezione degli stessi
(è sempre difficile riuscire a fare una diagnosi senza vedere l'animale).
Esistono in commercio dei croccantini per animali che hanno problemi epatici.
Un cane di 10 anni è sicuramente un cane non più giovane,
però non è detto che per questo non sia operabile, di questi
tempi esistono anestetici e metodologie anestesiologiche che permettono
di operare anche cani non più giovani è sicuro che prima
di iniziare un intervento bisognerà fare delle valutazioni ed effettuare
esami del sangue per non avere sorprese durante o dopo l'intervento stesso.
Ho un coniglietto nano maschietto bellissimo di un anno e mezzo,
Vorrei sapere se ai conigli sale la febbre e come eventualmente fare a
capirla.
Il mio Schiumi è un mangione di pane duro, la sera al mio
rientro si alza sulle zampette posteriori,o mi batte con il muso
sulla gamba per indicarmi che vuole il pane; spero non gli faccia male,
lo faccio a
pezzettini e lo faccio indurire, quando lui me lo chiede lo viene
a mangiare dalle mie mani.
E' un vero amore di coniglio,ama tanto le carezze e le grattatine
sulla testa, la sera seduti a guardare la tv, lui salta sul divano
si sdraia accanto a noi e vuole essere accarezzato per ore e ore.
Se per caso un domani dovessi essere incinta devo sottopormi a particolari
controlli, come per i gatti?
Grazie tante, ciao.
Graziella
RISPONDE IL VETERINARIO
Anche ai conigli può salire la temperatura corporea; ciò
si verifica per svariati motivi, ma in genere per infezioni o stress. La
loro temperatura fisiologica è più alta della nostra, tra
38° e 40°C circa. L'unico modo per poter affermare con certezza
che il tuo coniglio ha la febbre è quello di misurarla. Un semplise
sospetto lo potresti avere se noti un aumento della sete, un calo dell'appetito
o lo vedi più tranquillo del solito (ma ripeto questo non dà
la certezza di un'ipertermia). La dieta ricca di carboidrati digeribili
(esempio pane e affini) predispone ad una eccessiva proliferazione di batteri
patogeni intestinali, in quanto è una fonte di prodotti fermentescibili,
perciò non esagerare con il pane e fornisci sempre un' adeguata
quantita' di
fibra. Il coniglio non trasmette malattie pericolose per il feto (come
ad es. la toxoplasmosi per il gatto) ma ti ricordo che eventuali forme
dermatologiche come micosi e certi parassiti cutanei possono essere delle
potenziali zoonosi (cioè malattie trasmissibili all'uomo), non pericolose
nè per il feto, nè per te, ma che richiedono l'uso di farmaci
o prodotti controindicati per chi è in "stato interessante".
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