I FATTI
LE NOTIZIE DI OGGI
Veron@ quotidiano - edizione del 2002, 11 dicembre 

 
Stevanin: libero per buona condotta?
Può diventare concreta la possibilità di permessi premio per il serial killer delle prostitute Gianfranco Stevanin, l'agricoltore di Terrazzo, condannato con sentenza definitiva all'ergastolo per l'uccisione di cinque donne e attualmente detenuto nel carcere di Sulmona.
La richiesta in tal senso, secondo il suo legale, potrebbe essere presentata entro il 2003. "Si tratta di una cosa molto ipotetica - ha detto il suo avvocato, Cesare Dal Maso -, totalmente nelle mani dei giudici. I presupposti legali della concessione comunque, qualora vi sarà una richiesta, ci sono".
Il legale si riferisce alla decisione odierna del Tribunale di Sorveglianza dell'Aquila che ha riconosciuto al suo assistito - su sua richiesta - 720 giorni di "liberazione anticipata", ossia la maturazione di 45 giorni di permesso ogni semestre trascorso da internato. Stevanin è in carcere da otto anni, ossia da 16 semestri che moltiplicati per 45 giorni (a semestre) fanno 720 giorni.
Questi giorni di "liberazione anticipata" riconosciuti dal Tribunale sono circa due anni che sommati - sulla base di specifiche leggi e, soprattutto, della buona condotta - agli otto già trascorsi da Gianfranco Stevanin in carcere fanno dieci anni. L'avere trascorso dieci anni in carcere è infatti uno dei presupposti legali, insieme con il comportamento avuto in carcere, per ottenere i permessi. Altro presupposto ancora - ha concluso Dal Maso - è la valutazione sulla pericolosità sociale che il Tribunale competente deve emettere al momento della richiesta dei permessi".
  
Radicchio: Verona, seconda produttrice veneta
Sembra paradossale, ma proprio Treviso, la provincia che dà il nome al più conosciuto tra i radicchi del Veneto, è quella che di radicchi produce di gran lunga la minore quantità, con 3.700 tonnellate su 820 ettari.
Al primo posto troviamo invece Venezia (32 mila tonnellate su 2.400 ettari), poi Verona (20 mila tonnellate su 2400 ettari), Rovigo (18 mila tonnellate su 1100 ettari) e Padova (17 mila tonnellate su 1.700). Eppure è il radicchio di Treviso a Indicazione Geografica Protetta, assieme al radicchio variegato di Castelfranco IGP, che traina il nome del Veneto orticolo nel mondo, conferendo a questa regione un primato assoluto di immagine, di qualità e anche di mercato.
Immagine, qualità, tipicità e territorio sono gli elementi sui quali si fonda la IGP e che costituiscono il fattore decisivo per vincere la concorrenza internazionale, ha ribadito ieri l'assessore alle politiche agricole del Veneto Giancarlo Conta, intervenendo all'apertura dei lavori del convengo "I radicchi veneti - Strategie per la valorizzazione dal campo alla tavola".
Il meeting è stato anche il "momento" per presentare uno specifico progetto regionale di valorizzazione di questi ortaggi, soprattutto sui mercati europei. Ormai l'intera squadra è pronta a muoversi con una immagine di marchio - ha sottolineato Conta - perché stanno per essere pubblicati in Gazzetta Ufficiale i disciplinari IGP anche per il Radicchio Rosso di Chioggia e per il Radicchio Rosso di Verona.
 
Petizioni: 100mila firme procaccia
Tre pacchi contenenti altrettanti plichi con 102.288 firme a favore dell'esercizio venatorio sono stati consegnati  al Presidente del Consiglio regionale Enrico Cavaliere da alcuni consiglieri di Alleanza nazionale e dell'europarlamentare Sergio Berlato.
"Si tratta -ha spiegato Berlato dopo la cerimonia di consegna- di una iniziativa coordinata dalle più importanti associazioni venatorie italiane e che vuole essere una risposta alla campagna anticaccia lanciata nel corso di quest'anno dagli animalisti e da alcune associazioni dell'integralismo ambientalista. Credo che i numeri parlino da soli: mentre le firme anticaccia sono state 70 mila in tutto il territorio nazionale e raccolte, nell'arco di sei mesi, con criteri che, sinceramente, consentono dubbi sulla loro validità, le firme pro-caccia sono 102.288, raccolte in soli due mesi, agosto e settembre, quasi esclusivamente in Veneto, e, ci tengo a sottolinearlo, con criteri di assoluta serietà in quanto accanto ad ogni firma c'è il riferimento al documento di identità del cittadino che ha voluto aderire".
"L'obiettivo di questa iniziativa -ha continuato l'europarlamentare- è, in generale, dimostrare che non è assolutamente vero che la maggioranza dell'opinione pubblica è contro la caccia, cosa del resto confermata anche dal referendum del 1990 e, in particolare, sollecitare l'approvazione della nuova legge veneta sull'attività venatoria contestualmente al nuovo piano faunistico venatorio dal momento che riteniamo assolutamente improponibile una proroga di quello attuale".
 
