I FATTI
LE NOTIZIE DI OGGI
Veron@ quotidiano - edizione del  19 dicembre 2001

 
Amia: il sindaco rifiuta di approvare il bilancio
Riesplode la polemica sul caso Amia-Rede.
Il sindaco di Verona ha chiesto al consiglio di amministrazione di svalutare Rede, l'azienda acquisita al 51% da Amia nei mesi scorsi con un'operazione che aveva sollevato un violento scontro politico e un'inchiesta della magistratura ancora in corso.
Era stata valutata l'ipotesi che Amia avesse favorito i proprietari dell'azienda, supervalutandola e pagandola oltre il dovuto.
Inutili le richieste di dimissioni fioccate sia dal Polo che dall'Ulivo: il consiglio di amministrazione aveva difeso la bontà della scelta.
Adesso il sindaco presenta il conto: il Comune, in quanto socio unico, adesso è chiamato ad approvare il bilancio dell'azienda, in cui è riportata la valutazione di Rede: 4 miliardi e 800 milioni.
Troppi, quotazione irrealistica, gonfiata... i giudizi si sprecano e il sindaco ieri mattina ha rifiutato di votare a favore.
Chiede che la stima venga rivista e cita a conforto della propria idea uno studio effettuato da alcuni esperti incaricati dal Comune.
Si vuole in questo modo che il CdA dell'Amia ammetta l'errore.
Il presidente dell'azienda, Bonetti, ha subito convocato i consiglieri e dalla riunione è emersa la richiesta di incontrare gli esperti del Comune per arrivare ad un compromesso, magari ad una soluzione intermedia.
Possibilità, però, difficilmente percorribile, visto il clima da mezzogiorno di fuoco tra Amia e amministrazione comunale.
 
Tomiolo: "sono unico e senza rivali"
"I miei primi 200 giorni, una candidatura... senza rivali".
Titolo e anche commento della più lunga corsa elettorale che Verona ricordi.
Ieri Alberto Tomiolo ha fatto il bilancio dei suoi primi sei mesi e mezzo di candidatura a sindaco portata avanti senza uno straccio di avversario: "Sono state clamorosamente confermate le nostre previsioni. Prima di tutte la rissosità, smaccatamente "partitica", dell'Ulivo nell'esprimere un candidato in tempi non biblici".
Sono stati 200 giorni di superlavoro: il lancio di un un mini portale internet all'indirizzo www.tomiolosindaco.org che ha avuto oltre 2000 contatti diversi, i banchetti informativi in strada, i manifesti murali,  il giornale "Verona città possibile" dei Verdi della Colomba che ha dedicato un numero alla candidatura Tomiolo, i numerosi incontri pubblici tra cui la conferenza assai partecipata con l'Imam di Verona sull'islamismo, le innovative e riuscitissime "visite storico-virtuali" alla via Postumia e a Castel S.Pietro, ciascuna delle quali ha avuto una settantina di partecipanti.
Per il futuro è previsto il rilancio del sito, l'allargamento della lista e delle opzioni politiche da tematiche ambientali a più genericamente "civiche", la prosecuzione delle visite storico-virtuali ai siti della città che dovrebbero interessare un sindaco in quanto da recuperare o rivalutare.
Su tutto, però, tra il preoccupato e il divertito, Tomiolo sottolinea di essere al momento un candidato senza rivali.
Ne di destra, ne di centro, ne di sinistra.
Il candidato sindaco, infine, ha rivelato di essere bersaglio di molte lettere anonime tutt'altro che piacevoli, ma si consola anche con i falsi esposti firmati a suo nome e presentati in Procura: uno di questi, relativo ad un abuso edilizio, si è scoperto veritiero e un cantiere è stato messo sotto sequestro.

