I FATTI
LE NOTIZIE DI OGGI
Veron@ quotidiano - edizione del 2002, febbraio 9 

 
Venardi gnocolar: anche il sole alla sfilata dei carri
Tanto sole, tanta schiuma, tanti carri e tanta allegria.
E' stata davvero una sfilata baciata dalla fortuna: bel tempo, clima quasi primaverile e una folla come non si ricordava da anni ad assiepare il percorso lungo il quale si sono snodati i carri allegorici.
C'era di tutto, come al solito, per festeggiare l'evento più spensierato dell'anno, anche se due erano i filoni tematici ben riconoscibili tra i motivi ispiratori della sfilata: l'avvento dell'euro e il fenomeno Chievo.
E quindi sotto con monete europee giganti e mussi volanti.
Un carro filo-Hellas era preceduto da tifosi del Verona in sella a cavalli: gli stessi che dovrebbero guidare la squadra di Malesani a rincorrere e superare i giocatori della Diga.
E a proposito di Diga: "lassa pur che'l mondo ed... Diga, quel che conta l'è la..." recitava il carro di Sant'Ambrogio disegnato da Milo Manara, sponsorizzato da pandoro "Poricani" e accompagnato da "Can Pedelli della Scala".
Qualche problema l'hanno creato le impalcature per il restauro dei Portoni della Bra: nessuno, progettando i carri, aveva pensato che avrebbero abbassato l'arco di ingresso alla piazza.
A fine sfilata una coltre di schiuma scivolosa copriva marciapiedi e auto in sosta, imbrattando anche vetrine, muri e portoni.
Stasera, sabato 9 febbraio- sabato grasso - alle 14.,30 è in programma la regata storica in costume sull'Adige, ai Filippini, e sempre di pomeriggio la Passeggiata in Costume in piazza Bra. 
La coppia che si presenterà con le maschere più belle sarà premiata domenica e vincerà un viaggio di sei giorni in Carinzia (Austria).
Lunedì 11 febbraio, luni pignatar a Santo Stefano a partire dalle 14,30, festa a Veronetta con sfilata alla stessa ora. Sarà una festa di piazza con 17 quintali di minestrone, alette di pollo e vino a volontà e gratis per tutti, come vuole la tradizione.
 
Baby gang: arrestati i teppisti della bassa
Sono stati resi noti ieri altri particolari sulle due gang di giovanissimi teppisti di periferia, una di Legnago e una di Bovolone, sgominate dai carabinieri e cui avevamo riportato la notizia nell'edizione di venerdì.
Le bande si erano create il proprio territorio dove esercitare angherie d'ogni genere a coetanei e maggiorenni. "Er patata", "lo zippo" e "il milanese" dettavano legge e riuscivano a prendersi tutto quello che volevano, che fosse un giubbotto, un maglione, un paio di occhiali griffati, denaro, cellulari e persino scarpe. 
Le due gang non si conoscevano ma sapevano l'una dell'altra e si rispettavano, tenendosi a debita distanza. Quelli di Legnago facevano base alla discoteca Number One di Brescia e le loro facce erano persino nel sito internet del locale, del quale la polizia si è servita per alcuni riconoscimenti.
La fama delle due baby gang era diffusa in sei province di quattro regioni. Discoteche, paninoteche, birrerie, sale giochi o la strada - come piazza Brà a Verona - erano le mete dei raid. Per spostarsi usavano l'automobile, di solito quella delle loro vittime, costrette a scarrozzare i piccoli ras di paese in paese.
Alcuni dei ragazzi studiano altri lavorano, per lo più nell'artigianato o come muratori: hanno un'età compresa tra i 14 e i 19 anni. Le loro vittime erano talmente terrorizzate dalle minacce che non avevano il coraggio di denunciare i furti nemmeno ai genitori. I carabinieri hanno iniziato a ricevere segnalazioni e richieste d'intervento quando i primi ragazzini esasperati hanno telefonato a casa piangendo. Venticinque finora le denunce raccolte dai carabinieri di Legnago che sperano, una volta diffusa la notizia, di riceverne ancora. 
Un momento di disorientamento per gli indagati di fronte a perquisizioni e arresti: non si aspettavano un provvedimento così duro nei loro confronti e soprattutto non credevano che qualcuno avesse il coraggio di parlare. Sorpresa anche per le loro famiglie, che non sospettavano nulla dell'attività dei figli.
 