Distretti produttivi: la Provincia dà l'ok
Un giudizio positivo sul progetto di legge del Governo veneto sui Distretti Produttivi è stato espresso ieri dai rappresentanti delle 7 Amministrazioni provinciali del Veneto nel corso di un incontro, a Venezia, con l'assessore regionale alle politiche per le piccole e medie imprese, Marino Finozzi; le Province, oltre al consenso sulla proposta legislativa, hanno anche espresso la richiesta, accolta da Finozzi, di avere un ruolo attivo nello sviluppo delle politiche distrettuali.
All'incontro a rappresentare Verona era presente Niko Cordioli.
Anche la Provincia di Verona ha espresso parere favorevole al progetto di legge.
La Legge sui Distretti, attualmente all'esame del Consiglio regionale e che dovrebbe diventare operativa entro la metà del 2003, si propone di stimolare a livello distrettuale la ricerca e l'innovazione, la formazione e la promozione e capovolgerà il tradizionale rapporto fra imprese ed istituzioni, in quanto saranno le imprese ad indicare la tipologia degli investimenti da fare; non finanzierà spese di gestione, ma solo i progetti decisi dal Distretto, prevedendo la compartecipazione delle imprese ai finanziamenti per la loro realizzazione.
 
CronacaFlash
Calcio. Si giochera' alle 17:30, e non piu' alle 21, il ritorno degli ottavi di finale di coppa Italia tra Chievo e Piacenza, in programma il 18 dicembre. Lo ha comunicato ieri la Lega Calcio.
 
 
 
 
 
 
Meteo: prime temperature invernali
Da ieri temperature rigide e gelate in tutta la provincia di Verona. La minima l'altra notte è stata di -1,  in città, ma di parecchi gradi sotto lo zero in provincia.
In genere, le gelate si sono verificate su Baldo, Lessini, ma anche  in collina.
Da oggi le temperature si dovrebbero alzare e  sono previste per i prossimi giorni precipitazioni, non escluse anche quelle nevose con qualche spruzzata in pianura e sui monti tra giovedi' sera e venerdi' mattina.
 
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Agricoltura: 88milioni di euro per le aziende
La commissione agricoltura del Consiglio regionale ha approvato all'unanimità la delibera presentata dalla Giunta con la quale si dà il via libera all'apertura dei termini di presentazione delle domande di accesso ai contributi previsti dal terzo bando in attuazione del Piano di Sviluppo Rurale del Veneto (PSR). La somma complessiva a disposizione è di 88.070.800 euro. Per il 50% viene erogata dal FEOGA e ,quindi, dall'Unione Europea, e per la restante parte dallo Stato Italiano e dalla Regione Veneto. Le aziende agricole che intendono accedere a questi finanziamenti presenteranno i progetti per i quali chiedono i contributi e dovranno provvedere a finanziare in proprio il 60% del costo complessivo. Le domande saranno raccolte e istruite dagli uffici regionali, mentre la decisione e la successiva liquidazione spetteranno all'AVEPA, l'Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura.
Si tratta, come si è detto, del terzo bando (il primo aperto al termine del 2000 e valido per l'anno successivo, ammontava a 128 milioni di euro, il secondo per il 2002 poteva contare su 62 milioni di euro). I fondi per il 2003 sono così ripartiti sulla base delle varie "misure" (aree tematiche) nelle quali si articola il Piano di Sviluppo Rurale: Investimenti nelle aziende agricole 19.000.000 euro; Investimenti nelle aziende agricole non specializzate 10.000.000 euro; Investimenti nelle aziende agricole, dirette da giovani 3.000.00 euro; Investimenti nelle aziende agricole per la difesa attiva delle colture arboree 3.000.000 euro; Investimenti nelle aziende agricole per l'adeguamento degli allevamenti zootecnici di carne in adeguamento alla direttiva CEE 91/629 3.000.000 euro; Formazione nel settore agricolo, iniziative collettive cioè organizzate dalle associazioni di categoria e da "Veneto Agricoltura" 1.050.000 euro; individuali 100.000 euro; formazione forestale 150.000 euro; agroambiente 1.500.000 euro; miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli 20.300.000 euro; miglioramento economico, ecologico e sociale delle foreste 11.000.000 euro; raccolta, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della silvicoltura 700.000 euro; progetti di filiera ed ecocertificazione 1.000.000 euro; associazionismo forestale 800.000 euro; miglioramento fondiario 3.850.000 euro; servizi di sostituzione nelle aziende agricole 100.800 euro; incentivazione dei sistemi di certificazione della qualità 520.000 euro; associazionismo dei produttori agricoli 500.000 euro; agriturismo 2.500.000 euro ;diversificazione delle attività legate all'agricoltura 1.000.000 euro.
 