Veronafiere: Sironi candida Sironi
Michela Sironi candida Michela Sironi per l'ente fiere.
Il sindaco di Verona, ormai in scadenza, tenta di ricollocarsi politicamente - considerati anche i pessimi rapporti con il suo partito, Forza Italia - indicando se stessa per un posto nel consiglio di amministrazione di uno dei più importanti e strategici enti pubblici scaligeri.
La designazione a consigliere di amministrazione dell'ente fiera viene effettuata dal sindaco in carica, nella fattispecie, la Sironi.
Per lo stesso posto ci sono un'altra ventina di candidati, tra cui l'assessore Cesari e il consigliere comunale Gianluca Fantoni.
In Regione sono arrivate tre candidature per la presidenza: la più accreditata è quella dell'ex presidente, oggi commissario straordinario, Pierluigi Bolla.
L'autocandidatura sironiana ha già sollevato non poche perplessità: Mao Valpiana, dei Verdi della Colomba, che ha sollevato il caso, giura che il suo candidato sindaco, Alberto Tomiolo, in caso di elezione praticherà tutt'altra politica e a differenza del malcostume consolidato.
   
Basket: quasi fallimento, tre americani rifiutano di giocare
Uno stillicidio che sembra senza fine.
Forse i giorni sono davvero contanti per la Muller Verona, sull'orlo del crack finanziario e del fallimento.
Da mesi i giocatori non ricevono lo stipendio, la società è stata messa in liquidazione, nessuna proposta seria è arrivata dall'imprenditoria veronese...
Mai il basket scaligero aveva patito una crisi così serie e ieri, alla vigilia della partenza per Anversa, dove oggi è in programma la gara valida per il primo turno di ritorno della Coppa Korac, ben tre americani si sono rifiutati di seguire la squadra.
Si tratta di Ivory, Turner e Fajardo. 
I tre, in seguito alla grave crisi societaria e al mancato pagamento degli stipendi, hanno deciso di attuare questa presa di posizione dando 48 ore alla società per saldare le spettanze arretrate.
Poi, come altri gialloblù, potrebbero accettare le proposte di altre squadre e lasciare la Muller al proprio destino.
 
PRG: approvate 4 varianti nel Veronese
Nel corso dell'ultima seduta, la Giunta regionale ha approvato alcuni strumenti urbanistici, presentati da comuni veneti.
In provincia di Verona, è stata data approvazione definitiva alla variante n. 7 al PRG del comune di Affi, mentre sono state approvate con modifiche d'ufficio la variante n. 22 al PRG del comune di Legnago (modifica della destinazione urbanistica per il ristorante al "Vecchio Mulino" in località Torretta ), la variante al PRG del comune di Trevenzuolo (modifiche di zonizzazione in località Roncolevà) e la variante al PRG del comune di Bonavigo (nuovo Regolamento Edilizio). Sempre di Bonavigo è stata approvata con modifiche d'ufficio e proposte di modifica un'altra variante (trasposizione su Carta Tecnica Regionale e nuova normativa tecnica), oltre alla variante n. 10 al PRG del comune di S.Pietro di Morubio (attività produttive in zona impropria).
  
Galan: il meno amato dagli italiani
Brutte notizie da Datamedia per il "governatore" del Veneto Galan.
I sondaggisti hanno monitorato i gusti degli italiani a proposito del gradimento sui presidenti attualmente in carica delle Regioni italiane.
Ebbene, tutti superano la soglia del 50%, ma il presidentone del Veneto è quello che riscuote minori consenti. 
La maggior fiducia dei propri corregionali (65,2%, un risultato non lontano dal consenso elettorale) la ottiene il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, a capo di una giunta di centrodestra, seguito dalla presidente dell'Umbria, Maria Rita Lorenzetti (61,4%), che guida invece una coalizione di centrosinistra. 
In forte rialzo le quotazioni del presidente del Lazio, Francesco Storace.
Questa la 'classifica' dei presidenti delle regioni italiane, in base alla fiducia degli amministrati: 
1) Lombardia, presidente Roberto Formigoni (centrodestra)
2) Umbria, Maria Rita Lorenzetti (centrosinistra)
3) Calabria, Giuseppe Chiaravalloti (centrodestra)
4) Campania, Antonio Bassolino (centrosinistra)
5) Trentino Alto Adige, Margherita Cogo (SVP)
6) Liguria, Sandro Biasotti (centrodestra)
7) Emilia Romagna, Vasco Errani (centrosinistra)
8) Lazio, Francesco Storace (centrodestra)
9) Puglia, Raffaele Fito (centrodestra)
10) Sicilia, Salvatore Cuffaro (centrodestra)
11) Marche, Vito D'Ambrosio (centrosinistra)
12) Basilicata, Filippo Bubbico (centrosinistra)
13) Piemonte, Enzo Ghigo (centrodestra)
14) Abruzzo, Giovanni Pace (centrodestra)
15) Toscana, Claudio Martini (centrosinistra)
16) Valle D'Aosta, Dino Vierin (UV)
17) Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo (centrodestra)
18) Veneto, Giancarlo Galan (centrodestra).
Il presidente del Molise Michele Iorio (centrodestra) e della Sardegna Mauro Pili (centrodestra) sono stati eletti nel mese di novembre 2001. 
Formigoni, primo in classifica, gode del 65,2% dei consenti, Galan, ultimo, del 50,8%.
  