Informazione: Galan ossessionato dai comunisti?
"Galan –afferma in una nota il capogruppo dei DS in Regione - vede rosso dappertutto. È ossessionato dai comunisti. Per lui il TG3 del Veneto è un "soviet". Dopo l'attacco settembrino alla Rai regionale, colpevole di non averlo intervistato durante la regata storica, è partita ora una nuova offensiva contro i giornalisti del TG3 veneto, che farebbero riunioni "per decidere come tagliare fuori Galan dalle immagini e dai servizi".
"Si tratta -proseguono i DS - di riunioni inutili, a giudicare dai dati forniti dal Comitato Regionale Radiotelevisivo nominato dallo stesso Galan. Da essi risulta ,infatti, che il Presidente della Regione è stato di gran lunga il politico più intervistato nel 2001. E per quanto riguarda il suo schieramento, le cose sono andate altrettanto bene: negli ultimi tre mesi dell'anno il centrodestra ha occupato il 73% degli spazi informativi dedicati alla politica. Ma è ancora troppo poco per pagare il canone (ma non è vero, lo paga la sua mamma!)".
"I Democratici di Sinistra –conclude la nota- esprimono la loro solidarietà al Comitato di redazione della RAI del Veneto e annunciano che presenteranno un'interrogazione affinché il Presidente Galan risponda al Consiglio regionale in merito a questo deplorevole, infondato e volgare attacco alla libertà d'informazione".
 
Informazione: "Galan attenta alla libertà"
"E' indegno l'attacco di Galan -ahimè! non è il primo- rivolto alla redazione RAI del Veneto. Non argomenti ma l'invettiva: è il terreno da sempre preferito dal Governatore del Veneto".
Così la Margherita-Insieme per il Veneto commenta l'intervista del Presidente Galan sull'informazione del Tg3 Veneto e prosegue: "è doveroso respingere questi attacchi, perché mettono a rischio la qualità della democrazia di un Paese: cosa dobbiamo attenderci quando Galan ed i "suoi" si impadroniranno della RAI? Dobbiamo attenderci che il 27% degli spazi informativi, ora riservati al Centro-Sinistra - come ammette lo stesso CdR della RAI Veneto- siano ulteriormente compressi?".
"Stia calmo il Presidente Galan - affermano ancora gli esponenti del partito di Rutelli - provvederemo noi a garantirgli un supplemento di visibilità rispetto a quella che gli viene già garantita dal sistema informativo pubblico: abbiamo stampato migliaia di manifesti con il suo nome per spiegare ai Veneti che non è capace di governare e scarica sui Veneti tasse, ticket e tagli alla sanità".
"Ai giornalisti RAI – prosegue ancora la Margherita – va la solidarietà, l'incoraggiamento dei sinceri Democratici e l'invito a non accettare intimidazioni tipiche di chi ha in testa una idea "totalitaria" della politica, perciò resistete, resistete, resistete!! e difendiamo la libertà di informazione!"  
Calcio: il Chievo anticipa per aumentare audience TV
"Il Chievo fa audience. Per questo giochiamo spesso di sera". Gigi Del Neri spiega con queste parole il motivo per cui il Chievo è spesso chiamato a giocare in notturna: grazie al suo gioco, sostiene, sa calamitare l'attenzione dei calciofili di tutta Italia, che ormai l'hanno eletta a "seconda squadra" per eccellenza. 
Stasera, sabato, i gialloblù se la vedranno al Bentegodi con l'Udinese, formazione che in trasferta crea spesso grattacapi agli avversari ma, soprattutto, squadra per la quale il friulano Del Neri fa il tifo.
"E' la squadra della mia città - spiega il tecnico - e non si può non volere bene al club che rappresenta la terra d'origine. Però gioca contro il Chievo e io adesso devo tifare per il Chievo. Per l'Udinese ho simpatizzato fino a domenica scorsa e tornerò a farlo dalla prossima. Una posizione che hanno capito anche i miei amici friulani. Le radici non si possono cancellare, ma quando vai in campo pensi solo a vincere". 
E il Chievo, stasera, vuole vincere. Nel girone di ritorno non ci è ancora riuscito, perché i tre punti conquistati con la Lazio non devono trarre in inganno: quella era una gara di recupero della sesta di andata, rinviata a dicembre e poi ancora per ghiaccio a gennaio. 
La partita sarà diretta da Braschi.
 
