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Allarme bomba, aeroporto bloccato due ore
Allarme bomba ieri mattina all'aeroporto ''Valerio Catullo'' di Villafranca, impedendo il decollo di un aereo Meridiana diretto a Roma. Una telefonata anonima, con la quale si annunciava la presenza di un ordigno, e' giunta poco dopo le 8 all'ufficio informazioni dello scalo. I 143 passeggeri che avevano gia' preso posto sull'aereo sono stati fatti scendere, mentre venivano effettuati i controlli di sicurezza, rivelatisi senza esito. Conclusi i controlli di sicurezza, il volo 513 di Meridiana diretto a Roma e' decollato poco prima delle 11. Ritardi sono stati registrati da alcuni aerei che avrebbero dovuto atterrare. La telefonata anonima che annunciava la presenza di una bomba, secondo quanto riferito dalla societa' di gestione del Catullo, era giunta al personale dell'ufficio informazioni che a sua volta l'aveva girata alla polizia. L'aeroporto è rimasto chiuso per un paio d'ore. Tra i passeggeri l'intero staff di Verona Fiere (che dovevano recarsi a Roma per una conferenza stampa), gli assessori regionale Conta e comunale Cesari. Tutti sono stati fatti scendere e i loro bagagli sono stati passati ai raggi X. Controllati i documenti di identità di tutti i passeggeri. La Polizia ha così scoperto a bordo del velivolo un ricercato che è stato arrestato, ma della bomba, per fortuna, nessuna traccia. Polo, nuovo scontro Sironi-Conta Tanto per cambiare, riesplode lo scontro tra il sindaco di Verona e il suo partito. La Sironi, come vicepresidente nazionale dell'Associazione Nazionale Comuni, nei giorni scorsi aveva sbottato indispettita contro la Finanziaria del governo del governo, accusando Berlusconi e i suoi di riversare sui primi cittadini l'onere, impopolare, di imporre nuove tasse. Alle dichiarazioni rilasciate all'Ansa dalla Sironi aveva risposto il segretario cittadino Giancarlo Conta: "Parole da sindaco dell'opposizione" e Conta aveva colto l'occasione anche per ricordare al sindaco i fallimenti inanellati durante il mandato: mancata approvazione del PRG, mancata privatizzazione di alcune aziende comunali, incapacità di risolvere i problemi del traffico cittadino. A spada tratta avevano subito difeso la Finanziaria tutti i parlamentari forzisti e così ieri la Sironi ha fatto marcia indietro, assicurando di essere in linea con il partito, soprattutto con i vertici nazionali, ammorbidendo la polemica. Critica, invece, la Sironi con il segretario cittadino: "Conta è troppo impegnato a fare l'assessore regionale per seguire il partito a Verona". Alla termine della giornata di ieri ci si è messo anche Gigi Pisa, forzista, che in consiglio comunale - buon ultimo - ha denunciato gli sprechi nella gestione del nuovo contenitore culturale della Gran Guardia. Una giornata da dimenticare per il sindaco, raggiunto oltre che dalle polemiche anche dal mal di denti. Un dolore insopportabile che ha costretto Michela Sironi ad annullare tutti gli impegni già presi. Carne, microchip garanzia di qualità Potrebbe essere un microchip a garantire la qualità della carne bovina. Ieri in un convegno interregionale a Verona il professor Aldrighetto, preside facoltà di Veterinaria dell'Università di Padova, ha presentato il progetto già approvato dal ministero della sanità. Obiettivo, garantire la completa tracciabilità di prodotto, dalla nascita al macello. Verona è la prima provincia d'Italia per la produzione di carne bovina: 245mila capi l'anno per un fatturato di 1000 miliardi. Il microchip sarà inserito nel capo e registrerà la provenienza, l'allevamento, i tipi di mangime consumati. Un ente terzo controllerà l'autenticità dei dati immessi. Auto, la Mini alla Gran Guardia Prosegue la campagna di lancio della nuova Mini del gruppo Bmw, che portera' i road show iniziati il 21 settembre anche nelle piazze del Veneto. Dal 5 al 7 ottobre sarà Verona ad ospitare la tre giorni di prove su strada dedicate a questa utilitaria che fa rivivere il mito della vetturetta inglese degli anni '60-'70. Il road show Mini proseguira' nel week end successivo a Treviso, dal 12 al 14 ottobre. Per accomodarsi al volante della nuova Mini, gli appassionati dovranno prenotarsi, collegandosi al sito mini.it, oppure iscriversi sul posto. L'auto costa intorno ai 40 milioni. |
Tramvia, prossima fermata piazza Bra
La tramvia torna ad essere in cima ai pensieri della politica veronese. Nei giorni scorsi, in rapida sequenza, le vuote polemiche di alcuni partiti del centro sinistra, la presentazione del progettista incaricato di firmare la tramvia, la riapertura del dibattito sull'opportunità di una fermata in piazza Bra. Una discussione, quest'ultima, trasversale: da una parte i capigruppo consiliari - anche di maggioranza - quasi tutti convinti dell'opportunità di far entrare la tramvia in Bra, dall'altra la giunta che vorrebbe tenere i vagoni più lontano possibile dal centro. Ieri è intervenuto anche Alberto Tomiolo, candidato sindaco dei Verdi della Colomba, da sempre sostenitore dell'idea di sfruttare la tramvia oltre che come soluzione viabilistica anche come strumento "urbanistico" per integrare le periferie con il centro. Tomiolo si è schierato a favore del passaggio e della fermata di fronte a Gran Guardia ed Arena, nonché del transito del treno urbano anche in corso Portoni Borsari. "La tramvia potrebbe essere un'occasione per ricucire la città divisa tra centro e periferie dimenticate" spiega il candidato sindaco.
Vino, alta cucina con il "Monti Lessini"
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