Muccioli: Verona dedica una via al fondatore di San Patrignano
Il legame politico e di intenti tra l'amministrazione polista di Verona e San Patrignano sarà ribadito oggi con la dedica di una strada alla memoria di Vincenzo Muccioli, il fondatore della comunità.
La cerimonia si terrà in Comune, alla presenza del Sindaco, Michela Sironi, del Presidente della Provincia Aleardo Merlin, della moglie e del figlio di Muccioli. 
La scelta di Verona fa seguito a quella di altre importanti citta' italiane come Milano, Pescara, Sanremo, Roma, Bologna e Osimo. San Patrignano, in questi anni, ha ospitato 400 ragazzi veronesi e quasi 1000 da tutto il Veneto mentre attualmente i giovani scaligeri che stanno tentando la disintossicazione in comunità sono 55.

Calcio: Hellas a Milano in formazione tipo
Si torna in campo.
Il Chievo gioca in casa contro la Lazio sconfitta domenica dal Verona, il Verona in trasferta contro l'Inter battuta dal Chievo.
I destini si incrociano, in un guazzabuglio di ricorsi storici e cabala da far girare la testa ai tifosi.
L'Hellas si presenterà al Meazza in formazione tipo. Rispetto alla sfida con la Lazio, Malesani, infatti, riavrà Seric, domenica in tribuna per squalifica. Gli farà posto Teodorani che andrà in panchina. Per il resto confermato l'undici tipo. Nell'allenamento di rifinitura di ieri mattina il Verona ha insistito soprattutto sui calci piazzati. Italiano, Oddo e Mutu i giocatori incaricati di tempestare la porta difesa da Ferron. Sulla gara contro l'Inter Malesani ha spiegato che i nerazzurri "sono reduci da una sconfitta casalinga e saranno arrabbiati. Ma il Verona visto all'opera contro la Lazio può dare fastidio anche alla squadra nerazzurra. Sono fiducioso perché ho visto i ragazzi molto concentrati e determinati in questi giorni".
Alla volta di Milano non sono partiti Melis che continua a recuperare e che tra qualche settimana sarà in procinto di rientrare a disposizione a tutti gli effetti, Cossato che continua con il lavoro fiosoterapico e Doardo che alla ripresa degli allenamenti dopo la gara con il Milan sarà completamente ristabilito.
 
Calcio: De Neri lascia a fine stagione?
Il Chievo potrebbe perdere il suo mister a fine stagione. 
Luigi Del Neri sarebbe corteggiato da alcuni grandi club e la società non ha intenzione di bloccare il trasferimento dell'uomo che l'ha fatta diventare una delle grandi. Lo ha fatto capire il responsabile dell' ufficio stampa del club veronese, Mario Gibellini, a margine della consegna del premio internazionale 'Le Velo, l' Europa per lo sport', organizzato dal Consiglio regionale della Toscana, dal Comune di Scarperia col patrocinio del Parlamento europeo. 
"In estate alcune cessioni ci saranno sicuramente - ha detto l'addetto stampa del Chievo - e credo che il presidente Campedelli non sia contrario al fatto che giocatori o lo stesso allenatore possano mettersi alla prova in squadre più titolate della nostra. Per noi sarebbe solo il riconoscimento della bontà del lavoro svolto per formare questo gruppo".
Intanto, a proposito della possibilità di anticipare, sabato, la partita Chievo-Roma alle ore 15.00, Gianni Petrucci, presidente del Coni e, ancora per poco, commissario straordinario della Federcalcio, ieri ha dichiarato che deve essere "la Lega ad affrontare l'argomento. L'ultima volta ha dato dimostrazione di buon senso. E' Milano che ha la responsabilità e deve decidere".
 