Oggi il sito è stato aggiornato anche in:

Rubriche
L'angolo della bici: quelle volpi di Palazzo Barbieri...
Numeri: la scuola in cifre
Lettere dei lettori: Bimbinbici piace all'Europa

Meteo
Previsioni per oggi

 
Scuola: la raccolta firme non ferma i buoni sconto
"La sinistra ha raccolto firme non per abrogare una legge ma un po' di libertà". Così il presidente della Regione Giancarlo Galan ha commentato la il deposito delle firme da parte dei partiti di opposizione per un referendum abrogativo della legge regionale dello scorso anno sui "buoni scuola" nel Veneto. Lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa per presentare i criteri che la giunta veneta ha adottato per l'assegnazione dei "buoni scuola" nell'anno scolastico 2001/2002, da sottoporre ora all'esame della competente commissione consiliare. Era presente anche l'assessore all'istruzione Ermanno Serrajotto. Galan ha aggiunto che per adesso la legge c'è e va attuata, "non si tratta però, come dice la sinistra, di una legge sul diritto allo studio, ma per dare libertà di scelta a chi vuole rivolgersi alla scuola privata invece che a quella pubblica, senza dover pagare due volte. Abbiamo aiutato le famiglie a minor reddito ad esercitare una libertà fondamentale. La scuola pubblica può infatti contare sulle tasse dei i cittadini. In ogni caso non viene meno l'impegno per la scuola pubblica anzi con le future possibilità in materia di devolution la Regione del Veneto cercherà di dare la miglior forma di istruzione pubblica del mondo. Questo sarà il nostro obiettivo". "Per quanto riguarda il referendum – ha detto ancora Galan – da parte nostra non ci sarà nessuna forma di ostruzionismo. Sono convinto che la menzogna montata dalla sinistra non passerà e i veneti capiranno che è una legge per stabilire un principio e non per il diritto allo studio e che togliendo questa legge si toglierebbe ai veneti un pezzetto di libertà". 
Concludendo, Galan e Serrajotto hanno detto che, dopo aver acquisito il parere della commissione consiliare, sarà emanato ai primi di aprile il bando per la presentazione delle domande. L'erogazione dei buoni scuola 2001/2002 dovrebbe avvenire entro il mese di giugno, ad anno scolastico ancora aperto.
 
Teatro: "Ristorante Mangiafiabe" al Filippini
Domenica 10 febbraio, alle ore 17:00, il Teatro Filippini ospiterà Fondazione AIDA-Teatro Assolo con lo spettacolo "Ristorante Mangiafiabe", ideato ed interpretato da Leonardo Lepri.
Questa rappresentazione non è solo da vedere, ma anche da "mangiare"! Gli spettatori non sapranno dire se sono capitati in un teatro o in un ristorante, se si trovano davanti ad un attore o ad un cuoco e se quello a cui stanno partecipando è uno spettacolo o un sontuoso pranzo. Al pubblico sarà presentato un vero e proprio menù, completo dall'antipasto al dolce, ricco di portate nostrane o straniere, semplici o complesse, adatte ad ogni gusto. Ogni ricetta, però, è anche una fiaba e porta con sé odori e sapori, sensazioni ed emozioni, scenografie e personaggi... Iniziando con le "stuzzicanti avventure di Giovannin senza paura", proseguendo con gli "Gnocchi di zio lupo", assaporando "La Bella Addormentata in insalata" e gustando Hansel e Gretel caramelle", si arriverà alla sorpresa finale, questa volta da mangiare sul serio!
Si tratta di un fantastico esempio di quel teatro che non è solo narrazione ma anche animazione. Sulla scena sarà allestita una vera cucina, completa di ogni dettaglio, da cui, però, non usciranno prelibate pietanze, ma racconti, i cui ingredienti, scenografie e personaggi, verranno realizzati sul momento con vera maestria. Il tema del cibo resta comunque lo spunto per le diverse storie, storie in cui si parla di alimentazione o che aiutano i bambini a sedersi a tavola più volentieri, storie in cui il cibo si lega alla tradizione e alla cultura di un popolo.
 
 

 
 
 
Torna su
 
La riproduzione, anche parziale, degli articoli è vietata. Veron@ Reg. Trib. Verona n° 1292 - 13.11.97

www.infoverona.it