Economia: aumenta terziario, in calo agricoltura
Diminuzione delle imprese agricole, aumento delle attivita' terziarie. Il dato emerge dall'analisi di Unioncamere Veneto su dati 2000-2001.
Rispetto a dieci anni prima, nel Veneto e' diminuita l'attivita' agricola del 3,2%, si e' ridotta l'attivita' imprenditoriale del 3,8% e sono cresciute le attivita' commerciali dell'8,4%, mentre hanno presentato una notevole espansione gli altri servizi alle imprese ed alle persone (del 33,3%), sono aumentate anche le attivita' istituzionali del 14,2%.
Ma nel 2001 prevale ancora l'attivita' industriale in senso ampio, cioe' il secondario, con 774.803 addetti pari al 42,1% di tutti gli addetti in attivita' regionali non agricole. Seguono gli addetti dei servizi non commerciali, quelli occupati nel commercio ed quelli delle istituzioni.
Nel comparto industriale il Veneto e', a livello nazionale, secondo dopo la Lombardia, regione che pero' supera per la specializzazione industriale.
 
Teatro: Johan Padan scopre l'America a Nogara
Sabato 14 dicembre, alle ore 21:00, il Teatro Comunale di Nogara ospiterà lo spettacolo "Johan Padan a la descoverta de le Americhe", scritto e diretto dal premio nobel per la Letteratura Dario Fo e interpretato da Mario Pirovano.
La rappresentazione rientra nel calendario della rassegna "Passalaparola" , ideata ed organizzata da Fondazione AIDA in collaborazione con la Regione del Veneto, l'Ente Teatrale Italiano, Arteven, il Teatro Stabile del Veneto, il Comune di Verona, il Comune di Nogara, l'Università degli Studi di Verona.
Johan Padan a la descoverta de le Americhe" è un monologo scritto nel 1992 dal premio nobel per la letteratura Dario Fo ed è diventato uno dei suoi spettacoli più applauditi, sia in Italia che all'estero. A portarlo sui palcoscenici di mezzo mondo è Mario Pirovano, considerato, per la sua sferzante ma realistica carica ironica, il miglior interprete delle opere di questo autore. Sarà lui, solo davanti alla platea, a trascinare il pubblico in quella che è una versione alternativa della storia della scoperta dell'America, provocatoria, ma estremamente coinvolgente. Protagonista non è un famoso navigatore o un esploratore misterioso, ma un avventuriero, un galeotto emarginato e disprezzato in patria, che viene imbarcato a forza nella pazza spedizione verso le Indie. Una volta giunto nel Nuovo Mondo, entrerà in contatto con gli Indios e scoprirà di avere più cose in comune con loro, che con i suoi concittadini, capaci solo di torturarlo. Lui, uomo senza ruolo sociale, né dignità riconosciuta, una nullità nel suo Paese, diventa il leader degli indigeni e comprende la necessità e l'importanza della coesistenza pacifica tra culture diverse. Attraverso la vicenda di Johan Padan, si è voluto dar voce a tutti quei personaggi, che hanno preso parte ad un avvenimento storico di portata sconvolgente, ma che non vengono mai ricordati, perché considerati alla stregua di strumenti senza personalità.

 
 
 
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