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Bra: commercianti a favore del riordino
"La vicenda delle tende di piazza Bra sembra diventata, per il Comitato del centro storico, una ragione di vita. Ben altri sono però i problemi dell'area pregiata della città e preferiremmo quindi che le energie venissero destinate in altre direzione".
E' il commento dei massimi esponenti del sindacato provinciale pubblici esercizi, Fipe-Confcommercio, dopo le recenti dichiarazioni del Comitato che chiede lo "smantellamento" dei tendoni.
La Fipe ricorda che si era attivata tempo fa, sulla scorta di una specifica richiesta dell'amministrazione comunale, proponendo alla Sovrintendenza ai beni ambientali vari progetti di riordino complessivo della piazza, comprese le coperture. Ma sinora, non vi è stato alcun riscontro.
"Gli esercenti – sottolinea la Fipe – sono i primi ad essere favorevoli ad un "lifting" del salotto cittadino, anche alla luce della recente ristrutturazione della Gran Guardia, ma attendono indicazioni precise. E non accettano di  subire continui attacchi da parte di un Comitato di cui sarebbe tra l'altro interessante conoscere il reale livello di rappresentatività".
Per quanto concerne il regolamento comunale sugli spazi pubblici, "non ci risulta, scorrendone il testo  – dice la Fipe – che debbano essere rimosse le strutture metalliche esterne, bensì solo i tavoli, le sedie, le fioriere, gli ombrelloni e quant'altro di mobile, qualora l'esercizio pubblico chiuda per più di trenta giorni". 
  
Università: DS contro caro mense
I consiglieri regionali diessini hanno presentato un'interrogazione "a risposta immediata" con la quale chiedono alla Giunta veneta "se non possa ritornare sulle decisioni prese, in merito agli aumenti delle mense universitarie visto che tali scelte determinano una lesione del diritto allo studio sancito dalla Costituzione Italiana".
I consiglieri chiedono, inoltre, "se non sia opportuno e urgente che la Regione convochi tutti gli Enti interessati per ridiscutere, aumentandoli, i finanziamenti regionali destinati agli utenti delle realtà universitarie venete.
"Il numero di pasti erogati dagli ESU del Veneto negli ultimi anni è notevolmente aumentato - ricordano nell'interrogazione - e in particolare a Padova è aumentato del 19% passando da 1.310.312 pasti all'anno del 1995 a 1.665.238 del 2001; le nuove tariffe penalizzano i redditi più bassi, visto che chi ha una condizione economica familiare annua inferiore ai 46,5 milioni subirà un aumento del 132%; con ogni probabilità gli incrementi tariffari comporteranno una diminuzione degli studenti fruitori del servizio mensa".
"Il trend dei finanziamenti regionali destinati agli ESU -concludono gli esponenti diessini- vede un andamento per cui in dieci anni si passa progressivamente da uno stanziamento annuo di 30 miliardi ai 15 previsti senza contare il taglio delle borse d studio rispetto al numero degli aventi diritto".
 
Turismo: Veneto OK nonostante la crisi internazionale
Il turismo veneto sta reggendo meglio del previsto, e reggerà bene anche nel 2002, l'impatto della crisi seguita agli attentati dell'11 settembre. Il momento è di difficoltà, ma i flussi dall'estero non si sono fermati: piuttosto si sono reindirizzati su mete a medio e corto raggio. Lo scenario complessivo si presenta meno ottimistico che ad inizio anno, ma non tale da determinare una recessione, almeno allo stato attuale. La buona notizia, pur se con dei distinguo, viene dal rapporto previsionale sul turismo veneto realizzato dal Ciset e illustrato ieri dalla direttrice Mara Manente, alla presenza dell'assessore al turismo Floriano Pra, del presidente di Federturismo veneto Paolo Ambrosi e del responsabile della sezione turismo di Assindustria Belluno Giovanni Valle. "Il nostro sistema turistico - ha detto Pra - sta dimostrando in questa situazione tutta la sua vitalità. Non per questo però allentiamo la presa e stiamo incrementando le azioni sui mercati di medio e corto raggio con importanti presenze in Germania e con un fortissimo impegno per la miglior riuscita di Veneto For You, la prima fiera mondiale della nostra offerta che si terrà dal 3 al 6 luglio al Lido di Venezia e vede già l'adesione di 500 compratori europei". A fine agosto 2001 le rilevazioni del Ciset davano arrivi in generalizzato aumento da tutto il mercato estero, con un +3,3 per cento. Tra settembre e dicembre sono crollati gli arrivi dai paesi extraeuropei (-15,4 per cento) e dal Nord Europa (-1,3 per cento) per una contrazione totale contenuta comunque al -3,3 per cento. Già dal 2002 però, secondo il Ciset, la situazione dovrebbe migliorare e gli arrivi dall'estero crescere complessivamente dell' 1,4 per cento, pur a fronte di un trend ancora in diminuzione (-3,1 per cento) di quelli dai paesi extraeuropei. Ambrosi ha comunque ammonito a leggere questi dati con molta prudenza, sottolineando che "la crisi è marcata in alcuni settori, a cominciare dalle agenzie di viaggio", e tornando a chiedere un aiuto economico e, quantomeno, lo slittamento dei pagamenti IRPEF. Pra ha da parte sua risposto che l'attenzione della regione è massima, pur registrando con piacere che i danni al turismo sono inferiori al previsto. L'assessore non ha escluso la possibilità di un intervento di sostegno, utilizzando parte di un'assegnazione statale di 25 miliardi garantita al Veneto pochi giorni fa nell'ambito di un riparto nazionale.
 
Regione: "salviamo Safya dalla lapidazione"
Un'iniziativa decisa per salvare la vita di Safya Hussaini Tungar Dudu, la donna nigeriana condannata a morire "lapidata" per aver avuto una figlia al di fuori del matrimonio: questa la richiesta avanzata al Governo italiano, con formale deliberazione, dalla Giunta regionale del Veneto su proposta dell'assessore regionale ai Diritti umani Isi Coppola. "Ai Consigli comunali e provinciali del Veneto - spiega inoltre la Coppola - la Giunta regionale chiede di discutere questo scandaloso caso di violazione dei diritti umani e di mobilitarsi per una campagna di sostegno a livello nazionale ed internazionale in favore di Safya". La donna nigeriana, com'è noto, già madre di 5 figli, divorziata dal primo marito e abbandonata dal secondo, ha generato un'altra figlia a seguito di uno stupro subito da un amico del padre, un uomo anziano e già sposato. Poiché nello stato nigeriano del Sokoto si applica la legge islamica, la Sharia, che prevede per il concepimento di un figlio al di fuori del matrimonio legale la condanna a morte con il metodo tribale della lapidazione, Safya è stata condannata a morte il 9 ottobre scorso e la pena è stata sospesa solo per il tempo consentito alla madre per allattare la neonata; il termine di questo periodo scadrà tra gennaio e febbraio e poi sarà dato corso all'esecuzione della sentenza del Tribunale. "Come donna, prima ancora che come assessore regionale ai Diritti umani - sottolinea Isi Coppola - sono indignata per la vicenda di Safya che, purtroppo, è un caso emblematico della condizione schiavistica di donne africane, musulmane in particolare, sottoposte a frustate, mutilazioni e violenze di ogni genere perché considerate una semplice 'proprietà' del maschio, padre, fratello o marito che sia. Il mondo civile deve mobilitarsi per impedire l'esecuzione di quella barbara sentenza e la Regione del Veneto farà la sua parte".

 
 
 
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